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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 26 Marzo 2008 |
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IL GUARDIANO DEI GIARDINI DEL CIELO D´ALESSANDRO GIOVANNI
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Milano, 25 marzo 2008 - Il Guardiano dei giardini del cielo rappresenta in modo illuminante la cifra dello scrittore. Il racconto è, per D’alessandro il luogo interiore dove nasce il suo prototipo che, in quanto tale, contiene l’ideazione narrativa nella sua forma primigenia e più pura. E’ la secentesca camera ottica del pittore, dove dall’oscuro si genera l’esperimento dell’immagine e del colore. L’umanità, la pietas come dimensione anarchica dell’anima e rivelatrice della sua essenza più misteriosa, la contemplazione di un orizzonte ultraterreno sono i temi di fondo, distinguibili oltre la molteplicità dei soggetti. Lo stile dei racconti privilegia la chiarezza rispetto alla sperimentazione, rinvenibile invece nei suoi romanzi. D’alessandro professa il culto della pagina nitida, tersa, sorretta da dialoghi veloci. L’obiettivo perseguito è commuovere il lettore, sensibilizzarlo poeticamente a una realtà superiore a ogni parola, farlo innamorare di ciò che legge. L’occasione dei racconti è a volte episodica (un incontro, un’esperienza anche autobiografica), a volte più complessa, come un micro romanzo innuce: non a caso dal racconto-gioiello “Alesia, 52 a. C. ”, vincitore nel ’98 del più importante premio italiano per racconti inediti, il “Città di Teramo” è stato tratto il romanzo “I fuochi dei kelt” e dal set di “Una befana tedesca” il romanzo “La puttana del tedesco”. Giovanni D’alessandro è nato a Ravenna nel 1955. Laureato in legge, vive e lavora a Pescara. Il suo esordio nella narrativa risale al ‘96, quando ha pubblicato con Donzellise un Dio pietoso (romanzo storico a sfondo metafisico ambientato a Sulmona, in Abruzzo, ai primi del 1700), finalista al “Viareggio” e al “Palazzo al Bosco”, vincitore del “Penne-mosca” e del “Convegni Maria Cristina”; tradotto in varie lingue e pubblicato in Francia da Flammarion, è stato definito “unico, autentico caso letterario degli anni ‘90 (Avvenire)”; “esperimento più che unico, irripetibile” (l’Espresso); “Romanzo di forte orchestrazione, una sinfonia” (Ilsole24ore). Nel 2004 ha pubblicato con Mondadori il secondo romanzo, I fuochi dei kelt(rivisitazione della guerra gallica attraverso gli occhi di un giovane auriga gallo, o kelt), vincitore del premio “Scanno 2005”. A fine 2006 ha pubblicato con Rizzoli La puttana del tedesco, vincitore dei premi Maiella 2007 eBastia Umbra 2007 e attualmente finalista in altri premi. D’alessandro è anche autore di saggi. Si interessa di letteratura anglosassone e di storia dell’arte. Collabora con vari quotidiani e riviste ed è titolare di due rubriche settimanali sul quotidiano d’Abruzzo “il Centro”. Edizioni San Paolo 170 pagine - Euro 14,00 . |
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