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Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Luglio 2008 |
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MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO”: ESPERIENZE PER UNA SCUOLA DI TUTTI, ANCHE DEGLI IMMIGRATI
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San Rossore (Pi), 17 luglio 2008 - Da almeno dieci anni la scuola italiana è testimone di un cambiamento epocale. In Toscana, come spiega l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, ci sono province, come Prato, dove l’11 per cento degli alunni appartiene a una famiglia straniera. A Firenze, la percentuale è del 9 per cento. A livello regionale gli alunni di cittadinanza non italiana sono oggi il 7,3 per cento. Se questi sono i numeri, non c’è dubbio che ci troviamo di fronte a quella che l’assessore all’istruzione del Comune di Firenze Daniela Lastri ha definito, se non proprio un’emergenza, una situazione con la quale è necessario misurarsi con urgenza. Come deve cambiare la scuola per diventare davvero di tutti, anche degli alunni immigrati? Come fare per estendere a tutto il sistema scolastico le esperienze di integrazione portate av! anti in alcune realtà? Una riflessione sull’argom! ento &eg rave; stata proposta dalla tavola rotonda che l’assessore Simoncini ha coordinato nel pomeriggio e alla quale hanno partecipato amministratori e pedagogisti, insegnanti e professori universitari. Le esperienze di una regione pioniera nell’integrazione scolastica degli immigrati sono state illustrate dall’assessore all’istruzione della Regione Piemonte Giovanna Pentenero che ha ricordato come ai cartelli che a Torino, negli anni ’60, recitavano “non si affitta ai meridionali”, si siano oggi sostituiti quelli “non si affitta ai romeni”. In questa situazione, oggi come ieri, il ruolo della scuola è più che mai cruciale nell’opera di integrazione e costruzione di percorsi di cittadinanza. Le esperienze messe in campo sono molteplici, frutto del confronto e della collaborazione fra tutti i soggetti, a cominciare dalle scuole, dai Comuni, dalle Province e dalle direzioni scolastiche. In questo quadro, lavora! re in rete e coinvolgere le famiglie sono le due priorità. Lo sottolinea anche l’assessore fiorentino Daniela Lastri, che ricorda i protocolli d’intesa fra Comune e direzione scolastica regionale e anche con singole scuole, intese che hanno reso possibile la costruzione di centri permanenti per l’alfabetizzazione, perchè la lingua è la premessa indispensabile per una effettiva cittadinanza. Interventi di diritto allo studio e iniziative che coinvolgono le famiglie: sono queste le strade imboccate in Toscana per integrare i figli e, attraverso questi, anche i genitori e il resto della famiglia. Dall’integrazione ai risultati scolastici. Oggi come oggi, un alunno straniero su 4 non consegue la promozione. La scuola può incidere positivamente sul loro percorso scolastico. Lo ha detto Paolo Federighi, docente all’Università di Firenze, che ha riferito l’esperienza della Svezia, dove il divario nel succ! esso scolastico fra alunni stranieri e alunni nativi si &egrav! e; ridot to moltissimo dopo la riforma della scuola e l’introduzione di comportamenti organizzativi che hanno annullato il background negativi degli immigrati. . |
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