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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Settembre 2006 |
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ICE: TREDICESIMA EDIZIONE DELLA BEIJING BOOK FAIR SEDICI EDITORI ITALIANI PER LA PRIMA VOLTA ALLA PIÙ IMPORTANTE MANIFESTAZIONE CINESE DI SETTORE
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Roma, 4 settembre 2006 – Si è svolta a Pechino dal 30 agosto al 2 settembre la tredicesima edizione della Beijing Book Fair - a cui l´Italia partecipava per la prima volta con 16 case editrici. L´iniziativa è stata organizzata dall´Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice), in collaborazione con l´Associazione Italiana Editori. La "Beijing Book Fair" è il maggior appuntamento cinese per l´editoria, riconosciuto oggi come un mercato interessante a livello internazionale. La presenza degli editori italiani nel "Punto Italia" Ice ha testimoniato un primo segnale d´interesse verso questo mercato, difficile ma con grandi opportunità anche per le nostre aziende del settore: un miliardo e trecentomila abitanti, una spesa per istruzione e cultura che si colloca al secondo posto dopo quelle per il soddisfacimento dei bisogni primari e una crescita del mercato dei libri a un tasso medio annuo del 7% (in Italia siamo all´1-2%). Un forte interesse per l´editoria straniera dimostrato dall´interscambio di copyright. Attualmente in Cina l´import-export del copyright presenta un forte scompenso a favore dell´import. Nel 2004 la Cina ha importato 11. 746 titoli e ne ha esportato 1. 362. Un rapporto tra import ed export di 9 a 1 (nel 2003 il rapporto era di 15 a 1). Ai primi posti tra i Paesi esportatori di copyright Stati Uniti e Regno Unito, che hanno esportato in Cina rispettivamente 4. 068 e 2. 030 titoli, e rappresentano più della metà delle importazioni totali cinesi. Al terzo posto Taiwan (1. 173 copyright), seguono Giappone (694) e Germania (504). Tra gli altri paesi esportatori figurano Francia, Russia, Canada, Singapore, Corea del Sud. Per quanto riguarda l´Italia, anche se non compare tra i principali fornitori, da una recente ricerca sul mercato dei libri in Cina commissionata dall´Ice, quasi tutte le case editrici cinesi intervistate si sono dimostrate interessate sia all´acquisto di titoli italiani, sia a stabilire rapporti con le case editrici. Tra i filoni di successo che presentano opportunità per l´editoria italiana: libri per ragazzi, biografie e autobiografie, libri di management e di orientamento professionale, libri per l´insegnamento delle lingue, romanzi rosa, lifestyle, libri di svago, turismo, arte ed architettura. Molti di questi generi sono ben rappresentati dalle 16 case editrici italiane presenti alla "Beijing Book Fair". Obiettivo della partecipazione italiana alla fiera di Pechino è stato quello di far conoscere l´editoria italiana, ma soprattutto di favorire gli incontri tra case editrici italiane e cinesi finalizzati alla vendita dei diritti d´autore o alle co-edizioni. Ed è proprio il commercio dei diritti la prima e vera via di accesso degli editori stranieri al mercato cinese, in quanto consente di raggiungere un numero più elevato di lettori, superando le difficoltà di prezzo e le barriere linguistiche. Cina : distribuzione delle vendite in valore per genere -2004 Libri di testo: 45,4%; scienze naturali e tecnologie: 7,4%; scienze sociali: 6,1%; letteratura e arte: 4,9%; per bambini/ragazzi: 2,4%; altri tipi di libri: 3,8%. Fonte: Gapp (General Administration of Press and Publication) . |
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