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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Luglio 2008 |
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PROGETTO UE SI DIMOSTRA ALL´ALTEZZA DELLA SITUAZIONE NELLA TERAPIA CELLULARE
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Bruxelles, 16 luglio 2008 - I ricercatori definiscono la terapia cellulare come il trapianto di cellule vive per sostituire o riparare tessuti o cellule danneggiate. A seguire da vicino la ricerca sulla terapia a base di cellule staminali c´è un gruppo di eminenti esperti di imaging cellulare che prendono parte a Encite ("European network for cell imaging and tracking expertise" - "Rete europea di competenza per imaging cellulare e monitoraggio"), un progetto quadriennale sostenuto dall´Ue con 11 Mio Eur di finanziamenti. Coordinato dall´Istituto europeo di ricerca sull´imaging biomedico (Eibir), con sede a Vienna, Encite intende sviluppare tecnologie e metodi di imaging nel campo della terapia cellulare. Gli esperti hanno stabilito tre diversi principi alla base del trattamento dei disturbi medici: (1) cellule trapiantate usate come una "medicina attiva", (2) cellule trapiantate usate per sostituire tessuti danneggiati e degenerati e (3) cellule usate come veicolo per un farmaco. La medicina ha usato la terapia cellulare nel corso degli anni per trattare una miriade di disturbi, tra cui il cancro, le lesioni del midollo spinale, i disturbi autoimmuni e il morbo di Alzheimer. Al contrario di quanto si possa pensare, la terapia cellulare non è un concetto nuovo; la sua storia si può fare risalire fino al medico e alchimista tedesco-svizzero, Phillippus Paracelsus, che nel 1536 teorizzò che le malattie possono essere curate con tessuto vivo. Ritornando al 2008, è chiaro che al mondo della medicina manca una modalità di imaging singola che sia efficace nella terapia con cellule staminali. Ma gli esperti dicono che diversi tipi di imaging hanno la capacità di ricoprire un ruolo determinante in questa linea di ricerca, in particolare l´imaging a risonanza magnetica (Mri) e l´imaging ottico. Il team di Encite sta conducendo delle ricerche su entrambi questi tipi di imaging. I partner svilupperanno e testeranno metodi di imaging Mri e biomarcatori innovativi in modo da capire meglio cosa succede ad una cellula e come risponde il sistema immunitario. Il potenziale impatto di Encite è che i ricercatori prepareranno il terreno per la ricerca sulla terapia cellulare, e allo stesso tempo rafforzeranno il ruolo dell´Europa in questo campo di ricerca. I risultati potranno essere applicati nella cura del cancro, del diabete e delle malattie cardiovascolari. Il progetto Encite ha preso il via il mese scorso e riunisce 21 partner provenienti da 10 paesi. I membri del team hanno detto che man mano che Encite avanza, la collaborazione di altri partner altamente qualificati sarà sicuramente positiva per il progetto. Il loro contributo rafforzerà la ricerca o le attività di divulgazione e formazione per i nuovi metodi sviluppati. Encite lancerà un Bando competitivo nell´autunno 2008 per assicurarsi nuovi partner. Encite intraprenderà le seguenti attività per far fronte alle richieste e occuparsi delle diverse terapie cellulari esistenti: (1) fornire nuovi metodi di imaging per migliorare il monitoraggio spazio-temporale di cellule etichettate, (2) stabilire procedure di imaging in bi- e multimodalità per la convalida incrociata di ogni approccio individuale, (3) individuare nuovi agenti di contrasto e nuove procedure per potenziare la sensibilità e la specificità dell´etichettatura delle cellule, e (4) combinare la biologia molecolare per produrre molecole e cellule reporter di imaging con tecniche di imaging multimodali. Encite ha affermato che l´applicazione degli strumenti di imaging in questione contribuiranno a far conoscere la terapia cellulare, il monitoraggio reattivo nei pazienti e la sicurezza della terapia. Per ulteriori informazioni, visitare: European Institute for Biomedical Imaging Research (Eibir): http://www. Eibir. Org . |
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