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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Maggio 2008
 
   
  RINNOVO DELLA DELEGAZIONE ITALIANA AL PARLAMENTO EUROPEO

 
   
  Strasburgo, 20 maggio 2008 - All´apertura della seduta il Presidente ha ufficializzato la nomina dei subentranti di cinque eurodeputati italiani che, eletti lo scorso aprile alla Camera o al Senato, hanno rinunciato al seggio europeo. Queste cariche sono infatti incompatibili con il mandato di deputato europeo. Il Presidente ha anche constatato l´incompatibilità tra il mandato di deputato europeo e quello di commissario europeo per Antonio Tajani. Ben 19 eurodeputati italiani erano candidati alle elezioni politiche e amministrative che si sono tenute il 13 e il 14 aprile scorsi. In 13 sono stati eletti alla Camera o al Senato, oppure hanno ottenuto un mandato a livello locale (comunale, provinciale o regionale). Il Presidente Pöttering, all´apertura della seduta, ha annunciato i nomi di cinque sostituti degli eurodeputati che hanno rassegnato le dimissioni per tornare in Patria: Giuseppe Bova subentra a Alfonso Andria (Alde/adle, It), eletto al Senato, Fabio Ciani sostituisce Luciana Sbarbati (Alde/adle, It), eletta al Senato, Catiuscia Marini subentra a Lapo Pistelli (Alde/adle, It), eletto alla Camera, Roberto Fiore sostituisce Alessandra Mussolini (Ni, It), eletta alla Camera, Iva Zanicchi subentra a Mario Mantovani (Ppe/de, It), eletto al Senato. Questa decisione ha effetto a partire dal 16 maggio 2008. Gli altri eurodeputati eletti alla Camera che hanno rinunciato al mandato europeo, ma il cui seggio permane vacante, sono Renato Brunetta (Ppe/de, It) e Umberto Bossi (Uen, It). In proposito, le autorità italiane hanno comunicato che Giacomo Santini e Matteo Salvini, primi non eletti nel 2004 nelle rispettive liste, non potranno subentrare loro in quanto eletti al Parlamento italiano. Cristiana Muscardini (Uen, It), eletta alla Camera, ha rinunciato al seggio nazionale per portare a termine il suo mandato europeo fino alla naturale scadenza della legislatura (giugno 2009). Per quanto riguarda il Senato, le autorità italiane hanno comunicato che Edmondo Cirielli, eletto al Parlamento nazionale, non può subentrare a Adriana Poli Bortone (Uen, It), il cui seggio, pertanto, resta vacante. Il Presidente ha anche constatato che, per quanto riguarda Antonio Tajani, il suo mandato di deputato europeo è incompatibile con quello di Commissario europeo dal 9 maggio scorso. Ha però proposto di non constatare la vacanza del suo seggio finché il Parlamento non approverà la sua nomina. Fino a quel momento, tuttavia, il neocommissario ai trasporti non potrà partecipare all´attività del Parlamento europeo. Ancora nessuna comunicazione ufficiale è giunta in merito agli eurodeputati che sono stati eletti a livello locale: Raffaele Lombardo (Ppe/de, It), che è il nuovo Presidente della Regione Sicilia (è anche stato eletto alla Camera); Francesco Musotto (Ppe/de, It), eletto all´Assemblea regionale siciliana; Nicola Zingaretti (Pse, It), eletto Presidente della Provincia di Roma; Gian Paolo Gobbo (Uen, It), eletto sindaco del Comune di Treviso. Le incompatibilità “europee” - La carica di membro del Parlamento europeo è incompatibile con molte altre funzioni a livello comunitario: membro della Commissione europea; giudice, avvocato generale o cancelliere della Corte di giustizia o del Tribunale di primo grado; membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea; membro della Corte dei conti; Mediatore europeo; membro del Comitato economico e sociale; membro del Comitato delle Regioni; membro dei comitati od organismi istituiti in virtù o in applicazione dei trattati Ue; membro del consiglio d´amministrazione, del comitato direttivo ovvero impiegato della Banca europea per gli investimenti; funzionario o agente, in attività di servizio, delle istituzioni delle Comunità europee o degli organismi specializzati che vi si ricollegano o della Banca centrale europea. Le incompatibilità “nazionali” A livello nazionale, il mandato europeo è incompatibile con l´ufficio di deputato e di senatore, con la carica di componente del governo di uno Stato membro e con l´incarico di Presidente di Regione o assessore regionale. Una legge del 2004 ha introdotto le ulteriori incompatibilità con le cariche di consigliere regionale, presidente di provincia e sindaco di comune con popolazione superiore a 15. 000 abitanti. Riguardo al mandato di sindaco e di presidente di provincia, tuttavia, la legge italiana prevede una norma transitoria che consente agli eletti al Parlamento europeo nel 2004 di continuare a ricoprire le loro cariche nei rispettivi enti locali fino alla conclusione del mandato nazionale. Gli eurodeputati che hanno già optato per un mandato nazionale Dall´inizio della legislatura, nel luglio 2004, sono stati 18 gli eurodeputati che hanno rinunciato al mandato europeo per assumere un incarico a livello nazionale o locale (un seggio, per la verità, è tuttora oggetto di una disputa): 1. Ottaviano Del Turco - Pse, 01. 05. 2005; 2. Antonio De Poli - Ppe, 15. 05. 2005; 3. Mercedes Bresso - Pse, 24. 05. 2005; 4. Michele Santoro - Pse, 13. 11. 2005; 5. Pier Luigi Bersani - Pse, 27. 04. 2006; 6. Fausto Bertinotti - Gue/ngl, 27. 04. 2006; 7. Emma Bonino - Alde , 27. 04. 2006; 8. Lorenzo Cesa - Ppe , 27. 04. 2006; 9. Paolo Cirino Pomicino - Ppe, 27. 04. 2006; 10. Massimo D´alema - Pse, 27. 04. 2006; 11. Armando Dionisi - Ppe, 27. 04. 2006; 12. Antonio Di Pietro - Alde, 27. 04. 2006; 13. Enrico Letta - Alde, 27. 04. 2006; 14. Giovanni Procacci - Alde, 27. 04. 2006; 15. Corrado Gabriele - Gue/ngl, 18. 06. 2006; 16. Matteo Salvini - Ni, 07. 11. 2006; 17. Marta Vincenzi - Pse, 29. 06. 2007; 18. Achille Occhetto - Pse (seggio contestato con Beniamino Donnici). .  
   
 

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