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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Luglio 2008
 
   
  VILLE VENETE, OPERAZIONE SALVATAGGIO IN DUE MOSSE ESEMPIO DEL FEDERALISMO CULTURALE

 
   
  Venezia, 15 luglio 2008 - - Operazione salvataggio delle ville venete in due mosse. Tassi d’interesse agevolati ed estensione dei finanziamenti all’intero costo dei cantieri di restauro. «Nell’ottica della discussione sul federalismo differenziato – ha spiegato Nadia Qualarsa, presidente dell’Istituto Regionale Ville Venete, ricollegandosi al dibattito in corso tra il ministro ai Beni culturali Sandro Bondi e Salvatore Settis, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici – noi siamo un esempio principe di federalismo. L’ente prima e l’istituto poi sono nati e hanno operato secondo logiche federaliste per rispondere alle richieste della gente del nostro territorio». E sul tavolo c’è anche già una proposta concreta finita nei giorni scorsi sulla scrivania del ministro Bondi. «Ho chiesto al ministro di istituire un tavolo internazionale per un concorso di idee sulle funzioni future delle ville venete di cui tutti siamo azionisti morali – ha spiegato la Qualarsa – Una cabina di regia cui prendano parte architetti di livello internazionale, urbanisti, studiosi, istituzioni, associazioni di categoria e anche giovani studenti». Domande che ora avranno uno strumento in più per essere soddisfatte grazie alla convenzione siglata da Irvv e Cassa di Risparmio di Venezia: i proprietari avranno la possibilità di chiedere un finanziamento per l’intero valore dei cantieri di recupero e restauro. E vedranno applicato un tasso di interesse pari all’Euroirs maggiorato dello 0,85 per cento. A questo si aggiunge un contributo sugli interessi (sperimentale per tre anni) a carico dell’Irvv pari a 2,5 punti percentuali rispetto all’ammontare del mutuo fino a un tetto massimo di un milione e mezzo di euro. Queste le nuove misure per contrastare la crisi dei mutui, il progressivo e inarrestabile aumento dei tassi d’interesse e per favorire il recupero delle quasi 4mila 270 ville. «La tutela dell’inestimabile patrimonio storico e culturale delle ville venete passa prima di tutto per l’individuazione della funzione da assegnare a questi preziosi edifici per evitare che finiscano dimenticati e nell’oblio – ha detto la presidente dell’Irvv, Nadia Qualarsa – Senza una funzione il rischio è che si verifichi uno sperpero di denaro pubblico. Una sfida non semplice che richiede un cambio culturale e che passa per la creazione di un valore economico di queste ville. A partire dalla creazione di un segmento turistico specifico e importante che coinvolga proprio le ville, segno distintivo delle nostre radici culturali. Patrimonio di enorme valore e soprattutto inimitabile. In quest’ottica si inserisce anche la nuova convenzione con la Cassa di Risparmio di Venezia che garantisce ai proprietari la possibilità di finanziare l’intero importo dei lavori e di ridurre il tasso di interessi applicato». Il Consiglio d’Amministrazione dell’ente ha deliberato di procedere alla “Concessione di contributi in conto interesse per lavori di manutenzione, consolidamento e restauro”. La misura prevede la concessione di contributi fino a sostenere un tasso del 2,5 per cento di interessi, mentre il mutuo a tasso fisso (concesso dall’Istituto di credito convenzionato) può coprire anche l’intero importo dei lavori finanziati. La somma complessiva messa a disposizione è di un milione di euro per garantire il finanziamento dei contributi a fondo perduto in conto interessi. Il tasso fisso nominale annuo del mutuo agevolato è pari al parametro di riferimento Euroirs maggiorato di 0,85 per cento. Le richieste di accesso al credito devono essere presentate direttamente nella sede di piazza San Marco, 63 a Venezia dell’Istituto Regionale Ville Venete e in copia alla Cassa di Risparmio di Venezia. Soddisfatto Giovanni Sammartini, presidente della Cassa di Risparmio di Venezia: «La nostra partecipazione a questa iniziativa – ha spiegato – conferma il nostro ruolo di centro della vita economica e di riferimento per le misure di sostegno e recupero dei beni culturali del nostro territorio». Sulla stessa linea Biagio Rapone, direttore generale della Cassa di Risparmio veneziana. «In un momento di difficoltà per tassi e mutui – ha ribadito – abbiamo ottenuto dal nostro Cda il via libera per offrire ai proprietari di ville venete condizioni favorevoli». La nuova misura si inserisce in un quadro articolato di interventi a tutela del patrimonio artistico-culturale che l’Istituto Regionale Ville Venete mette in campo. Oltre ai contributi straordinari, l’ente ha già pubblicato un bando triennale (2008-2010) per la concessione di finanziamenti a favore dei restauri. Il pacchetto prevede dai mutui a tasso zero per le ville di particolare pregio a quelli per il recupero di oratori vincolati parte del complesso delle ville o per il restauro delle pareti delle strutture. La cifra sul piatto può arrivare fino ad un massimo di 700mila euro per intervento, finanziabili in più stralci fino a 350mila euro ciascuno. Nel solo 2007 questo strumento (attraverso le leggi regionali 63/79 e 233/1991) ha consentito di dare risposta a ventidue interventi per un ammontare complessivo di tre milioni 295mila euro sotto forma di mutuo e oltre 421mila euro come contributo: nove riguardano ville di proprietà di enti privati, otto immobili di società private, cinque di enti pubblici. Va segnalato anche il bando in fase di pubblicazione per sostenere interventi di valorizzazione: vere e proprie misure di sostegno ad attività e iniziative che promuovono la fruizione delle ville e la promozione di una cultura diffusa sul territorio. Punta invece a sollecitare l’individuazione di nuove funzioni per le Ville del territorio, il “Premio villa veneta del decennale”. Uno stimolo per proprietari e architetti nel tratteggiare cosa sono destinate a diventare queste strutture che senza una funzione precisa rischiano di cadere in rovina. Un vero e proprio concorso di idee riservato a neo laureati e professionisti under 45 che scade alla fine di questo mese (31 luglio 2008). Agriturismo, struttura ricettiva, spazio commerciale, sede di rappresentanza, uffici o addirittura locale notturno. Quale trasformazione per garantire la vita a queste strutture? A indicare la strada sono i progetti che, attraverso il recupero e il restauro delle ville, ne ridisegnano e adeguano la funzione ai tempi moderni e che devono pervenire nella sede dell’Istituto. Tra le iniziative dell’Istituto per la promozione e valorizzazione del patrimonio culturale va ricordato il prossimo Festival della Villa veneta, giunto alla seconda edizione. La giornata inaugurale, che avrà luogo sabato 27 settembre a partire dalla ore 15, in Villa Contarini-ghirardi di Piazzola sul Brenta, sarà dedicata alla Scuola e rivolta in particolare alle giovani generazioni. .  
   
 

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