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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Luglio 2008
 
   
  MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO” «IL RAZZISMO È UN DEMONE MA LA STORIA PUÒ CAMBIARE»

 
   
  San Rossore (Pi), 15 luglio 2008 - «La risoluzione, approvata oggi dal Parlamento Europeo, che invita l’Italia a recedere dalla rilevazione delle impronte digitali ai Rom è il risultato di una battaglia politica forte e combattuta, come dimostra l’approvazione avvenuta non all’unanimità ma a maggioranza, con il voto contrario del Ppe e di altri gruppi politici. E un documento non vincolante ma che dà un’indicazione importante su un tema tutt’altro che scontato, sul quale molti paesi e la stessa Europa hanno una posizione non definita, ondivaga». Questo il commento, a caldo, della vice presidente del senato Emma Bonino alla risoluzione votata oggi a Strasburgo. Un risultato certamente positivo, ma che non deve far dimenticare che, su questi temi, niente può essere dato per scontato. «Tutto già visto, tutto già vissuto, tutto già pa! tito. Per questo dico solo una cosa: stiamoci attenti». ! &l aquo;Quello del razzismo – avverte la Bonino – è un demone presente da sempre nella storia dell’umanità. Un demone ricorrente, come ci hanno dimostrato anche, negli anni ‘90, la guerra nella ex Jugoslavia e nel Kosovo, la guerra fra Tutsi e Hutu in Africa, tutti conflitti su base etnica. Oggi, in Italia, ci sono i Rom. Ieri c’erano gli albanesi, è un classico. Per questo non dobbiamo abbassare la vigilanza. Consapevoli, però, che anche se il clima non è favorevole, le cose possono cambiare. Qualche segnale c’è, ci sono le prime dissociazioni dalle indicazioni del governo sulla rilevazione delle impronte, come quella del prefetto di Roma». Ma se da Roma arrivano segnali di speranza, da Milano arriva la denuncia, portata all’attenzione della Bonino da Giorgio Bezzecchi, vice presidente dell’Opera Nomadi, rom e cittadino italiano dalla nascita. «Il 6 giugno – ! racconta – sono arrivati armati, in assetto antiguerirglia e con grande spiegamento di forze, e hanno schedato intere famiglie di rom residenti nel campo nomadi di via Impastato. Per questo è partito un ricorso, che ora consegno anche alla vice presidente del senato, contro la presidenza del consiglio, il ministero degli interni, il Comune, la prefettura e la questura di Milano». Bezzecchi ha ricordato che 80 mila dei quasi 200 mila rom presenti nel paese sono cittadini italiani mentre nei loro confronti si attuano leggi che ha definito “differenziali”, che sottolineano la diversità, invece di annullarla, con una disparità di trattamento per cittadini che dovrebbero essere uguali. .  
   
 

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