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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Luglio 2008 |
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SVOLTA DEL GOVERNO: IN SICILIA, ENERGIA E IMPRESE ECOCOMPATIBILI
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Catania, 16 luglio 2008 - Riflessione e nuovo approccio per l’industria e l´ambiente in Sicilia: stop ai guasti ambientali in cambio di quel poco di occupazione che è ormai residua. Spazio e attenzione invece, alle iniziative imprenditoriali che con progetti ecocompatibili producano benessere e lavoro per la popolazione senza danni né rischi per la salute. Questo è l´assunto di base che fa da corollario al “vertice” che nel fine settimana ha messo a punto la linea politica del governo regionale in materia di energia , tutela ambientale e sviluppo industriale. Il Presidente della Regione - Raffaele Lombardo - l´assessore all´industria - Pippo Gianni - e l´assessore al territorio - Giuseppe Sorbello - hanno analizzato le informazioni raccolte dopo gli incontri con vari attori della produzione industriale e la verifica dei dati sulla produzione e l´esportazione di energia. “La Sicilia produce un surplus di energia elettrica che viene messa a disposizione di altre regioni – afferma Pippo Gianni -. E in Sicilia viene raffinato oltre il 50 per cento degli idrocarburi destinati al consumo in tutto il Paese”. “A fronte di questa produzione sovradimensionata rispetto al fabbisogno energetico regionale, alla Sicilia rimangono i guasti ambientali – gli fa eco Pippo Sorbello – Alle imprese vanno gli enormi utili industriali e lo Stato lucra enormi entrate fiscali. Si calcola, naturalmente solo per approssimazione, che dalle accise sulle produzioni delle aree industriali di Gela ed Augusta alle casse dello Stato giungano annualmente circa 30 miliardi di euro. ” “Non è giusto che le coste e i fiumi siano devastati dall´inquinamento. Che l´aria intorno ai comprensori industriali sia irrespirabile, che le falde idriche siano prosciugate per raffreddare impianti e turbine. Senza contare che nessuno di questi fattori inquinanti produce sviluppo duraturo per i nostri territori. ” “Ragioniamo – affermano i tre esponenti del governo regionale - di federalismo applicato alla questione energetica. Se il nostro territorio sopporta l’inquinamento e i guasti legati a una sovrapproduzione, abbiamo il diritto di reclamare qualcosa di più che un pacchetto di posti di lavoro. Chiediamo di condividere con lo Stato oneri e onori e di incassare direttamente, come prevede lo statuto autonomistico, le tasse applicate alle produzioni siciliane. ” “Per avere una corretta unità di misura in questo ragionamento si è deciso di varare una verifica. Per valutare in termini scientificamente esatti quale costo abbia pagato la Sicilia al modello industriale basato sul ciclo del petrolio e dei suoi derivati in termini di inquinamento, di depauperamento delle falde e soprattutto in termini di patologie professionali e sociali e di malformazioni neonatali”. “E’ venuto il momento di pensare al domani, alla riconversione e al risanamento. Alla fase del saccheggio del territorio, che si è avvalso e tenterà di avvalersi di non poche complicità, segua la fase del rispetto dell’ambiente e della salute ed ancora della difesa degli interessi dei siciliani. “Diamo luogo a un nuovo corso – ha affermato Pippo Gianni -. Un´epoca in cui gli industriali saranno chiamati a definire un rapporto diverso con la politica regionale e con le autonomie locali. ” “Già mercoledì prossimo – afferma Gianni - spiegherò ai titolari delle raffinerie petrolifere che operano in Sicilia, che per ripagare il danno ambientale procurato negli ultimi 50 anni sarà necessario un loro intervento finanziario. “Penso, per semplificare, - conclude l´assessore all´industria - a uno sconto sul prezzo di vendita alla pompa dei carburanti in tutto il territorio dell´isola e, in maniera più articolata, a una vera e propria royalty da calcolare sugli utili d´impresa a beneficio del bilancio regionale”. “Andrà rivisto nel dettaglio, – conferma Pippo Sorbello – tutto il sistema delle autorizzazioni e delle concessioni destinate allo sfruttamento industriale. E saranno messi a punto nuovi e più efficaci criteri e meccanismi di salvaguardia per i territori e per le popolazioni. ” “Per quanto riguarda la produzione di energia alternativa, nella strategia di pianificazione regionale la precedenza sarà data alle imprese agricole ed industriali già presenti nel territorio con particolare attenzione a scongiurare il rischio desertificazione. ” “In materia di rigassificatori, la nostra idea – concludono Gianni e Sorbello - è quella di concedere le autorizzazioni solo a chi sarà in condizione di fornire le massime garanzie sia in tema di sicurezza che di convenienza economica. Con precedenza ai progetti che prevedano realizzazioni offshore, a distanza di sicurezza cioè dalle coste e dai centri abitati. ” “Basta ai saccheggi e alla colonizzazione, spazio solo a energia pulita e a imprenditori disposti a condividere col territorio i giusti vantaggi”. . |
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