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Notiziario Marketpress di
Giovedì 19 Giugno 2008 |
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LANCIATA LA RETE ERA-LINK CON IL GIAPPONE
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Bruxelles, 19 giugno 2008 - La Commissione europea ha ufficialmente lanciato la rete dei ricercatori europei in Giappone. Attraverso questa rete, la Commissione aiuta i ricercatori ad incrementare i loro contatti e offre loro accesso a informazioni riguardanti sviluppo della carriera, finanziamenti per la ricerca e opportunità di cooperazione Europa-giappone. Il Giappone ospita diverse migliaia di ricercatori europei, i quali potrebbero diventare un importante strumento per collegare il Giappone con lo Spazio europeo della ricerca (Ser). "I ricercatori europei che lavorano in Giappone rappresentano un patrimonio di sapere e esperienza," ha detto Janez Potocnik, il commissario europeo per la Scienza e la ricerca. "Sono gli ambasciatori della ricerca europea in Giappone e questa rete sarà un importante strumento per rafforzare la collaborazione nella ricerca tra Europa e Giappone. " Con il nome di Euraxess-links, la rete avrà il compito di fornire una serie di servizi: un sito web contenente informazioni sui finanziamenti alla ricerca, carriera e opportunità di lavoro al livello dello Stato membro e dell´Ue, e anche strumenti interattivi per lo scambio di informazioni; messaggi e-mail di avvertimento di nuove opportunità; una newsletter via e-mail; informazioni su networking, incontri e eventi; partecipazione e organizzazione di fiere dedicate alle professioni e laboratori che permettano ai ricercatori di stabilire legami con il mondo dell´industria, gli istituti di ricerca e altri potenziali datori di lavoro. Per valutare la potenziale utilità di una rete di questo tipo, la Commissione ha condotto un sondaggio online rivolto ai ricercatori europei che lavorano in Giappone. I risultati (pubblicati l´anno scorso) hanno rivelato che il 74% degli intervistati era a favore della istituzione della rete, ritenendola "utile" o "molto utile". Allo stesso tempo, il sondaggio ha mostrato che le attività di ricerca dell´Ue non sono molto conosciute in Giappone: solo il 43% degli intervistati aveva sentito parlare del Consiglio europeo della ricerca (Cer), il 37% conosceva il settimo Programma quadro (7° Pq) e appena il 23% era a conoscenza dello Spazio europeo della ricerca (Ser). Il Giappone ospita diverse migliaia di ricercatori europei e per questo motivo incrementare la collaborazione con questo paese costituisce un importante obiettivo per l´Ue. Eppure, l´attuale cooperazione fra Ue e Giappone è per lo più limitata ad una serie di progetti internazionali, come il reattore a fusione Iter. La partecipazione giapponese ai programmi di ricerca dell´Ue si è concentrata fino a questo momento sul settore, tradizionalmente forte, della tecnologia dell´informazione e della comunicazione (Tic), mentre in molti altri campi dei programmi quadro il paese si trascina dietro a Stati Uniti, Cina e India. I cambiamenti che dovranno essere apportati dalla rete riguardano l´integrazione di altre misure come, per esempio, un Accordo di cooperazione per scienza e tecnologia tra Ue e Giappone, che è attualmente in fase di negoziazione. In generale, la Commissione, con l´aiuto di queste reti, spera di promuovere l´Europa come un mercato del lavoro aperto, competitivo e invitante per i ricercatori, trasformando i concetti di "fuga dei cervelli" e "rientro dei cervelli" in quello di "circolazione dei cervelli". La nuova Euraxess-links è la seconda rete di questo tipo, dopo il lancio dell´Era-link con gli Usa nel giugno 2006. Fino a questo momento, si sono iscritti 3. 500 ricercatori europei che lavorano negli Stati Uniti. Ci sono altre reti Era-link in cantiere, tra cui una per i ricercatori che lavorano in Cina. Per ulteriori informazioni sul sondaggio dei ricercatori europei in Giappone: fare clic qui European Researchers Abroad network: http://cordis. Europa. Eu/euraxess-links/japan/index. Cfm . |
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