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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Aprile 2008
 
   
  BIENNALE DONNA E MONA HATOUM: ESPOSIZIONE A FERRARA, PALAZZO MASSARI, PADIGLIONE D´ARTE CONTEMPORANEA, DAL 6 APIRLE ALL´1 GIUGNO

 
   
  Ferrara, 8 aprile 2008 -- Mona Hatoum è l’artista scelta per rappresentare la Xiii edizione della Biennale Donna, organizzata dall’Udi - Unione Donne in Italia di Ferrara in collaborazione con le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara, in una mostra personale dal titolo “Undercurrents” che si terrà al Padiglione d’arte contemporanea di Ferrara fino al 1 giugno 2008. Con una carriera che abbraccia più di venticinque anni, Mona Hatoum è una personalità artistica di primo piano a livello internazionale. Le sue opere sono state esposte in molte personali e mostre collettive in prestigiose gallerie e musei di Europa, Stati Uniti, Canada e Australia. Si tratta di una scelta qualificante che prosegue e conclude una precisa indagine culturale svolta nelle ultime due edizioni della Biennale Donna, orientata a rappresentare una produzione incentrata sui temi del nomadismo geografico e dell’identità culturale, coinvolgendo artiste diverse per origine geografica, formazione socio-culturale e generazione. Mona Hatoum è nata a Beirut da una famiglia palestinese ed è stata costretta all’esilio nel 1975 quando, in concomitanza con un viaggio a Londra, in Libano scoppia la guerra civile, impedendole di ritornare nel suo paese d’origine. Dopo aver frequentato scuole d’arte a Londra, diventa celebre alla metà degli anni Ottanta per una serie di performance e video che, con grande intensità, si concentrano su tema del corpo in situazioni di conflitto. L’artista ha poi trasportato la riflessione su queste tematiche anche nelle installazioni di grandi dimensioni e nelle sculture, che diventano il suo principale mezzo espressivo dall’inizio degli anni Novanta. Hatoum ha sviluppato un linguaggio in cui oggetti familiari, domestici, come sedie, letti, culle e utensili da cucina, si trasformano in entità estranee e minacciose nelle quali scorre una vena, nascosta ma sempre presente, di ostilità e pericolo. Persino il corpo umano diviene sconosciuto in Corps étranger (1994), un’installazione video che mostra un viaggio attraverso il paesaggio interiore del corpo dell’artista stessa. La rassegna, che si apre con alcuni esempi dei primi video e performance, presenta una selezione di oltre 50 opere di tecniche diverse, incluse grandi installazioni, sculture, fotografie e lavori su carta, la maggior parte delle quali non sono mai state esposte in Italia. Inoltre saranno in mostra alcune opere recenti del tutto inedite. La mostra è curata da Lola Bonora e si avvale di un comitato scientifico composto da Lola Bonora, Anna Maria Fioravanti Baraldi, Dida Spano, Anna Quarzi, Ansalda Siroli, Antonia Trasforini, Liviana Zagagnoni, con il patrocinio del Ministero per le Pari Opportunità e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il contributo del Comune di Ferrara, della Provincia di Ferrara, dell’Ufficio della Consigliera Provinciale di Parità e della Regione Emilia-romagna. Numerose iniziative collaterali legate alle tematiche sviluppate dall’artista sono previste nel periodo di apertura della mostra, tra le quali una tavola rotonda in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara, una rassegna cinematografica con opere di registe provenienti dall’area mediterranea, workshop di studenti dell’Istituto d’Arte Dosso Dossi di Ferrara e In Tensione, un’installazione di Maria Vittoria Perrelli dedicata a Mona Hatoum presso Zuni Arte Contemporanea. .  
   
 

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