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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Aprile 2008
 
   
  INAUGURATO LABORATORIO CONTROLLO RUMORE NAVI

 
   
  Trieste, 8 aprile 2008 - Sono nove i progetti, nati nell´ambito del dipartimento di Ingegneria navale dell´Università di Trieste, che si stanno realizzando in simultanea grazie al sostegno del Consorzio Rinave, sorto nel contesto del Distretto tecnologico navale e nautico (Ditenave) voluto dalla Regione e presentato qualche giorno fa, assieme a parte dei progetti, alla "Shipyhard Week" (Settimana dei Cantieri) di Bruxelles. Il primo a venir attuato (tra gli altri, uno che riguarda l´efficienza propulsiva delle navi dal punto di vista idrodinamico, un altro, che porterà all´ammodernamento della Vasca navale del dipartimento, concerne il movimento su onda della nave, un altro ancora i sistemi elettrici di bordo e così via) è il "Laboratorio per lo studio del rumore strutturale generato dai principali macchinari a bordo delle navi", presentato oggi all´ateneo giuliano nei Laboratori della vasca navale dal "padre" del progetto, il professor Marco Biot, docente di Costruzioni navali, e da Francesco De Lorenzo, responsabile dell´Ufficio analisi strutturali rumore di Fincantieri. All´inaugurazione del nuovo macchinario (nel mondo ce ne sono, al momento, solo altri due analoghi: uno in Olanda e l´altro in Australia) erano presenti il rettore Francesco Peroni, Igor Zotti, direttore del dipartimento di Ingegneria navale, il presidente del comitato scientifico di Rinave, Livio Marchesini, numerosi accademici e l´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca. Il Laboratorio - alla cui realizzazione ha partecipato Fincantieri, che in questo modo avrà in casa (prima il riferimento era l´Olanda) lo strumento per tarare le sospensioni elastiche dei motori delle sue navi - servirà a perfezionare il contenimento, dal punto di vista acustico, delle vibrazioni derivanti dal funzionamento dei macchinari di bordo. Un risultato importantissimo per le navi passeggeri, ma anche, ad esempio, per le imbarcazioni militari e per quelle che operano in ambienti naturalistici protetti (in Alaska esistono precise normative a riguardo). Da parte regionale si è sottolineato come la nascita di Ditenave, costituito quando la densità dei progetti che potevano giovarsi di questo strumento è diventata consistente, segni una svolta sostanziale per l´economia del mare in Friuli Venezia Giulia e non solo, dal momento che realtà come quella inaugurata oggi hanno di fatto portata nazionale ed internazionale. Non a caso uno dei primi atti della costituzione di Ditenave è stato dar vita a Rinave, integratore e sostenitore del rapporto tra il mondo della ricerca ed il mondo dell´industria che ha consentito di finanziare, tramite l´ accordo di programma tra il ministero dello Sviluppo economico e la Regione, un primo "portafoglio di progetti di ricerca". L´assessore ha evidenziato che oggi in Friuli Venezia Giulia non c´è più alcuna distanza tra l´Università e le situazioni di sviluppo economico. Ciò riguarda ingegneria e navalmeccanica ma anche molti altri settori. Per questo, la Regione continuerà a sostenere i progetti di ricerca promossi da Rinave, ma continuerà anche a sostenere l´attività di promozione della conoscenza che l´Università porta avanti in tutti i campi compresi quelli che, come ha sottolineato il rettore, non trovano immediata applicazione economica ma servono allo sviluppo della conoscenza quale patrimonio di tutta la collettività. .  
   
 

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