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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Giugno 2008
 
   
  STUDI INVESTIGATIVI EVIDENZIANO LA POTENZIALE UTILITÀ DELLA RADIOIMMUNOTERAPIA A BASE DI ZEVALIN AI FINI DEL TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI PER IL LINFOMA NON- HODGKIN

 
   
   Chicago, 5 giugno 2008 - Al 44o incontro annuale dell´American Society of Clinical Oncology (Asco), sono stati presentati due studi che hanno investigato l´utilità potenziale dell´immunoterapia a base di Zevalin (ibritumomab tiuxetan) quale sostituzione dei fasci esterni di radiazioni or supplemento della chemioterapia ad alto dosaggio ai fini del trattamento del linfoma non-Hodgkin (Nhl). Cell Therapeutics, Inc. (Cti) (Nasdaq e Mta: Ctic) commercializza lo Zevalin negli Usa. “Questi due studi accrescono la crescente mole di dati indicanti come la radioimmunoterapia possa essere un utile sussidio al trapianto di cellule staminali nello stadio tardivo del linfoma non-Hodgkin. Non sembra ritardare l´innesto o accrescere sostanzialmente le tossicità della chemioterapia a dosi elevate”, ha dichiarato Jack W. Singer, M. D. , Direttore medico di Cti. “Sono giustificati studi controllati per determinare gli attuali rischi e benefici di Rit in questo contesto. ” Trial di fase I di 90ittrio Ibritumomab tiuxetan (Rit) con trapianto autologo di celle staminali (Asct o Autologous Stem Cell Transplantation) in pazienti con linfoma recidivante o non-Hodgkin refrattario a cellule B, Compendio 8565 Nel corso del trial di fase I, 24 pazienti affetti da Nhl recidivante o refrattario a cellule B a basso grado, che hanno ricevuto una mediana di tre regimi precedenti, sono stati trattati con dosi crescenti di Rit, basate sulla dosimetria di organi specifica di ciascuno. Sui 18 pazienti trattati con Rit quale terapia di recupero ad agente singolo, 13 (72 per cento) hanno conseguito una risposta completa (Cr) e tre hanno evidenziato una riposta parziale (Pr). Il tempo mediano di progresso (Ttp o time to progression) è stato stimato pari a nove mesi, senza differenze apparenti indipendentemente dalla dose di Rit. Gli sperimentatori hanno concluso che è stata conseguita con Rit una escalation significativa della dose specifica del paziente, basata sulla dosimetria di organi con il supporto ambulatoriale Asct. La dose massima tollerata (Mtdo maximum tolerated dose) non è stata raggiunta nel corso dello studio. Questi dati indicano che la dose di 90ittrio usata con il regime a base di Zevalin può essere aumentata purché avvenga il salvataggio con cellule staminali. 90ittrium ibritumomab tiuxetan combinato con chemioterapia Beam a dose elevata e trapianto autologo di cellule staminali per il linfoma recidivante o non- Hodgkin refrattario a cellule, Compendio 8615 L´obiettivo di questa sperimentazione di fase Ii consisteva nel valutare la sicurezza e l´efficacia della combinazione di Rit con carmustina, citarabina, etoposide e melfalan (Beam) a dose elevata e Asct in pazienti con Nhl recidivante o refrattario. Con un follow-up mediano di 11 mesi, i risultati evidenziati dai primi dieci pazienti hanno indicato la similarità degli effetti sfavorevoli rispetto a quelli notati con il solo Beam a dose elevata. Gli autori hanno concluso che questi risultati preliminari suggeriscono che la combinazione di Rit e Beam seguita da Asct non aumenta significativamente la tossicità del solo Beam e che tale combinazione costituisce una terapia efficace. .  
   
 

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