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Notiziario Marketpress di
Giovedì 05 Giugno 2008 |
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INCONTRO CON GILLO DORFLES ALLA BIBLIOTECA STATALE DI GORIZIA E TRIESTE E A BRUXELLES A CURA DI MARIANNA ACCERBONI IN COLLABORAZIONE CON IL DIRETTORE DELLE BIBLIOTECHE MARCO MENATO
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Trieste, 5 giugno 2008 - Tra giugno e ottobre 2008 avranno luogo a Gorizia, Trieste e Bruxelles tre eventi dedicati al celebre critico e pittore Gillo Dorfles, ideati e curati da Marianna Accerboni. Le manifestazioni sono realizzate in collaborazione con il direttore delle Biblioteche Statali di Trieste e Gorizia, Marco Menato. La scelta di tali sedi non è casuale in quanto il capoluogo isontino e quello giuliano sono strettamente legati alle origini familiari di Dorfles, mentre si è optato, quale terzo appuntamento, per la capitale belga in quanto il grande intellettuale e artista è considerato oggi una delle personalità più eminenti della cultura europea. Giovedì 12 giugno 2008 alle ore 18. 00 si svolgerà a Gorizia nella Sala conferenze al 2° piano della Biblioteca Statale Isontina – Ministero per i Beni e le Attività Culturali (via Mameli, 12) una duplice presentazione dedicata a Gillo Dorfles, la cui famiglia paterna era goriziana fin dal Settecento e vantava esponenti di grande prestigio nell’ambito cittadino. Verrà proposto il suo ultimo libro intitolato “Horror pleni. La (in)civiltà del rumore” e stampato per i tipi di Alberto Castelvecchi Editore (pgg. 325, € 22,00). Seguirà la proiezione del documentario “Attraverso il tempo attraversato dal tempo…Un secolo con Gillo Dorfles” (Italia, 2007) del regista Francesco Leprino. La presentazione verrà replicata venerdì 13 giugno 2008 alle ore 18. 00 a Trieste, dove Dorfles è nato, nella Sala conferenze al 2° piano della Biblioteca Statale – Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Largo Papa Giovanni, Xxiii, 6). Gli incontri saranno introdotti dal Direttore delle Biblioteche, Marco Menato. Interverranno Gillo Dorfles, Marianna Accerboni e Francesco Leprino. Lettura breve dell’attore Manuel Fanni Canelles. In ottobre, nel periodo dell’open days, il libro e il documentario verranno presentati a Bruxelles nella Sede della rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia presso la commissione Europea, in collaborazione con le Biblioteche Statali di Trieste e Gorizia dirette da Marco Menato e con l’Associazione Giuliani nel Mondo di Bruxelles presieduta da Ruggero Melan. L’incontro dedicato a Dorfles è stato infatti scelto quale manifestazione d’apertura dell’open days, periodo in cui la sede della Regione Fvg viene presentata attraverso una serie d’iniziative e di eventi culturali di prestigio per promuoverne l’immagine a Bruxelles, in Europa e nel mondo. Gli eventi si svolgono con il supporto di Banca di Cividale s. P. A. (Gruppo Banca Popolare di Cividale), Impresa Master di Silvano Parovel • Trieste e La Giuliana Cornici •Trieste. Gillo Dorfles, critico d’arte e filosofo, già ordinario di Estetica all’Università di Trieste e Milano e visiting professor in alcune Università americane, è stato nel 1948, quale pittore, tra i fondatori del Mac (Movimento per l’Arte Concreta). Notevolissimo è stato il suo contributo allo sviluppo dell’estetica italiana del dopoguerra, a partire dal Discorso tecnico delle arti (1952) fino a Nuovi riti, nuovi miti (1965), a Le Oscillazioni del gusto (2004), Artificio e natura, La (nuova) moda della moda (2007) e alla sua opera forse più celebre, Il Kitsch. Francesco Leprino, musicista, musicologo, organizzatore musicale, ha pubblicato dischi, volumi e saggi musicologici. Dal 1995 si è occupato di audiovisione, tenendo corsi universitari, seminari e conferenze e soprattutto realizzando video antologici e sperimentali, documentari e film, in cui integra con grande sensibilità immagini e musica: opere quest’ultime, che hanno riscontrato lusinghieri successi di critica e sono state presentate in sedi prestigiose in Italia e all’estero. “La ricerca audiovisiva condotta dal regista-artista Leporino” scrive Marianna Accerboni “è per altro attinente per certi versi al tema trattato con geniale intuito contemporaneo, attenta sensibilità e sagace autorevolezza da Dorfles nel suo ultimo libro, Horror pleni: in contrasto con l’antico Horror vacui dell’uomo preistorico, che colmava ogni angolo della sua caverna con immagini autoprodotte, oggi l’orrore del troppo pieno – sostiene il celebre critico – corrisponde all’eccesso di ‘rumore’ sia visivo che auditivo, che costituisce l’opposto di ogni capacità informativa e comunicativa. A Dorfles, Leprino” conclude Accerboni “dedica un approfondito e vivace documentario, il quale ricostruisce, attraverso ambientazioni e testimonianze, con ritmo vivace e immediato, la vita e l’eterna giovinezza interiore di un grande intellettuale e di un artista originale e profondo, curioso del domani, capace di guardare sempre avanti con sottile ironia e grande eleganza”. . |
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