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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Luglio 2008 |
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PARLAMENTO EUROPEO, CINA: CON LE OLIMPIADI SI MIGLIORINO I DIRITTI DELL´UOMO
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Strasburgo, 15 luglio 2008 - I Giochi olimpici offrono l´occasione unica per migliorare i diritti umani in Cina. Il Parlamento europeo chiede la grazia per i detenuti politici e difensori dei diritti umani, inclusi quanti incarcerati in Tibet a marzo e di sospendere la campagna di "rieducazione patriottica". Condanna le violazioni «diffuse e sistematiche» dei diritti umani invitando ad introdurre una moratoria sulla pena di morte. Non è passata la richiesta di una posizione europea sulla presenza alla cerimonia di apertura. Con 439 voti favorevoli, 51 contrari, 139 astenuti, il Parlamento ha adottato una risoluzione sostenuta da Ppe/de, Pse e Uen che chiede alle autorità cinesi di cogliere l´opportunità storica per dimostrare al mondo che l´assegnazione dei Giochi olimpici a Pechino «offre l´occasione unica per migliorare la situazione dei diritti umani nel paese» concedendo la grazia a tutti i detenuti politici e difensori dei diritti umani, «inclusi quanti sono stati incarcerati in Tibet dopo i disordini del marzo scorso (con ovvia esclusione dei responsabili di violenze)». Si rammarica poi per il fatto che, benché le relazioni con la Cina abbiano registrato progressi significativi in ambito commerciale ed economico, ciò non sia stato accompagnato da risultati di rilievo per quanto riguarda i diritti dell´uomo e la democrazia. Chiede infatti alla Cina di rispettare gli impegni pubblici assunti per quanto riguarda i diritti dell´uomo e le minoranze, la democrazia e lo Stato di diritto, messi in rilievo dal Comitato internazionale olimpico (Cio) quando ha deciso di autorizzare questo paese a organizzare i Giochi olimpici. Sollecita poi a sospendere, durante il periodo dei Giochi olimpici, in nome della "pace olimpica" di antica e consolidata tradizione, la campagna di "rieducazione patriottica", intensificata dall´inizio di aprile. I deputati deplorano che la situazione dei diritti umani in Cina resti una fonte di preoccupazione a causa delle violazioni «diffuse e sistematiche» dei diritti umani e ricordano gli impegni assunti dalla Cina per quanto riguarda i diritti umani in occasione dell´assegnazione alla Cina dell´organizzazione dei Giochi Olimpici. Invitano inoltre le autorità cinesi a porre fine a ogni discriminazione a danno dei migranti dalle zone rurali e delle minoranze etniche nonché ad astenersi da intimidazioni contro sindacalisti, avvocati e giornalisti che denunciano violazioni delle libertà fondamentali, ribadendo la convinzione che l´arresto di queste persone contrasta con i principi universali e riconosciuti del diritto internazionale (ius gentium). Condannano infine il ricorso frequente alla pena di morte e invitano le autorità cinesi a introdurre una moratoria delle esecuzioni. Deplorano poi il fatto che nonostante le richieste internazionali non sia stato possibile conseguire dalle autorità cinesi la sospensione del loro intervento dopo i disordini del 14 marzo 2008 in Tibet. I partecipanti alle proteste a Lhasa sono infatti ancora perseguitati e arrestati e ai loro parenti non sono fornite informazioni sul luogo in cui si trovano, benché ciò sia prescritto dalla legislazione cinese. Accolgono però con favore la ripresa dei contatti tra i rappresentanti del Dalai Lama e le autorità cinesi ed incoraggia le due parti ad intensificare tali contatti per gettare le basi di una fiducia reciproca, «unica condizione che permetterà di giungere a una soluzione politica reciprocamente accettabile». Ricordano che l´apertura del paese ai turisti e ai mezzi di informazione «non va utilizzata come un "evento di pubbliche relazioni"», ma deve essere un´apertura effettiva. E´ stato bocciato con 187 voti favorevoli e 399 contrari un emendamento presentato dal gruppo Alde/adle, che invitava il Consiglio ad adottare una posizione comune sulla presenza dei capi di Stato e di governo e di Javier Solana, Alto rappresentante dell´Ue, alla cerimonia di apertura dei Giochi olimpici. Anche un altro emendamento presentato dai Verdi/ale che chiedeva di liberare Hu Jia, nominato nel 2007 per il Premio Sacharov del Parlamento europeo per la libertà di pensiero è stato respinto Il Parlamento invita le autorità cinesi a prendere atto che gli allarmi sui terremoti sono un indicatore dello sviluppo di un paese e pertanto sottolinea quanto sia di importanza vitale reagire «attivamente e prontamente» a ogni allarme inviato alle autorità dalla comunità scientifica, nell´ipotesi improbabile, ma non impossibile, di altri catastrofi naturali in Cina. Rileva poi con soddisfazione che la Cina non ha esitato ad accettare l´assistenza della comunità internazionale per prestare soccorso ai sinistrati della regione del Sichuan e facilitare l´intervento delle organizzazioni di volontari per l´assistenza umanitaria e di soccorso nella distribuzione degli aiuti e sottolinea l´importanza del sostegno dell´Ue, degli Stati membri e della comunità internazionale per la fase di ricostruzione della regione colpita. . |
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