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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Luglio 2008
 
   
  L’ITALIA CHIEDE SEMPRE PIU’ ENERGIA: RECORD DEL FABBISOGNO A 339,9 MILIARDI DI KWH, +0,7% IN AUMENTO IL CONSUMO DEL GAS (+9,3%) CHE SALE AL 66% DELLA PRODUZIONE TERMOELETTRICA

 
   
   Roma, 9 luglio 2008 – I dati definitivi sulla domanda di energia elettrica in Italia nel 2007 attestano una crescita dello 0,7% rispetto al 2006. Il totale dell’energia richiesta è stato di 339,9 miliardi di kWh, il valore più alto mai registrato in Italia. Nel decennio 1998-2007 la richiesta di energia elettrica in Italia è cresciuta complessivamente del 21,7%, passando dai 279,3 miliardi di kWh del 1998 ai 339,9 miliardi di kWh del 2007. Nel periodo di riferimento, da segnalare il 2000 che ha registrato l’aumento più consistente: +4,4% sul 1999. Produzione: il 2007 ha confermato il primato del gas naturale quale combustibile maggiormente utilizzato per la produzione di energia elettrica. Ammonta infatti a 167,9 miliardi di kWh, pari al 66% del totale, la quantità di produzione netta termoelettrica con il gas, in crescita del 9,3% sul 2006. La produzione da fonti rinnovabili è risultata in calo del 5,4% principalmente per la forte contrazione dell’idroelettrico (-11,5%). In crescita invece l’eolico (+36,1%) Centrali elettriche: entrati in esercizio circa 4. 150 Mw di nuova potenza. La capacità installata cresce del 4,6%. Consumi trainati dall’Agricoltura (+2,8%), seguita dal Terziario (+2,3%). Praticamente ferma l’Industria (-0,2%), in leggero calo il Domestico (-0,6%). Regioni: 11 su 20 sono in deficit di produzione. E’ quanto ha rilevato Terna, la società presieduta da Luigi Roth e guidata da Flavio Cattaneo, che ha la responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica nonché delle statistiche sull’elettricità a livello nazionale. Tutti i dati nell’annuario “Dati statistici sull’energia elettrica in Italia – anno 2007”, disponibile sul sito www. Terna. It. Produzione: primato del gas, con il 66% del totale; +9,3% rispetto al 2006 - Nel 2007 il fabbisogno italiano di energia elettrica è stato coperto per l’86,4% con la produzione nazionale, e per il restante 13,6% con il saldo tra le importazioni e le esportazioni, in crescita del 2,9% sul 2006. In dettaglio, la produzione nazionale netta (301,3 miliardi di kWh) è rimasta invariata rispetto al 2006. Diverso l’andamento per tipologia di fonte: in contrazione la produzione idroelettrica (-11,5) in aumento le fonti termoelettrica (+1,5%) eolica (+36,1%) e geotermoelettrica (+0,7%). Inserita nella pubblicazione, dal 2007, anche la rilevazione della produzione da pannelli fotovoltaici che ha raggiunto i 39 milioni di kWh. Sul fronte estero il 2007 ha registrato una crescita delle importazioni del 5% (per un valore pari a 48,9 miliardi di kWh) e un forte aumento delle esportazioni (+64,4%) con 2,6 miliardi di kWh. (vedi All. 1). Complessivamente nel 2007 il saldo estero è ammontato a 46,3 miliardi di kWh (13,6% del fabbisogno nazionale), con un aumento del 2,9% rispetto al 2006. Per quanto riguarda, in particolare, la produzione termoelettrica, il 2007 ha confermato il primato del gas naturale quale combustibile maggiormente utilizzato. Ammonta infatti a 167,9 miliardi di kWh, pari al 66% del totale, la quantità di energia elettrica prodotta con il gas (+9,3% sul 2006). Seguono il carbone con una quota pari al 15,8% (40,1 miliardi di kWh, -0,4%) e i prodotti petroliferi, che si attestano al 8,2% (20,9 miliardi di kWh, -33,3%). Negli ultimi dieci anni la produzione termoelettrica con gas naturale è cresciuta del 146%. Nel 2007 la produzione da fonti rinnovabili, pari a 49,4 miliardi di kWh (14,5% del fabbisogno nazionale) è risultata in calo del 5,4% sul 2006, in ragione della contrazione della produzione idroelettrica dovuta alla scarsa piovosità registrata nell’anno (30% in meno rispetto alla norma). Viceversa, in aumento le altre fonti rinnovabili, in particolare l’eolico (+36,1%) Consumi per settore economico: crescono nell’Agricoltura (+2,8%) e nel Terziario (+2,3%), ferma l’Industria. Nel 2007 la suddivisione dei consumi di energia elettrica per settore economico conferma l’industria al primo posto con una quota pari al 48,8% del totale; seguono il terziario con il 28,3%, il domestico con il 21,1% e l’agricoltura con l’1,8%. Spetta invece all’agricoltura la migliore performance: +2,8% rispetto al 2006, seguita dal terziario (+2,3%). Ferma invece l’industria (-0,2%) e il domestico (-0,6%) (vedi All. 1). A livello commerciale, il mercato libero ha assorbito 177,2 miliardi di kWh, con un aumento del 14,8% rispetto al 2006. L’energia elettrica prodotta dalle aziende e autoconsumata è stata pari a 20,6 miliardi di kWh (+2,2%). Al mercato vincolato1 sono andati 121,1 miliardi di kWh, con una diminuzione pari al 15,3% rispetto all’anno precedente. Complessivamente, nel mercato elettrico del 2007, i clienti liberi (compresi gli autoconsumi) hanno coperto il 62% del consumo totale, la restante parte (38%) i clienti vincolati. Regioni: in Lombardia la domanda più alta di energia. 11 regioni su 20 registrano un deficit di produzione rispetto al fabbisogno - I 339,9 miliardi di kWh sono stati distribuiti per il 46,3% al Nord, per il 29,5% al Centro e per il 24,2% al Sud. In dettaglio nel 2007 l’Umbria ha fatto registrare l’aumento più consistente (+5,9%), seguita dal Friuli (+2,8%) e dalla Lombardia (+2,5%). In valori assoluti il 2007 conferma la Lombardia la regione con la più alta domanda di energia elettrica: 70,5 miliardi di kWh (20,7% del totale); seguono il Veneto (32,7 miliardi di kWh) e l’Emilia Romagna (29,4 miliardi di kWh). Nel 2007 11 regioni su 20 (erano 12 nel 2006) registrano un deficit della produzione rispetto al fabbisogno (vedi All. 3). Il Friuli Venezia Giulia, nel 2006 tra le regioni in deficit, cambia segno e si unisce alle regioni in surplus: +6,7% (-4,3% nel 2006). La Campania si conferma al primo posto con un deficit elettrico del 60% (nel 2006 era pari all’80,2%), seguita dalle Marche che ha un deficit pari a -54,5% (-52,8% nel 2006) e dalla Basilicata che ha registrato un -51,4% (-52,4% nel 2006). Tra le 9 regioni in attivo, da segnalare il Molise con un +235,1% (+79,5% nel 2006), la Valle d’Aosta con un +131,3% (+123,8% nel 2006), la Puglia con +88,8% (+82,2% nel 2006). I consumi elettrici per abitante sono stati pari nel 2007 a 5. 372 kWh, di cui 1. 132 kWh negli usi domestici. Il consumo pro-capite risulta più elevato nell’Italia settentrionale (6. 585 kWh/ab) rispetto all’Italia centrale (5. 009 kWh/ab) e al Mezzogiorno (4. 002 kWh/ab). Dal 1997 al 2007 il tasso medio annuo di crescita dei consumi per abitante è oltre il 2%, con un incremento totale del 21,8% nel periodo. Impianti di generazione: incremento di 4. 150 Mw, +4,6% - Al 31 dicembre 2007, la potenza efficiente netta delle centrali elettriche italiane ha raggiunto i 93. 598 Mw, con un incremento di circa 4. 150 Mw (+4,6%) sul 2006. Da segnalare, in particolare, l’aumento della potenza termoelettrica, che passa dai 66. 467 Mw del 2006 ai 69. 692 Mw del 2006 (+4,9%), e di quella eolica (2. 702 Mw nel 2007 contro i 1. 902 Mw del 2006, +42%). A livello regionale, gli incrementi più consistenti si sono registrati in Calabria (+898 Mw), Campania (+821 Mw), Liguria (+752 Mw), Sicilia (+715 Mw) e Lombardia (+608 Mw). Ammonta invece a 61. 150 Mw (contro i 58. 900 Mw del 2006) la potenza media disponibile alla punta, cioè la potenza effettivamente utilizzabile per coprire i picchi di fabbisogno. Lo scarto tra il valore della potenza netta e quello della potenza disponibile è dovuto a diversi fattori. Per gli impianti eolici, data la discontinuità della fonte primaria, di norma si considera una potenza disponibile pari a circa il 25% di quella installata; per gli impianti idroelettrici, lo scarto è dovuto a fenomeni di carattere idrologico tipici soprattutto del periodo invernale; per gli impianti termoelettrici, infine, bisogna considerare l’indisponibilità per guasti e avarie accidentali, per fuori servizio dovuto a lavori di manutenzione e per il fatto che alcuni impianti non sono più operativi pur risultando ancora negli archivi statistici. Al 31 dicembre 2007 i km di linee (terne) a 380/220/150 kV salgono a circa 45. 800; per l’altissima tensione (380 kV) da segnalare l’entrata in esercizio dell’elettrodotto Matera- S. Sofia a seguito del completamento dell’ultimo tratto di 26 km, dopo un blocco dei lavori durato oltre 11 anni a causa dei veti locali. Bilancio dell’energia elettrica in Italia - 2007
Gwh * 2007 2006 2007/2006
Produzione netta 301. 299 301. 225,9 0%
- idrica 37. 962,3 42. 882,7 -11,5%
- termica 254. 022,7 250. 169,6 +1,5%
- geotermica 5. 242,8 5. 207,7 +0,7%
- eolica 4. 032,3 2. 963,7 +36,1%
- fotovoltaica 39,0 2,3 +1. 630,8%
di cui destinata ai pompaggi -7. 653,6 -8. 751,9 -12,5%
Produzione destinata al consumo 293. 645,5 292. 474 +0,4%
Energia elettrica importata 48. 930,8 46. 595,5 +5%%
Energia elettrica esportata 2. 648,1 -1. 610,6 +64,4%
Richiesta 339. 928,2 337. 458,9 +0,7%
perdite di rete 20. 975,7 19. 925,7 +5,3%
Consumi 318. 952,5 317. 533,2 +0,4%
Agricoltura 5. 659,2 5. 503,5 +2,8%
Industria 155. 804,3 156. 150,6 -0,2%
Terziario 90. 268,5 88. 276,5 +2,3%
Domestico 67. 220,4 67. 602,6 -0,6%
Principali fonti energetiche per la produzione termoelettrica netta (Gwh *)
2007 2006 2007/2006
Solidi (carbone, lignite) 40. 055,4 40. 196,1 - 0,4%
Gas naturale (metano) 167. 902,5 153. 570,9 + 9,3%
Prodotti petroliferi (olio combustibile, ecc. ) 20. 871,0 31. 297,6 - 33,3%
Gas derivati (gas da altoforno, ecc. ) 5. 477,3 6. 018,4 - 9,0%
Altri combustibili (rifiuti solidi urbani, ecc. ) 17. 268,2 16. 734,7 +3,2%
Altri combustibili (biogas, ecc. ) 1. 460,1 1. 358,8 +7,5%
Elettricità nelle Regioni – 2007
Fabbisogno (Gwh*) Produzione (Gwh*) Surplus (prod. /fabb. ) Deficit (prod. /fabb. )
Molise 1. 604,4 5. 376,1 + 235,1%
Valle d’Aosta 1. 182,7 2. 735,2 + 131,3%
Puglia 19. 603,8 37. 007,1 + 88,8%
Liguria 6. 866,9 11. 621,8 +69,2%
Calabria 6. 281,4 8. 920,2 + 42%
Trentino 6. 711,1 7. 430,9 +10,7%
Friuli Venezia Giulia 10. 697,8 11. 410,1 +6,7%
Sicilia 21. 857,6 23. 278,7 +6,5%
Sardegna 12. 597,2 13. 267 +5,3%
Campania 18. 666,9 7. 476 - 60%
Marche 8. 341,1 3. 791,4 - 54,5%
Basilicata 3. 162,7 1. 537,8 - 51,4%
Veneto 32. 655,4 17. 779,3 - 45,6%
Abruzzi 7. 213,4 4. 076,1 - 43,5%
Lazio 25. 242,1 16. 490,3 - 34,7%
Piemonte 28. 730,5 19. 496 - 32,1%
Lombardia 70. 511,9 51. 970 - 26,3%
Umbria 6. 473,6 5. 075,9 - 21,6%
Emilia Romagna 29. 389,4 25. 593,9 - 12,9%
Toscana 22. 138,3 19. 311,7 - 12,8%
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