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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Giugno 2008 |
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VINÒFORUM, LA RISCOPERTA DEL GUSTO DEL TERRITORIO
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La qualità dei prodotti del Lazio e la diffusione all’interno della ristorazione. Su questo tema si è tenuto a Roma, nell’ambito della quinta edizione di Vinòforum, la rassegna enogastronomia divenuta ormai un punto di riferimento per gli addetti ai lavoro e per tutti gli appassionati del settore, il convegno ‘La rivalutazione dei prodotti di qualità del Lazio nell’ambito della ristorazione’. L’iniziativa è stata organizzata da Arsial (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio). “Sono molto soddisfatto – ha detto il commissario straordinario dell’Arsial, Fabio Massimo Pallottini - per il successo che il Lazio sta ottenendo nel campo vinicolo. Il merito va innanzitutto ai produttori che, per primi, hanno creduto e investito nella regione. Nondimeno, lo sforzo delle istituzioni è stato fondamentale. Infatti, il Lazio partiva da una posizione svantaggiata rispetto a realtà quali la Toscana o il Piemonte, mentre oggi, girando per i ristoranti, la presenza del vino laziale comincia a essere consistente. Molto resta ancora da fare, ma i dati sono incoraggianti e ci permettono di guardare al futuro con un po’ più di ottimismo”. All’incontro hanno preso parte: Fabio Baldassarre, chef del ristorante ‘L’altro Mastai’, Fabrizio Santarelli, presidente della Strada dei vini dei castelli Romani, Alessandro Scorsone, Maestro cerimoniere della Casa Presidenziale, Emanuela Panke, vice direttore Associazione nazionale Città del vino, Giorgio Serra, responsabile settore vitivinicolo Buonitalia e Sandro Vannucci, giornalista. “È necessario – ha sottolineato Serra - valorizzare le varietà vinicole, una realtà specificatamente italiana. Una ricchezza che va sostenuta riqualificante i territori, per riscoprire il valore e il gusto del territorio”. Spesso accade che i prodotti del territorio laziale non siano sufficientemente rappresentati nelle ristorazioni: “Questo - secondo Santarelli - è un problema di comunicazione. Il produttore dovrebbe lavorare sull’immagine, esiste un gap tra gli imprenditori e i ristoratori. Portare a conoscenza questo settore dei risultati ottenuti è fondamentale. È necessario creare iniziative - continua Santarelli - per incentivare la comunicazione, ad esempio, proporre delle agevolazioni economiche per i ristoratori che acquistano vino locale”. Infine Santarelli conclude - non sempre i produttori fanno abbastanza, spesso manca l’imprenditorialità, la voglia di rischiare, di mettersi sul mercato”. “L’arsial - spiega Pallottini - è impegnata nel valorizzare l’immagine del Lazio e per questo ha creato un progetto che si struttura su due pian: da un lato si punta sulla comunicazione, attraverso l’istituzione di un riconoscimento, ‘l’ambasciatore del vino del Lazio’, un incentivo ai ristoratori e una pubblicità per gli operatori stessi, dell’altra si promuove la distribuzione del prodotto, creando un nuovo sistema di produzione che vada incontro ai desideri dei ristoratori. Inoltre - conclude Pallottini - è necessario dare l’opportunità ai dipendenti del settore ristorazione di conoscere, attraverso appositi corsi di formazione, i vini laziali e la loro inestimabile qualità”. Vinòforum 2008 è una rassegna orientata a valorizzare il rapporto tra produzione e territorio, rendendo visibile al consumatore l’impegno della regione nel valorizzare e tramandare i valori della terra laziale. In questo senso la rassegna rappresenta un’importante vetrina: dal 6 al 21 giugno le migliori aziende e i migliori vini d’Italia saranno i protagonisti di un programma che prevede degustazioni, banchi d’assaggio e incontri a tema. Quest’anno le aziende vinicole nazionali e internazionali, sono oltre 250, presenti con più di 1. 500 etichette. Tra gli stand anche i prodotti di ‘Libera Terra’, frutto di cooperative sociali, che coltivano terreni confiscati alla mafia. Centopassi é il nome dell’attività vitivinicola della cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra e della cooperativa sociale Lavoro e non solo, che operano sulle terre del Consorzio di comuni sviluppo e legalità. . |
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