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Notiziario Marketpress di
Giovedì 24 Aprile 2008 |
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TRENTINO IN CAMPO CONTRO I TURISTI DEL SESSO MINORILE MARTEDÌ UNA SERATA ALLA SALA ROSA DELLA REGIONE
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La Provincia di Trento è stata la prima provincia in Italia ad aderire, tre anni fa, alla campagna internazionale contro il turismo sessuale a danno di minori. Lo fece partendo dal sostegno alla battaglia del sindaco della città brasiliana di Fortaleza, una donna, impegnata a bloccare i voli charter (molti dei quali provenienti dall’Italia) che scaricavano i turisti del sesso. E continua a farlo oggi, al fianco del Coordinamento trentino contro il turismo sessuale minorile, dell’associazione di volontariato Tremembè, della Commissione provinciale per le pari opportunità e del Coordinamento donne di Trento, impegnandosi in una forte azione di sensibilizzazione culturale in casa propria, qui in Trentino, in nome della difesa dei diritti dell’infanzia, della lotta alla povertà nel mondo e ad un “turismo” forma distorta e aberrante di una globalizzazione che calpesta i più deboli e indifesi. Di turismo sessuale si è parlato stamane nella sala stampa della Provincia in occasione della presentazione della serata, dedicata a “I nuovi schiavi del sesso”, che si terrà martedì 29 aprile 2008 alle ore 20. 30 alla Sala Rosa della Regione, in piazza Dante a Trento. All’incontro stampa del 24 aprile molte le voci a sostegno di una battaglia di civiltà che chiama in causa tutti noi, perché, come è stato detto e come dimostrano anche le cronache locali e recenti inchieste condotte dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, in particolare dello speciale nucleo investigativo della Polizia Postale di Trento, gli “orchi” sono purtroppo anche in casa nostra. Due i fronti sui quali Provincia e associazioni si stanno impegnando: la sensibilizzazione dell’opinione pubblica affinché si rompa il muro d’omertà che circonda questo fenomeno ed un’azione di pressione affinché venga applicata la legge 269 del 1998, che prevede punizioni molto severe per i resti di sfruttamento della prostituzione minorile, di pedopornografia e turismo sessuale minorile anche se commessi all’estero. Una buona legge ma che è difficile vedere applicata: in questi ultimi dieci anni, infatti, solo due sono stati gli “orchi” puniti, a fronte di un fenomeno che si è enormemente sviluppato, grazie soprattutto ad internet ed ai voli low cost a basso prezzo. “Il nostro impegno – ha affermato l’assessore alla solidarietà internazionale Iva Berasi – dev’essere forte e non possiamo non parlare di questa tragedia solo perché si tratta di un argomento scabroso. Dobbiamo avere il coraggio di denunciare questi episodi anche in casa nostra”. Un appello al quale si sono unite Isa Cubello, vice presidente della Commissione pari opportunità (“Si tratta di un crimine contro l’umanità”), Neva Fabris del Coordinamento trentino contro il turismo sessuale minorile, Armando Stefani dell’associazione onlus Tremembè (“Occorre creare reti coordinate per intercettare i turisti del sesso”), Violetta Plotegher, assessore alle politiche sociali del Comune di Trento (“Le forze dell’ordine non bastano, tutti ci dobbiamo impegnare per colmare questa che è una carenza della nostra società strettamente legata alla povertà di alcune zone del mondo in particolare e che vede la criminalità sostituirsi alle azioni contro la povertà”), e Renzo Ferrari, responsabile del settore operativo del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni del Trentino Alto Adige, che si sta distinguendo a livello nazionale per la forte azione di contrasto al fenomeno. Renzo Ferrari sarà tra l’altro uno dei relatori, assieme ai colleghi Annamaria Maggio e Mauro Berti ed accanto al giornalista di Rai Tre Silvestro Montanaro, autore del programma televisivo “C’era una volta” e di numerosi documentari sul turismo sessuale in Tailandia, della serata di martedì prossimo, che sarà coordinata da Isa Cubello e che vede il patrocinio, oltre che dell’Assessorato provinciale alla solidarietà internazionale, della Regione, del Comune di Trento e del Forum trentino per la pace e i diritti umani. . |
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