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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Aprile 2008
 
   
  ORDINI DI MACCHINE UTENSILI NEL PRIMO TRIMESTRE: +0,3% RECORD DEL VALORE ASSOLUTO DELL’INDICE CHE SALE A 123,2

 
   
   Cinisello Balsamo, 21 aprile 2008 - Nel primo trimestre 2008, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre ha segnato un incremento dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2007. In ragione di ciò, il valore assoluto dell’indice ha raggiunto il valore record di 123,2. Considerato l’anno 2000 quale anno base pari al valore assoluto 100, mai l’indice aveva raggiunto valore assoluto così alto nel periodo gennaio-marzo. L’incremento segnato dall’indice nel primo trimestre è stato determinato dal proseguire del buon andamento degli ordinativi raccolti sul mercato domestico, cresciuti del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2007, per un valore assoluto dell’indice pari a 109,9. Di segno opposto l’indice relativo agli ordini raccolti sul mercato estero in calo del 4,4% rispetto al periodo gennaio-marzo 2007. Nonostante ciò il valore assoluto tocca quota 135,8 (secondo valore più elevato dal 2001). La flessione registrata è motivata dal fatto che il dato si confronta con quello straordinario relativo al periodo gennaio-marzo 2007 che già segnava un sensibile aumento sullo stesso periodo dell’anno precedente e che segue cinque anni di incremento ininterrotto e sempre crescente. A conferma della dinamicità della domanda straniera, i dati elaborati dall’Istat relativi alle esportazioni del 2007, ultima rilevazione al momento disponibile, che indicano un incremento delle esportazioni nei principali paesi di destinazione del made in Italy di settore: Germania (+29,5%), Stati Uniti (+3,2%), Francia (+1,3%), Russia (+51,8%), Polonia (+20,4%), Turchia (+13,3%). Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, ha rilevato: “il dato relativo all’indice del primo trimestre 2008, nonostante segni un incremento molto moderato è comunque soddisfacente. Esso si confronta infatti con risultati davvero eclatanti rilevati nei due anni precedenti e, nonostante ciò, allunga ancora il trend positivo, segno che restano aperti margini di crescita. A conferma del periodo ancora favorevole per i costruttori italiani il dato relativo al valore dell’indice assoluto, che mai è stato raggiunto nel periodo gennaio-marzo”. “Se avvicinassimo poi - ha aggiunto Tacchella - il dato relativo al primo trimestre 2008 a quello relativo all’ultimo trimestre 2007, si evidenzierebbe poi (dato congiunturale) ulteriore incremento del 10,8% nella raccolta ordini. Tutto questo ci conforta sebbene si debba mettere in conto un possibile rallentamento fisiologico della domanda estera che negli ultimi anni ha raggiunto picchi mai toccati prima”. “Alla luce di questi dati e della attuale situazione del paese che auspichiamo possa essere guidato in modo più deciso dalla nuova squadra di governo che gode di una ampia maggioranza, chiediamo alle autorità una politica che finalmente consideri le esigenze delle imprese che trainano l’economia del paese”. “In particolare - ha sottolineato il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre - i costruttori chiedono che il provvedimento di incentivazione alla attività di ricerca e sviluppo preveda l’innalzamento del credito d´imposta dal 10% al 20% delle spese sostenute dalle aziende che operano in autonomia, senza cioè l’intervento di università o enti di ricerca”. “Oltre a ciò, considerando che, al momento, è il mercato interno a offrire maggiori spazi di manovra ai costruttori italiani, ribadiamo la necessità della attuazione del provvedimento degli ammortamenti liberi, che aspettiamo ormai da anni. Se poi tale misura non potesse essere attuata - ha concluso Tacchella - chiediamo almeno che il coefficiente tabellare, fermo dal 1988, sia immediatamente alzato almeno al 25%. In questo modo sarà possibile ammortizzare un bene strumentale in quattro anni contro gli attuali otto, periodo a dir poco inadatto alle necessità di innovazione del parco macchine utensili indispensabile per il mantenimento della competitività del paese”. .  
   
 

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