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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Maggio 2006
 
   
  DONNE E RICERCA, CONFERENZA A VIENNA PRESENTATO WIST, UNO STUDIO SULLA PRESENZA FEMMINILE NEI SETTORIDELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA

 
   
  Bruxelles, 16 maggio 2006 - Le aziende che adottano una corretta politica sulla parità tra i sessi ne ricavano spesso dei vantaggi in termini di risultati economici. È il dato fondamentale dello studio "Wist - Women in Science and Technology", basato su un lavoro di dodici mesi, svolto insieme a società multinazionali e presentato oggi a Vienna nel corso di una conferenza organizzata dalla Commissione europea e dalla Presidenza austriaca. Wist e la conferenza di oggi mirano a esaminare i possibili modi per attrarre un maggior numero di ricercatrici nel settore dell´industria. La presenza di donne, infatti, è particolarmente bassa nel settore privato (18%), mentre in quello pubblico, seppur bassa, raggiunge il 35%. Questi dati deludenti contrastano con il numero crescente di donne in possesso di un titolo di studi universitario. "Se l´Europa vuole diventare un punto di riferimento mondiale per la scienza - ha commentato il commissario alla scienza e alla ricerca Janez Potočnik - allora dobbiamo trovare il modo di fare un migliore uso delle nostre risorse scientifiche femminili. L´industria ne ha bisogno, così come ne hanno bisogno il settore dell´istruzione e le nostre scelte politiche. Se non diamo vita a un sistema migliore, in cui tutti possono partecipare equamente, rischiamo di lasciare fuori un gran numero di talenti e potenziali che non possiamo permetterci di perdere". Il gruppo Wist si è occupato di studiare il modo in cui creare migliori condizioni di lavoro per le donne nel settore della ricerca industriale e come la diversità di genere possa essere gestita sul posto di lavoro. Ha inoltre formulato raccomandazioni su come integrare la diversità nella gestione della ricerca industriale e su come aumentare il coinvolgimento delle ricercatrici. La conferenza, che è stata l´occasione per presentare le strategie di assunzione femminile adottate da grandi società come Airbus, Hewlett-packard, Shell e Xerox, si è basata sui risultati dello studio della Commissione "She Figures 2006". Il documento spiega che il numero di ricercatrici nelle università e nelle imprese continua a crescere, ma in alcuni settori scientifici la loro presenza resta molto bassa. Se si esaminano poi le posizioni "senior", la presenza femminile è particolarmente sottorappresentata: nelle scienze naturali non supera l´11% e nell´ingegneria raggiunge appena il 6%. All´evento di Vienna hanno preso parte anche sedici "ambasciatori" di quattro progetti in corso finanziati dall´Ue, che rappresentano un modello in quattro aree: "donne nelle nanotecnologie", "ragazze e scienza nella scuola", "immagine della scienza", "responsabili politici". . . .  
   
 

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