|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Luglio 2008 |
|
|
|
|
|
ATTIVITÀ COMMERCIALI NEI CENTRI STORICI IN TRENTINO IERI LA FIRMA DELL’ACCORDO CON COMUNI E IMPRESE CON IL PROTOCOLLO NASCE L’ALBO DELLE BOTTEGHE STORICHE
|
|
|
|
|
|
Trento, 17 luglio 2008 – I centri storici torneranno ad essere popolati da botteghe e negozi. E’ questo l’obiettivo della delibera approvata venerdì scorso dalla Giunta provinciale e presentata dall’assessore al commercio Tiziano Mellarini, con cui si è dato il via libera al protocollo di intesa per il rilancio del commercio nei centri storici del Trentino, messi in crisi anche dall’apertura in periferia dei centri commerciali. L’intesa vede concordi sulle linee d’azione la Provincia autonoma di Trento, il Consorzio dei comuni, i Comuni di Trento e Rovereto, Cat Imprese Unione e Trentino Srl, ovvero le due organizzazioni più rappresentative delle imprese commerciali. Ieri, nella sala stampa di piazza Dante, la firma del protocollo tra la Provincia autonoma di Trento, rappresentata dall’assessore all’agricoltura, commercio e turismo Tiziano Mellarini; il Consiglio delle autonomie locali, rappresentato dal coordinatore della commissione urbanistica, turismo e commercio Alessandro Olivi; il Comune di Trento, rappresentato dall’assessore allo sviluppo economico Andrea Robol; il Comune di Rovereto, rappresentato dal Vice Sindaco e assessore allo sport, commercio, turismo e patrimonio Cristian Sala; Cat Imprese Unione s. R. L. , rappresentato dal presidente Massimo Piffer; Cat Trentino s. R. L. , rappresentato dal presidente di Assonet Massimo Gallo. Sottolineata da tutti i protagonisti della firma la valenza dell’accordo, “un segnale forte – ha detto l’assessore Mellarini – in attesa del completo riordino della politica commerciale”. Sono in arrivo importanti risorse – oltre a quelle da tempo disponibili – per accompagnare questo accordo: 900 mila euro da parte del Governo, cui la Provincia aggiungerà altre importanti risorse. Il tema della rivitalizzazione e della valorizzazione dei centri storici dei comuni trentini rappresenta una delle priorità della politica commerciale in Provincia di Trento. La Giunta provinciale, nel documento di attuazione 2008 del Programma di sviluppo provinciale e approvato nel novembre 2007, aveva fissato quale priorità strategica “l’individuazione di strumenti innovativi per la rivitalizzazione della funzione commerciale dei principali centri storici del Trentino”. La delibera approvata venerdì dall’esecutivo provinciale, a firma dell’assessore provinciale al commercio Tiziano Mellarini – oggi sottolineata dalla sottoscrizione del protocollo - è la risposta agli obiettivi fissato negli scorsi mesi. “La leva commerciale – recita la delibera - deve infatti essere utilizzata, in sinergia con le politiche di arredo urbano, sicurezza, urbanistica, viabilità ed i sistemi ambientali per consolidare la funzione ed il tessuto non solo economico ma anche sociale dei centri storici”. Una recente indagine dell’Osservatorio provinciale del Commercio ha evidenziato come i centri commerciali artificiali (insediatisi per lo più nelle aree periferiche delle nostre città dove non mancano parcheggi e gli accessi sono agevolati dalla vicinanza alle più importanti vie di comunicazione) rappresentano, soprattutto per i giovani, un luogo di ritrovo e di socializzazione in alternativa al tradizionale centro storico il quale ha gradualmente perso la sua naturale e storica funzione di spazio comune di aggregazione. Il centro storico, al contrario, sconta oggettive difficoltà di accesso, dovute a limitazioni del traffico ed alla mancanza di parcheggi: “Difficoltà – secondo il nuovo accordo tra Provincia, che devono essere superate attraverso la predisposizione di valide alternative che risultino appetibili sia al turista che al commerciante come pure al residente o al cliente”. La legge provinciale sulle attività commerciali concede ai comuni specifiche agevolazioni per l’elaborazione dei progetti di qualificazione della rete commerciale dei centri storici. In particolare, le amministrazioni possono agire e determinare: a) le linee di azione per la valorizzazione del contesto urbano centrale, individuando in tale contesto le botteghe storiche e i contenitori esistenti suscettibili di riuso per l´insediamento di nuove attività commerciali, artigianali e di servizio o per il potenziamento di quelle esistenti; b) la formazione di un progetto di arredo urbano per gli assi o le aree ritenute suscettibili di un processo di valorizzazione, indicandone le linee di carattere operativo; c) l´individuazione delle modalità e priorità degli interventi sul piano dell´accessibilità alle aree considerate, con particolare riferimento alla localizzazione e al dimensionamento delle aree di sosta per i mezzi pubblici e privati. La Giunta provinciale ha specificato gli interventi a carattere strutturale che caratterizzano i progetti di qualificazione della rete commerciale dei centri storici, attraverso il censimento delle "botteghe storiche", cioè degli esercizi commerciali aventi oltre 50 anni di attività nello stesso settore merceologico; il riuso di contenitori esistenti per l´insediamento di nuove attività commerciali aventi funzione di "magnete" o il potenziamento di quelle esistenti, privilegiando la formula dei centri commerciali di qualità e delle gallerie commerciali specializzate in modo da riequilibrare la capacità attrattiva dei centri commerciali periferici; la creazione di parcheggi pubblici o privati multipiano o interrati; il rifacimento di illuminazione pubblica; la ripavimentazione di vie e piazze; la pedonalizzazione e moderazione del traffico, lungo vie e piazze, contestualmente ad altre adeguate ristrutturazioni del sistema del traffico urbano; ristrutturazione delle reti dei trasporti pubblici urbani ed extraurbani; la realizzazione di piantumazioni alberate ed aree da destinare a verde pubblico di livello locale; la realizzazione di opere di arredo urbano, tali da ottenere un miglioramento della visibilità, dell´identità e delle forme di richiamo del "luogo del commercio" considerato; il recupero di facciate dotate di valori storici e culturali; il recupero di immobili pubblici da adibire ad attività commerciali, paracommerciali e di servizio pubblico integrato; recupero di piazze e spazi pubblici da destinare ad aree mercatali per l´attività di commercio su aree pubbliche o a luoghi di esposizioni, di mostre e di attività culturali a carattere periodico; creazione di spazi polifunzionali destinati ad attività di intrattenimento e di svago. Risulta ora necessario integrare questa azione – in parte già svolta dalle amministrazioni – con progetti di riqualificazione dei centri storici. Il protocollo di intesa firmato oggi va in questa direzione, grazie ad un’azione programmatica condivisa e in sinergia con il Consorzio dei Comuni Trentini, i comuni di Trento e Rovereto ed i Cat Imprese unione s. R. L. E Trentino s. R. L. (che fanno capo alle due organizzazioni più rappresentative delle imprese commerciali). L’obiettivo è di indirizzare, concentrare e coordinare gli interventi verso progetti concertati e partecipati. Lo schema del protocollo di intesa rappresenta un insieme di misure sulla cui base elaborare i successivi provvedimenti che si assumeranno in futuro. Il Protocollo di intesa sui “Luoghi storici del commercio”. Con l’intesa, la Provincia, i Comuni e le imprese del commercio si impegnano su una serie di azioni concrete. La concreta attivazione dei “luoghi storici del commercio” passa attraverso l’azione dei Comuni che saranno chiamati da subito ad una “perimetrazione puntuale e precisa” di questi luoghi storici legati alle attività commerciali. Ogni singolo Comune potrà stabilire la perimetrazione con riferimento al centro storico e agli insediamenti storici sparsi limitandola o estendendola anche a parti del territorio comunale ad essi adiacenti o limitrofe. Accanto alla perimetrazione, le amministrazioni dovranno realizzare il censimento delle “botteghe storiche” (gli esercizi commerciali aventi oltre 30 anni di attività nello stesso settore merceologico, intendendo per tale quello relativo alla vendita di merci affini) finalizzato all’istituzione, presso il servizio provinciale di commercio, dell’Albo delle botteghe storiche del Trentino. Nel registro è inoltre prevista una sezione nella quale inserire gli esercizi gestiti, sempre da oltre 30 anni, da parte della stessa famiglia/impresa. I “luoghi storici del commercio” avranno come compiti ed obiettivi principali: migliorare la capacità di attrazione del centro storico e la sua accessibilità; realizzare iniziative di promozione della realtà commerciale con particolare attenzione alla distribuzione dei prodotti tipici locali; promuovere e coordinare attività di riqualificazione ambientale; promuovere accordi al fine di gestire aree destinate ai parcheggi, anche mediante apposite convenzioni; coordinare gli orari di attività e dei servizi; promuovere specifici programmi di formazione indirizzati agli operatori; adottare piani di marketing commerciale/turistico; organizzare manifestazioni sia culturali che promozionali, eventi, mostre e fiere; gestire attività di animazione per i bambini; predisporre servizi di assistenza post vendita al cliente; promuovere e gestire pubblicazioni finalizzate alla valorizzazione dei “luoghi storici del commercio”; offrire tutti i servizi complementari e di fidelizzazione della clientela tipici della grande distribuzione organizzata; realizzare iniziative di contenimento dei prezzi di vendita e di calmierazione degli affitti dei locali aziendali; I comuni dovranno promuovere adeguamenti degli strumenti di pianificazione e programmazione territoriale, salvaguardando le specificità e le particolari esigenze dei singoli comuni, al fine di introdurre un vincolo inderogabile di destinazione d’uso commerciale. Per tutelare e valorizzare specifiche parti del tessuto urbano e di assicurare la necessaria stabilità al contesto commerciale storicizzato, i Comuni possono individuare limitate ed omogenee porzioni dei luoghi storici del commercio dove viene introdotto il divieto di cambio di destinazione d’uso. Inoltre l’iniziativa – è questo uno degli impegni sottoscritti – dovrà avere una gestione unitaria e coordinata, così come piena autonomia gestionale dovrà essere riconosciuta ai progetti ed alle iniziative promosse dai singoli comuni. Le singole iniziative territoriali troveranno un unico soggetto provinciale con i compiti di coordinamento e promozione, anche a livello extraprovinciale. I “luoghi storici de commercio” potranno beneficiare di un logo comune di riconoscimento, registrato dalla Provincia, che caratterizzi e certifichi il coordinamento unitario dei progetti comunali, pur facendo salvi i marchi già formalizzati dai singoli comuni. Un portale informatico ed altri mezzi di comunicazione e diffusione consentiranno di coordinare e promuovere in modo unitario i “luoghi storici del commercio”, in modo tale anche di generare più virtuose e convenienti economie di scala. Maggiore autonomia si avrà anche nella determinazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali all’interno dei luoghi storici del commercio. “La materia degli orari di apertura – recita il protocollo - riveste infatti un’importanza strategica e fondamentale per il governo dell’assetto sia commerciale sia sociale ed economico dei centri storici; a tal fine si dovranno individuare meccanismi di maggiore flessibilità investendo le amministrazioni comunali con un più elevato grado di autonomia rispetto alla determinazione degli orari di apertura (e delle connesse deroghe per le aperture domenicali e festive) degli esercizi commerciali situati nei luoghi storici del commercio”. Di conseguenza i Comuni avranno la possibilità di concedere particolari deroghe, all’interno di un quadro normativo provinciale, legate a particolari manifestazioni od eventi che producano uno straordinario afflusso di persone, turisti, visitatori; e di differenziare gli orari di apertura e le deroghe per le domeniche o festività nei confronti degli esercizi commerciali insediati nelle periferie rispetto a quelli presenti nei luoghi storici del commercio che hanno esigenze di natura diversa. . . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|