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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Giugno 2008
 
   
  FEDERMACCHINE: NO ALLA INTRODUZIONE DEI SISTEMI DI PRENOTAZIONE PER IL CREDITO D’IMPOSTA IN RICERCA E SVILUPPO

 
   
   Cinisello Balsamo, 9 giugno 2008 - Federmacchine, la federazione delle imprese italiane costruttrici di beni strumentali, esprime grande preoccupazione per la decisione presa dagli organi di governo di eliminare il sistema automatico dei crediti di imposta per gli investimenti in ricerca e innovazione. Dopo essersi battuta per l’introduzione di misure concrete che premino e incentivino le imprese che investono in questa attività, Federmacchine ha subito applaudito all’introduzione delle norme contenute nella legge finanziaria 2008 in materia, in particolare al provvedimento che prevede l’innalzamento, dal 15% al 40%, dell’aliquota prevista per il credito d’imposta dei costi di R&s, sostenuti dalle imprese per lo sviluppo di progetti in collaborazione con università e centri di ricerca. Proprio l’importanza del provvedimento, quale incentivo alla diffusione di sempre più elevati standard tecnologici nelle industrie italiane, ha spinto Federmacchine a chiedere, in aggiunta al provvedimento inserito nella finanziaria, l’innalzamento del credito d´imposta, dal 10% al 20%, delle spese sostenute dalle aziende che operano in autonomia, per sostenere in ogni modo azioni utili al mantenimento della competitività dell’industria del italiana. “Il sistema dei crediti di imposta - ha rilevato Alfredo Mariotti, segretario generale Federmacchine – è importantissimo per l’industria del paese poiché costituisce un primo passo per presidiare le frontiere della tecnologia e permettere alle imprese italiane di posizionarsi nel segmento del mercato a maggior valore aggiunto”. “Per questa ragione - ha proseguito Mariotti - l’introduzione di sistemi di prenotazione e, in generale, di tutte quelle misure che imbrigliano tale strumento, così come indicato in Gazzetta Ufficiale, non fa altro che complicare l’accesso da parte delle imprese a uno strumento utile allo sviluppo non solo dell’azienda, ma del settore e, a cascata, dell’intero sistema manifatturiero del paese. D’altro canto, l’introduzione di questo provvedimento pare agli imprenditori in netta contraddizione con il principio della semplificazione burocratica tanto sostenuto dallo schieramento di governo durante la campagna elettorale”. “La scelta di introdurre meccanismi di prenotazione per il credito di imposta - ha concluso Mariotti - crea apprensione presso tutti i comparti della filiera produttiva e rischia oltretutto di provocare il congelamento degli investimenti in un settore quale quello del bene strumentale che, per operare, ha bisogno di chiarezza di regole e stabilità del contesto economico politico”. .  
   
 

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