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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Marzo 2008
 
   
  LE CONTAMINAZIONI DELLA SERENISSIMA: UN PROGETTO EUROPEO SULLA PESCA

 
   
  Le due sponde dell’Adriatico sono unite dalla storia secolare vissuta dagli uomini che hanno tratto sostentamento da questo mare con la pesca. Le analogie che questa attività mostra tra la sponda orientale e quella occidentale sono la materia sulla quale si sviluppa un progetto Interreg di cooperazione internazionale del quale è capofila la Regione Marche e nel quale Venezia ora entra portando il contributo della lunga storia della Repubblica Serenissima. Proprio all’antico assetto amministrativo della città lagunare è ispirata la parte di programma che sarà promossa dalla Provincia di Venezia – Assessorato alla Pesca con il titolo “L’adriatico e la pesca: le contaminazioni della Serenissima”. Primo atto concreto di questo progetto, la visita effettuata in questi giorni in città dai curatori della mostra itinerante che alla fine di aprile prenderà le mosse da San Benedetto del Tronto per poi essere esposta in Croazia. “Nell’ambito della cooperazione internazionale – sottolinea l’Assessore Provinciale alla Pesca – questo progetto ha stimolato la realtà veneziana ad una riflessione che guarda all’attività di pesca secondo una prospettiva che non ci è usuale. Quali e quanti sono i fattori culturali che si sono radicati nella nostra cultura a partire proprio dall’essere stati per secoli fortemente dipendenti dalla pesca? È una domanda che non ci siamo mai posti: non a caso nel nostro territorio non c’è un museo della pesca. Ci sono all’interno dei vari musei sale o oggetti esposti che a questa attività fanno riferimento ma nulla di sistematico e di adeguatamente organizzato. Questa è l’occasione per una riflessione in quest’ambito sia promuovendo su questo tema un’originale occasione di turismo, sia per ricostruire una delle facce dell’identità dei veneziani”. Il primo obiettivo del progetto, che oltre alla Croazia vede anche la partecipazione dell’Albania e del Montenegro, ed in Italia anche dell’Emilia Romagna e della Puglia oltre alla capofila Marche, è proprio quello di creare un “Museo trasversale”, con questo intendendo una guida che possa dare continuità alle presenze di oggetti legati alla pesca presenti nei musei di Venezia, di Chioggia, di Valle Averto, di Jesolo, di Caorle ed oltre di Grado e di Pirano. Un inventario che potrà ovviamente trovare sviluppo anche su Internet dove tutti gli oggetti esposti potranno essere catalogati e studiati. “Ma pensiamo anche – conclude l’Assessore Provinciale – alla possibilità di organizzare e far crescere la possibilità di un turismo legato alla pesca: la richiesta sappiamo che potrebbe espandersi rapidamente. Per ora si tratta di poche e frammentarie proposte, ma siamo certi che il mare potrebbe diventare una occasione importante anche sotto questo profilo. Soprattutto però questo progetto è importante per noi perché sottolinea l’Adriatico come un grande ‘condominio’ di popoli e di culture e come ‘condominio’ anche il luogo di idee più concilianti e tolleranti”. .  
   
 

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