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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Luglio 2008 |
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NASCE PIU’ MENU’ EXPO
LA NUOVA FIERA SULLA RISTORAZIONE ORGANIZZATA E FUORI CASA
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La prima edizione a Genova dal 23 al 25 novembre 2008 Cresce il mercato della ristorazione collettiva e del fuori casa in Italia, sempre più vicina la media europea Presentazione a Milano Più Menù Expo - fuoricasa e ristorazione collettiva la nuova manifestazione della Fiera di Genova dedicata ai professionisti, in calendario dal 23 al 25 novembre 2008. All’incontro hanno partecipato: Roberto Urbani - amministratore delegato Fiera di Genova, Marie-christine Lefebvre – segretario generale di Ferco (European Federation of Contract Catering Organization), Edi Sommariva - direttore generale Fipe; Tullio Galli, direttore nazionale Fiepet, Ilario Perotto - presidente Angem e Maria Antonietta Di Vincenzo - direzione generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione, ufficio V del Ministero della salute e delle politiche sociali. Molti gli interventi da parte di associazioni, media, aziende impegnate nella realizzazione di eventi e iniziative in vista della fiera del prossimo novembre. “Una fiera di sistema, una Fiera che mancava nel panorama fieristico nazionale – ha spiegato Roberto Urbani amministratore delegato di Fiera di Genova - un appuntamento che offre un ampio ventaglio di opportunità per i professionisti del settore. È questo l’obiettivo che ci siamo posto, progettando una manifestazione pluritarget, aperta a realtà professionali complementari, accomunate da un denominatore unico: il consumo away from home. In questo modo intendiamo favorire il confronto e la sintesi professionale fra addetti ai lavori. La parte dedicata al dialogo sarà perciò molto sviluppata. ” I professionisti della ristorazione commerciale, in concessione e non, potranno cogliere l’opportunità per confrontarsi sulle strategie di mercato, sui nuovi format, sulla necessità di adeguamento dei meccanismi di concessione agli standard europei, sulla qualità della ristorazione. I responsabili della ristorazione collettiva, in particolare di quella pubblica, avranno l’occasione di incontrare dietisti, esperti di tecnologia alimentare, aziende di catering per dibattere sui temi della sostenibilità e tracciabilità dei prodotti, delle intolleranze alimentari, delle diete speciali, ponendo come snodo centrale la necessità di fare chiarezza sulle problematiche normative afferenti a capitolati e gare d’appalto. Agli operatori del fuoricasa Più Menù Expo offrirà veri e propri momenti di formazione finalizzati al management del proprio esercizio. Si parlerà di sistemi di approvvigionamento, rapporto coi fornitori, marketing, sistemi di cottura e conservazione del cibo, nuovi format: insomma, l’operatore avrà molte opportunità di recepire spunti su come rendere remunerativa la propria attività e avere successo. Non mancheranno eventi ed esibizioni a cura di chef, barman, pizzaioli e sommelier in cui, oltre a godere del momento di spettacolo, si potranno cogliere le nuove tendenze della ristorazione. ” L’idea di Fiera di Genova di lanciare Più Menù Expo nasce da un’indagine di mercato da cui sono emerse due motivazioni forti: l’assenza in Italia di un evento fieristico sulla ristorazione collettiva e commerciale e la mancanza nel Nord-ovest di una fiera professionale sul fuoricasa. Con questa iniziativa Fiera di Genova coglie l’occasione di riunire in un unico appuntamento gli operatori professionali di questi settori fornendo un’occasione di confronto e sintesi fra esigenze complementari accomunate dal consumo di pasti fuori casa. Secondo la ricerca Fipe sulla frequenza di bar, ristoranti e pizzerie illustrata in anteprima nazionale dal direttore generale della Federazione Edi Sommariva – stiamo assistendo a un cambiamento epocale per cui la priorità per l’italiano risulta essere lo stipendio superando anche la preoccupazione della sicurezza che risultava fino a pochi mesi fa al primo posto tra i motivi di insoddisfazione. Il 40% degli italiani ha già ridotto le sue frequentazioni nei pubblici esercizi e il 45% lo farà nei tempi a venire. Alla domanda il perché di questo calo al primo posto la mancanza di soldi, al secondo la necessità di risparmiare, ma la risposta più interessante e allo stesso tempo più allarmante riguarda il quesito su come spendere un’eventuale entrata extra di 100 Euro. Il 20% li destinerebbe all’acquisto di beni alimentari, il 14,5% a ristoranti e pizzerie, solo il 6,5% alle spese di telefonia cellulare e solo il 9% alla palestra. Si evince da questi dati che il fuori casa e le spese alimentari rappresentano i “desideri” degli italiani mentre altre voci di costo che sembrerebbero apparentemente voluttuarie sono invece diventate dei bisogni irrinunciabili delle persone. “Si tratta perciò – ha sottolineato Sommariva - di cambiamenti strutturali per i quali l’offerta deve variare il modello di business per sopravvivere”. “Una della chiavi per rivitalizzare il settore – ha aggiunto il direttore generale della Fipe – sarebbe quella di modificare l’Iva nella ristorazione dal 10 al 5%. Si liberebbero risorse per 70mila nuovi posti di lavoro, rispetto a un’aspettativa di un calo del 15,5% registrata tra i gestori di pubblici esercizi”. Per novembre – in occasione di Più Menù Expo – Fipe presenterà una nuova indagine di mercato che approfondirà questi temi e aprirà il dialogo fra le istituzioni e gli operatori al fine di trovare un punto di incontro che apra nuovi modelli di sviluppo per il settore. I principali obiettivi di Ferco (European Federation of Contract catering Organization): agevolare le migliori legislazioni europee, perseguire un dialogo sociale costruttivo, aumentare i propri membri (attualmente 12 paesi della Comunità Europea), formare una cultura europea del contratto di catering sono stati sottolineati dal segretario generale, Marie Cristine Lefebvre che ha anche commentato i recenti dati, da lei forniti, dei trend di settore a livello europeo. Il mercato della ristorazione collettiva, nei 12 Paesi membri (Italia, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Ungheria) è costituito da 67 milioni di consumatori al giorno per un totale di 5,5 miliardi di pasti serviti all’anno (con un aumento del 3,2% dal 2000 ad oggi) e circa 600mila addetti. Notevolissima la concentrazione del mercato con le prime due aziende che ne detengono il 48% e le prime dieci il 72%. I trend vedono stabile la ristorazione collettiva nei luoghi di lavoro, in crescita nel settore ospedaliero e para-ospedaliero e nel settore scolastico. Dall’analisi comparata dei valori del consumo della ristorazione collettiva nei luoghi di lavoro il dato più evidente riguarda ancora la minor propensione del Sud Europa (39%) rispetto alla media Europea (53%), dovuta alla grande vitalità dei pubblici esercizi. Un’inversione di tendenza si ha invece nel settore scolastico dove il Sud Europa si attesta al 26% contro una media comunitaria del 20%. Dati quasi equivalenti nel settore salute dove il Sud Europa è al 27% contro una media europea del 24%. Maria Antonietta Di Vincenzo in rappresentanza del Ministero della salute e delle politiche sociali, confermando l’impegno del Ministero per la realizzazione della Linea Guida per la ristorazione scolastica in fase di elaborazione congiuntamente a Fiera di Genova, attività che già aveva sortito un buon esito all’interno di Scuola dei Sapori nel 2007 a Genova, ha illustrato il programma “Guadagnare Salute – rendere facili le scelte salutari”, volta alla promozione degli stili di vita salutari e alla riduzione delle malattie non trasmissibili che assumono rilevanza nella ristorazione collettiva. “Il Ministero della Salute si è già interessato della ristorazione in ambiente ospedaliero, tema di grande attualità e rilevanza per il benessere psicofisico del malato. Infatti, il progetto “La guarigione vien mangiando”, che vede coinvolti Ministero, regione Piemonte e Slow food, intende migliorare il rapporto dei pazienti ospedalizzati con il cibo, secondo una logica di filiera corta e sostenibile, favorendo l’utilizzo di prodotti che esprimano la tipicità delle produzioni agroalimentari del territorio, rivalutando il rispetto dei criteri di stagionalità e “genuinità”, al fine di intervenire anche sui prodotti tipici locali. Oltre alle già citate partnership e collaborazioni Più Menù Expo si avvale degli apporti di Api – Associazione Pizzerie Italiane, Aic – Associazione Italiana Celiachia, Slow Food Italia. Tra le aziende partner Mychef e Sogegross. Tra le partnership editoriali Il Sole 24 Ore Business Media, Bargiornale-bar University, Break & Food. Più Menù Expo - fuoricasa e ristorazione collettiva si terrà a Genova in Fiera da domenica 23 a martedì 25 novembre 2008. L’ingresso riservato agli operatori professionali. Info: www. Piumenuexpo. It . |
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