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Notiziario Marketpress di
Lunedì 31 Marzo 2008 |
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MILANO: CONVEGNO DEL GRUPPO FS SULLA GRANDE ARCHITETTURA
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Milano, 31 marzo 2008 - Le esperienze dei più grandi architetti contemporanei come Duthilleul, Desideri, D’ascia, Eisenman, Fuksas, Nelson, Nouvel, Pelli e Stanghellini e per ricercare un nuovo linguaggio architettonico più aderente alla modernità della città. Questo il filo conduttore del Convegno “Nuove forme dell’architettura contemporanea per le città. Le stazioni e le aree di valore: aspetti urbanistici, architettonici, economici, sociologici” promosso dal Gruppo Fs, in occasione del Congresso Mondiale dell’Architettura,che si terrà a Milano venerdì 18 aprile nei saloni dell’Hotel Gallia. Le forme dell’architettura contemporanea assumono nuovi aspetti con la continua trasformazione di vaste aree urbane. Esempi emblematici di queste metamorfosi sono le stazioni delle grandi città italiane. Veri modelli in corso di realizzazione che prendono forma e che connotano in termini sempre più adeguati il tessuto urbano delle metropoli italiane. Roma Termini prima e ora Milano Centrale realizzano la concezione dell’esistente che viene riqualificato con progetti di menti raffinate dell’architettura mondiale selezionate attraverso concorsi internazionali. È in questo contesto che prende corpo l’idea e la possibilità di trasformare e recuperare anche le aree ferroviarie dismesse. Il cuore della trasformazione urbana sta proprio nel nuovo ruolo delle stazioni e degli scali ferroviari. Avviare processi di riqualificazione fisica e sociale, riconquistare gli spazi degradati e abbandonati rendendoli più vivibili, queste sono le nuove funzioni delle stazioni. Vere e proprie piazze a disposizione non solo di chi viaggia ma anche dei cittadini. Nuove forme di polarità urbana con spazi per la vita associativa, servizi di ogni genere e luoghi d’incontro che permettono la comunicazione tra più linguaggi. Ecco il percorso che vede protagoniste le grandi città italiane. Milano Centrale sarà una nuova porta d’ingresso della città: la maestosità e l’imponenza di una sfinge urbana che si trasforma in innovazione tecnologica. Un nuovo equilibrio che introduce in un contenitore monumentale gli elementi della mobilità cittadina. . |
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