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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Maggio 2008
 
   
  PESCA: AL VIA NELLE MARCHE I SEMINARI PER ILLUSTRARE LE NUOVE MISURE COMUNITARIE A SOSTEGNO DEL SETTORE .

 
   
   Al via venerdi` prossimo, 30 maggio, la serie di seminari informativi sulle opportunita` offerte dal Fep, il nuovo strumento comunitario a favore dello sviluppo sostenibile del settore della pesca e dell´acquacoltura. L´appuntamento e` ad Ancona, alle ore 10, nella sede della Cooperativa Pescatori e Motopescherecci. ´Questi incontri - dichiara il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla Pesca, Paolo Petrini ´ sono utili per raccogliere direttamente dalle marinerie e dalle loro associazioni, suggerimenti utili per programmare al meglio l´utilizzo delle risorse. L´associazionismo, le realta` territoriali e i loro rappresentanti pubblici e privati, sono i soggetti che la Regione intende coinvolgere da subito, prima della stesura dei bandi, perche` nel rapporto con il territorio e` insita la conoscenza delle problematiche e quindi la capacita` di prospettare e porre in essere misure adeguate alle necessita` rilevate´. Dopo Ancona, gli altri seminari si svolgeranno a San Benedetto del Tronto (31 maggio, ore 10, presso l´Associazione Marinai d´Italia), a Fano (6 giugno, ore 17, presso il Laboratorio di Biologia marina), a Civitanova Marche (7 giugno, ore 10, presso il Mercato ittico), a Porto San Giorgio (21 giugno, ore 9. 30, presso la Sala riunioni Porto Peschereccio). Agli incontri sara` presente il vicepresidente della Giunta regionale, Paolo Petrini. Il Fep (Fondo europeo per la pesca), sostituisce il precedente Strumento finanziario di orientamento della pesca (Sfop), introducendo elementi di novita`. Il nuovo Fondo sara` amministrato dallo Stato e dalle Regioni; a queste spettera` la gestione della maggior parte delle misure (il 67% delle risorse complessive), ad eccezione di quelle relative alla flotta, di competenza del Governo centrale. I settori di interesse regionale riguardano l´economia ittica, tra cui l´acquacoltura, la piccola pesca, la trasformazione e la commercializzazione, porti e luoghi di sbarco, le azioni collettive, la promozione. Alle Marche sono stati destinati oltre 22 milioni di euro per i prossimi 6 anni. Altre risorse, a gestione ministeriale, saranno erogate direttamente dallo Stato. ´Con il Fep ´ spiega Petrini - e` possibile dare seguito alle politiche di valorizzazione del pescato, del trattamento dei prodotti, nell´ottica della qualita` e della sicurezza per la tutela del consumatore, allo sviluppo di progetti pilota per ridurre l´impatto della pesca sugli habitat e sui fondali marini, affinando esperienze gia` maturate e migliorando la tecnologia´. Nel settore dell´acquacoltura, della trasformazione e commercializzazione, l´intento e` quello di ridurre l´impatto ambientale, di adottare pratiche di gestione ambientale e di sviluppare l´acquacoltura biologica, accrescendo le competenze professionali tramite la formazione. Le misure per la flotta riguarderanno investimenti per le imbarcazioni: sara` possibile la sostituzione dei motori, per il miglioramento della sicurezza e delle condizioni a bordo ma anche per il risparmio energetico. Previsti piani di adeguamento dello sforzo di pesca, piani di gestione, sia per il disarmo che per il fermo temporaneo delle attivita` di pesca, e piani di interesse locale. Accanto poi a interventi gia` noti quali l´incentivazione alla forma associativa, la realizzazione di barriere artificiali a protezione delle risorse acquatiche, gli investimenti nei porti per infrastrutture a servizio della pesca, viene proposto un nuovo metodo di intervento chiamato Gac - Gruppo d´Azione Costiero. ´Il Gac ´ continua Petrini - puo` diventare l´elemento di forza, da cui partire per costruire un nuovo modello di sviluppo socio-economico integrato, da applicare al settore della pesca. Alla base di tale approccio deve esserci la stretta interrelazione tra le parti economico-sociali private e il settore pubblico, allo scopo di identificare le necessita` del territorio, per sviluppare una strategia di sviluppo integrata delle aree costiere´. .  
   
 

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