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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Aprile 2008 |
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LISTA NERA DELLE COMPAGNIE AEREE SOGGETTE A DIVIETO OPERATIVO: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA NUOVE MISURE
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Bruxelles, 14 aprile 2008 - Due anni dopo la pubblicazione del primo elenco comunitario delle compagnie aeree sottoposte a un divieto operativo nell´Unione europea, la Commissione europea ha adottato l’ 11 aprile il settimo aggiornamento della "lista nera". La Commissione impone un divieto a tutte le attività di volo di un´altra compagnia aerea ucraina (Ukraine Cargo Airways) e del vettore congolese Hewa Bora Airways. Contemporaneamente, la Commissione continua a seguire da vicino i progressi compiuti nelle azioni correttive da parte di vettori come l´iraniana Mahan Air, Taag Angola Airlines e dei vettori indonesiani, i quali, per il momento, restano tutti nell´elenco. Jacques Barrot, Vice-presidente della Commissione e responsabile del settore dei trasporti, ha dichiarato "La conclusione è chiara: gli Stati o le compagnie aeree che non sono in grado di intervenire con decisione per risolvere le loro carenze in materia di sicurezza verranno inseriti nell´elenco. Il nostro obiettivo però non è solo di individuare i problemi inerenti alla sicurezza, ma di risolverli. La Commissione continuerà instancabilmente a dialogare con gli Stati, con le rispettive autorità per l´aviazione civile e con le loro compagnie aeree, per fare in modo che vengano raggiunti livelli accettabili di sicurezza aerea su una base sostenibile. " Il nuovo elenco sostituisce il precedente e può già essere consultato sul sito Internet della Commissione (http://ec. Europa. Eu/transport/air-ban/) Con questo aggiornamento, Ukraine Cargo Airways è la terza compagnia aerea ucraina ad essere aggiunta all´elenco dopo Volare e Ukrainian Mediterranean Airlines. In questo modo la Commissione invia un segnale forte alle autorità ucraine per invitarle a migliorare l´applicazione delle norme di sicurezza. Il vettore congolese Hewa Bora, che precedentemente era autorizzato ad operare un unico aeromobile, nell´ambito di un accordo speciale che ora non è più in vigore, ha visto tutte le sue attività sottoposte a divieto operativo nella Comunità, come è già avvenuto per tutti gli altri vettori certificati nella Repubblica democratica del Congo, dopo la pubblicazione del primo elenco comunitario dei vettori assoggettati a divieto operativo nel marzo 2006. Nel caso di Taag Angola Airlines, la decisione della Commissione riconosce gli sforzi compiuti da questo vettore e dalle sue autorità, ma osserva che permangono ancora notevoli carenze in materia di sicurezza che devono essere corrette da entrambi i soggetti prima che il vettore in questione possa essere ritirato dall´elenco. Nel caso di Mahan Air, la Commissione esaminerà attentamente la documentazione presentata dal vettore ed effettuerà una visita in Iran allo scopo di verificare i risultati dell´attuazione delle misure correttive prima di decidere se ritirarlo dall´elenco. Nel caso di Garuda Indonesia, la Commissione e il Comitato per la sicurezza aerea, composto da esperti degli Stati membri, hanno proceduto ad una audizione di questa compagnia. Questo vettore ha compiuto dei progressi nell´attuazione delle azioni correttive, ma non in misura sufficiente. Inoltre le autorità indonesiane devono ancora dimostrare di aver completato tutte le necessarie azioni correttive. In attesa della suddetta prova e del completamento delle azioni correttive da parte di Garuda e delle altre compagnie aeree, è stato deciso che nessuno dei vettori indonesiani, per il momento, può essere ritirato dall´elenco comunitario. Cubana de Aviacion di Cuba e Islands Development Company delle Isole Seychelles, che hanno reagito con rapidità ed efficienza, assieme alle rispettive autorità, per risolvere i loro problemi di sicurezza, hanno evitato di essere inserite nell´elenco ma restano sotto osservazione. Pertanto, oggi, l´elenco comunitario impone un divieto operativo a tutti i vettori di: Guinea equatoriale, Kirghizistan, Liberia, Sierra Leone, Swaziland e Repubblica democratica del Congo. Inoltre, sono totalmente vietate nell´Unione europea le attività di 9 singoli vettori. . |
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