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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Maggio 2008 |
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LA REGIONE CALABRIA, INVESTIRÀ SULLA MOSTRA “ENTRI E BRETTI”
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Reggio Calabria, 27 maggio 2008 - Il presidente Agazio Loiero ha confermato a Giovanna De Sensi, docente universitaria e assessore ai Beni culturali del Comune di Lamezia Terme che la Regione investirà sulla mostra “Enotri e Bretti in Magna Graecia”, grande evento culturale dedicato alla storia dei popoli indigeni prima e dopo l´arrivo dei Greci in Calabria. Per Loiero “l´organizzazione della Mostra si prospetta come l´occasione per valorizzare il territorio calabrese attraverso strategie diversificate e la realizzazione di iniziative che avranno una ricaduta certamente positiva sul nostro territorio. Non soltanto in relazione alla sua conoscenza, che verrà meglio evidenziata in sede scientifica, ma soprattutto in relazione alle diverse possibilità di fruizione offerte anche attraverso iniziative organizzate nei luoghi di provenienza dei reperti, opportunamente inserite in percorsi di turismo culturale strutturati allo scopo. Insomma - ha aggiunto Loiero - uno sforzo molto serio che contribuirà a migliorare l´offerta culturale calabrese ma che avrà anche una valenza socio-scientifica fondamentale per la crescita culturale della nostra regione”. L’esposizione “Enotri e Bretti”, giunta alla sua terza edizione, si snoderà anche quest´anno attraverso vari momenti culturali: eventi espositivi, mostre virtuali, convegni, seminari, percorsi culturali guidati, cataloghi e altro ancora. Il tema, infatti, secondo quanto ha spiegato la responsabile del progetto De Sensi, permette, di far conoscere le forme evolute già raggiunte dalle comunità enotrie stanziate in Calabria durante l´epoca protostorica e le tracce archeologiche dei contatti e degli scambi intervenuti con navigatori e mercanti del Mediterraneo orientale; i riflessi all´interno del mondo indigeno dall´Viii secolo a. C. In poi della presenza di numerose e fiorenti colonie greche nelle pianure costiere del territorio; infine i processi di affermazione militare, di espansione territoriale e di strutturazione politica dei Bretti al fianco o a danno delle città greche del territorio in età ellenistica. Il progetto ha anche previsto la realizzazione, ancor prima della Mostra, di una serie di cataloghi di più ridotte dimensioni sui siti e sui territori che hanno restituito nel tempo testimonianze significative delle culture indigene, affinchè possano essere diffusamente utilizzati come strumenti di promozione culturale e turistica delle singole realtà archeologiche. Sono stati già stampati nel 2007 quelli relativi all´area tirrenica cosentina, da Amantea a Praia a Mare e dell´area tirrenica reggina; sono in stampa quelli relativi ai territori di Vibo e Monasterace, dell´istmo catanzarese, dell´area urbana di Cosenza. Si prevede, inoltre, l´elaborazione di veri e propri percorsi culturali che vedranno l´accompagnamento di visitatori e turisti sui siti o nei Musei di provenienza dei reperti; ciò varrà anche ad allargare e diversificare gli itinerari archeologici nella regione, che per lo più trascurano siti e Musei minori, molto importanti per la conoscenza del territorio ed anche per il valore eccezionale di alcuni reperti in essi conservati. Sono già state avviate infine le pratiche per il prestito di importanti e significativi oggetti custoditi in musei stranieri. La presenza di tali oggetti nella mostra, e di altri che sarà possibile far tornare in Calabria, vedrà il coinvolgimento nelle iniziative dei responsabili delle sezioni antiche dei rispettivi musei e ciò farà assumere all´evento un carattere internazionale. “Le ambiziose finalità del progetto nel suo complesso - ha affermato la professoressa De Sensi - impongono per la sua realizzazione il coinvolgimento di competenze specialistiche già affermate nel campo nazionale, e la responsabilità scientifica dei maggiori esperti. Ma le attività da svolgere sono tante e per la loro attuazione si prevede di coinvolgere in tutte le funzioni che lo consentano, giovani laureati e specializzati della Calabria, per come già si è cominciato a fare nelle scorse edizioni”. “L´evento complessivo - ha concluso - diventa così anche una palestra formativa e un campo di sperimentazione della capacità di realizzare grandi eventi di alto valore scientifico, culturale e comunicativo con le professionalità create dalle strutture universitarie regionali e dalla Soprintendenza archeologica della Calabria”. . |
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