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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Luglio 2008 |
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MILANO: QUASI UNA SARTORIA SU TRE È STRANIERA
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Milano, 16 luglio 2008 - Un artigiano su dieci a Milano è straniero, di più rispetto a Lombardia e Italia che ne contano uno su dodici. Sono infatti 435 i titolari d’impresa di origine straniera che operano sul territorio milanese nei settori dell’artigianato tradizionale. Fabbricano tulle, pizzi e merletti (50% del totale imprese individuali con titolare italiano e straniero), confezionano abbigliamento su misura (29,4%), lavorano e decorano articoli in vetro a mano e a soffio e si occupano di design relativo a tessili, abbigliamento, calzature, gioielleria, mobili, ed altri beni personali e per la casa (20% per ciascuna categoria). Se si considerano i soli titolari stranieri, questi si concentrano maggiormente nella confezione su misura di abbigliamento (29%), fabbricazione di articoli da viaggio, borse, articoli da correggiaio e selleria in cuoio (20,7%) e fabbricazione e riparazione di oggetti di ferro, in rame e in altri metalli (11,5%). L’identikit dell’artigiano straniero a Milano? È in prevalenza uomo, anche se la presenza femminile arriva al 39%, e il 40% ha un’età compresa tra i 20 e i 39 anni. Sono cinesi (28,3%, più di uno su quattro), egiziani (7,6%) e romeni (7,4%) ma anche i sudamericani: peruviani (6%), ecuadoriani (3,7%) e argentini (2,8%). I cinesi, che rappresentano la maggior parte degli stranieri artigiani a Milano e provincia, fabbricano articoli da viaggio e borse (68,3%), eseguono lavori di sartoria e confezionano abiti su misura (24,4%), gestiscono lavanderie (4,1%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese aggiornati a maggio 2008, sulle imprese artigiane che operano nei settori tradizionali. I vincitori del premio Lanfredini 2008. Sono tre donne. Per la sezione “Impresa artigiana”, Pinin Brambilla Barcilon, restauratrice d’arte di 82 anni, conosciuta e apprezzata nel mondo, utilizza nei suoi lavori tecniche e materiali innovativi e di provata resistenza all’invecchiamento. Dall’ultima Cena di Leonardo alla Cappella degli Scrovegni di Giotto, dagli affreschi di Masolino da Panicale nel Battistero di Castiglione Olona a quelli quattrocenteschi di Palazzo Borromeo a Milano: sono solo alcune delle opere su cui ha lavorato questa imprenditrice artigiana. Per la categoria “Informazione” premiata Laura Costa, giornalista di Telelombardia, per l’attenzione e la sensibilità dimostrata nei suoi lavori verso il mondo dell’imprenditorialità artigiana. Per la sezione “Cultura”: Valentina Meazza laureata in Scienze della Comunicazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nell’anno accademico 2005-2006, con una tesi dal titolo “Riorganizzazione e innovazione nei processi di crescita delle piccole e medie imprese italiane: il caso dell´artigiano globale”. I riconoscimenti assegnati sono rispettivamente: una targa d’argento, raffigurante la vetrata di De Amicis di Palazzo Turati, sede della Camera di commercio di Milano, una pubblicazione e tremila euro. "La Camera di Commercio - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - con questa iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, vuole premiare la tradizione, la cultura e i valori dell’artigianato milanese. I vincitori di quest’anno con i loro lavori rappresentano al meglio la tradizione ma anche le sfide per il futuro che l’artigianato riveste. Filo conduttore dei premi assegnati è proprio l’attenzione alla cultura del fare che si tramanda ma anche all’innovazione: elementi che caratterizzano Milano, moderna metropoli europea in cui continua il ruolo importante della piccola, media impresa e dell’artigianato tradizionale”. “Conservare tradizioni e gesti antichi ma anche salvaguardare il nostro patrimonio artistico per tramandarlo intatto alle generazioni future sono tra le prerogative del lavoro dell’artigiano – ha dichiarato Marco Accornero, membro di giunta della Camera di commercio di Milano e segretario generale dell’Unione Artigiani di Milano -. È importante quindi valorizzarne la figura e la funzione. Iniziative come questo premio possono contribuire concretamente a diffondere e ad approfondire la conoscenza della realtà artigianale milanese e lombarda che rappresenta un patrimonio vivo del nostro territorio”. Il Premio Lanfredini. Nel ricordo dello scomparso Gabriele Lanfredini, per 13 anni membro di Giunta della Camera di commercio di Milano e fondatore dell’Unione Artigiani di Milano, la Camera di commercio ha istituito il “Premio Lanfredini”, un riconoscimento a persone che abbiano valorizzato aspetti della realtà artigianale milanese. Il premio si articola in tre categorie: giornalisti che abbiano rappresentato il valore dell’attività artigianale vista sotto l’aspetto economico-sociale, della tradizione e della cultura; artigiani milanesi e lombardi distintisi per qualità e originalità nella produzione, che abbiano mostrato di saper coniugare tradizione e innovazione, laureati con tesi sostenuta presso le Università lombarde, che affrontino il ruolo dell’artigianato, o più in generale della piccola impresa, nello sviluppo del sistema economico italiano e delle sue prospettive di crescita. Il simbolo del premio, in omaggio a Gabriele Lanfredini, raffigura la vetrata artistica posta al primo piano della sede della Camera di commercio. Questa vetrata, realizzata da Cristoforo De Amicis nel 1956, espressione del migliore artigianato milanese, raffigura i settori d’attività della Camera di commercio: commercio, industria, artigianato, agricoltura. La quarta edizione del premio é stata organizzata dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con la fondazione per l’artigianato Gabriele Lanfredini Onlus. . |
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