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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Maggio 2008
 
   
  MATERA, LA NUOVA MOSTRA DEL WHITE CUBE BASILICATA

 
   
  Matera, 14 maggio 2008 - Amnesiac Arts è lieta di annunciare la nuova mostra del White Cube Basilicata, la galleria più piccola del mondo estesa in rete sul territorio nazionale. Sarà presentata la serie Interpellazioni di Carmen Laurino, inserita ufficialmente negli eventi di Trend Expo, il prestigioso salone dell´orientamento giunto alla sua 14^ edizione, che avrà quest´anno una cornice unica: i Sassi. La mostra sarà ospitata nei locali di Casa D’imperio, una tipica casa a “corte” cinquecentesca che è diventata, dopo un adeguato restyling, sede e contenitore di eventi culturali, artistici e scientifici. Le “Interpellazioni” di Carmen Laurino sono un viaggio lungo l´itinerario che porta al soggetto passando attraverso la fitta trama di relazioni che la visione intessa. La sua fotografia è uno sguardo sempre aperto sul mondo del quale rivela l´inespugnabile segreto. Il filosofo francese Louis Althusser ha utilizzato il termine “interpellazione” per indicare il dispositivo linguistico attraverso il quale una coscienza si costituisce come soggetto: cioè come quella entità che si riconosce come altra dal mondo, dal fondo del quale si distingue grazie al pensiero, all’azione e al desiderio. In Althusser il soggetto si riconosce come tale nel momento in cui, chiamato a rispondere ad un altro soggetto, si volta verso di esso introducendosi immediatamente in un orizzonte sociale ed etico. Interpellazione dunque come inaugurazione del soggetto all´interno di una comunità. Anche nell’opera di Carmen Laurino l’interpellazione costituisce una chiamata, rispondendo alla quale il fruitore contribuisce alla poiesi dell’opera insieme all’artista: si volta verso di essa e prende parte della sua visione. I colori accesi e l´ attenzione quasi ossessiva verso una stessa parte del corpo, danno all´opera dell´artista lucana, il gusto surreale di un sogno. Oniriche sono infatti le atmosfere, in cui la natura, ritratta in diversi momenti del suo ciclo vitale, fa da sfondo ad una figura umana mai interamente presente. Il soggetto delle interpellazioni della Laurino è sfuggente, sempre alluso, si disperde negli oggetti delle sue proprie costruzioni oniriche, proprio come il soggetto della visione si perde nel mondo che si staglia all’orizzonte della sua esistenza e che apre davanti ai suoi occhi un interrogativo mai interamente risolvibile: C´è qualcosa? . Nelle interpellazioni di Carmen Laurino il mistero del mondo e quello del soggetto intessono trame narrative che ripercorrono quelle intessute da ciascuno di noi nell’atto della visione: l’artista ci chiama e prendere parte della sua visione e ci suggerisce che ciò che vediamo è il risultato creativo di un incontro tra due esistenze, la sua e quella di chi l’osserva. .  
   
 

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