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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Maggio 2008 |
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LE MARCHE A SOSTEGNO DEGLI ARTIGIANI, VERSO LA BANCA UNICA DI GARANZIA
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Ancona, 27 Maggio 2008 - ŽOltre 17. 000 imprese artigiane hanno usufruito di fondi regionali negli ultimi tempi Ž ha detto il presidente Spacca a Jesi durante il convegno ŽCredito per lo sviluppo delle pmi: lŽalleanza fra Banche e ConfidiŽ sottolineando lŽottimo rapporto di collaborazione in atto fra Societa` di garanzia e Confidi Ž EŽ questa la testimonianza migliore del funzionamento delle cooperative di garanzia e del sistema Confidi, strumenti necessari e preziosi per lo sviluppo marchigiano. Attraverso la Societa` regionale di garanzia, modello riconosciuto come valido e originalissimo a livello europeo, siamo entrati nella top ten europea per quanto concerne il sostegno alle pmi artigiane. Dobbiamo insistere su questa strada. Come pure dobbiamo implementare i processi di integrazione e fusione fra i Consorzi di Credito fino alla realizzazione della Banca Unica di garanzia regionaleŽ. Positivi i dati forniti dal responsabile dellŽarea creditizia di Confartigianato Claudio Re. Nelle Marche ci sono ben 52. 544 imprese artigiane, il 29% del totale che attesta la regione come la piu` artigiana dŽItalia: al comparto artigiano sono andati nel 2007 3,2 miliardi di euro di finanziamenti vuole dire che ogni azienda artigiana ha potuto beneficiare in media di 60. 000 euro! Ferma e supportata da tali cifre, nellŽimpegno continuativo e futuro, la risposta alla provocazione del presidente della Cooperativa Rabini, Sauro Vignoni che, insieme al presidente regionale Valdimiro Belvederesi, ha chiesto la massima attenzione politica al problema dellŽaccesso al credito, considerato come ha detto in apertura Giorgio Cataldi segretario provinciale Cgia, il tema piu` attuale e pesante del nostro sistema produttivo. ŽNonostante i ritardi anche la pubblica amministrazione si muove: cŽe` una chiara e forte volonta` di partecipare allŽevoluzione del sistema competitivo comprendendo il cambiamento in atto, e quindi innescando il processo di semplificazione delle pratiche, aumentando i servizi e i meccanismi di finanziamento, diminuendo la pressione fiscale (la previsione e` di -1,8% questŽanno), troppo pesante per il nostro sistema produttivo. Ce ne siamo resi conto a iniziare dalla Sanita`, dove questa giunta con grande attenzione e` riuscita a tornare al pareggio del bilancio. Cosi` come ci siamo assunti lŽimpegno di alleggerire le tasse che gravano sulle famiglie marchigiane, restituendo gia` di fatto 40 milioni di euro. La politica del contenimento dei costi fa si` che la Regione Marche abbia tagliato molte attivita` non utili alla sviluppo generale migliorando il costo dŽaggravio delle spese che, ripartite su ogni cittadino marchigiano, e` gia` passato da 105 euro del passato a 92 euro di oggiŽ. Infine, dopo le relazioni tecniche degli esperti Giovanni Ciafre` (universita` di Teramo) che ha sottolineato lŽurgenza di formare gli imprenditori a gestire un nuovo rapporto con le banche, e di Claudio DŽauria (ex dirigente Bankitalia) che ha ricordato la necessita` di evitare - stante gia` Basilea 2 a complicare le cose - la doppia valutazione per lŽaccesso al credito, prima del Confidi poi della banca per la stessa impresa, la parola e` stata data ai diretti interlocutori: Bpa, Bancamarche, Banca Intesa e Carifac. LŽalleanza fra Confidi e sistema bancario e` possibile e altamente auspicabile. ŽEŽ il rafforzamento che tutti gli imprenditori si aspettanoŽ ha concluso lŽon. Maria Paola Merloni. ŽEŽ la risposta del locale alle cattive e difficili politiche monetarie europee che non aiutano la competitivita` internazionaleŽ ha detto Mario Baldassarri neopresidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato. Ribadita dunque massima attenzione, sostegno politico e volonta` tecnica di aggregare gli sforzi per lŽaccesso al credito, da ogni parte il convegno e` stato considerato un passo avanti per lo sviluppo di aziende marchigiane gia` meritevoli di resistere ad ogni vento di crisiŽ La riprova migliore, come nelle conclusioni Confartigianato Ž che le nostre piccole, spesso piccolissime imprese artigiane, sono gia` Žgrandi dentroŽ, ma quando si mettono insieme possono esserlo anche fuori. . |
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