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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Aprile 2008
 
   
  VERONA PRIMO CAPOLUOGO VENETO AD AVERE IL PAT MARANGON: “BRAVI ! ORA IL FUTURO E’ TUTTO NELLE VOSTRE MANI” UN AUGURIO TUTTO PARTICOLARE A VERONA, “CITTA’ MAGNETE”

 
   
  Verona, 10 aprile 2008 - Verona è la prima città capoluogo del Veneto ad aver varato il proprio Piano di Assetto Territoriale (Pat, l’ex Prg) lavorando in stretta copianificazione con la Regione del Veneto, ed ora inizia a ragionare sul prossimo strategico passo: il Piano degli Interventi che, come prevede la legge regionale sull’urbanistica, è di esclusiva competenza del Comune. Se n’è discusso oggi alla Gran Guardia a Verona nel corso di un affollato incontro tra Amministratori, tecnici e operatori del settore, alla presenza dell’Assessore regionale alle Politiche per il Territorio Renzo Marangon, del Sindaco Flavio Tosi, dell’Assessore comunale Vito Giacino, del Vicepresidente della Provincia Antonio Pastorello e del Presidente della Commissione Urbanistica della Regione Tiziano Zigiotto. “Brava Verona! – ha detto Marangon nel suo intervento - non solo perché siete arrivati primi, ma anche perché l’attuale amministrazione, nella fase delle osservazioni che in questi mesi ha preceduto l’approvazione definitiva, ha lavorato e ci ha fatto lavorare in una totale full immersion. Ne è scaturito un Pat pienamente strategico, il cui Piano degli Interventi permetterà di gestire assai positivamente lo sviluppo e la salvaguardia del territorio comunale di una città che costituisce un magnete per l’intero asse veneto est-ovest e non solo”. Marangon ha esortato ora gli Amministratori ad aprire un confronto serrato con i cosiddetti “stakeholders” dell’area (le varie entità portatrici di interessi “positivi”) ed ha voluto rivolgere un particolare augurio ai veronesi. “In questo periodo – ha detto Marangon – noi tutti abbiamo a che fare con tre tipi di uomo: l’uomo che fa, l’uomo che contempla e l’uomo…stupido, che pensa solo a disfare e a impedire. Ecco, nel cammino di definizione del Piano degli Interventi, io vi auguro di trovare il giusto equilibrio tra i primi due e di non aver mai a che fare con il terzo!”. .  
   
 

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