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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Luglio 2008
 
   
  RISCALDAMENTI DOMESTICI A LEGNA: NUOVO PIANO E NUOVA TECNOLOGIA PER L’ABBATTIMENTO DELLE POLVERI SOTTILI IL PROGETTO RELATIVO ALLA DIFFUSIONE DEGLI ELETTROFILTRI PRODOTTI DALLA RUEGG-CELSIUS PREVEDE UN CONTRIBUTO PROVINCIALE CON COPERTURA DEI COSTI FINO ALL’80% PER CIRCA 10.000 INSTALLAZIONI

 
   
  Trento, 17 luglio 2008 – È in arrivo in Trentino – territorio pilota in Italia – una tecnologia già diffusa con successo in Svizzera per l’abbattimento delle polveri sottili prodotte dagli impianti di combustione a legna domestici: si tratta di un elettrofiltro, “Zumikron”, prodotto dalla Ruegg svizzera e diffuso in Italia dalla consorella Celsius, in grado di abbattere fino all’85% delle pm10. L’università di Trento lo ha testato, confermandone l’unicità e le caratteristiche innovative: l’assessore provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi, nell’ambito delle azioni contenute nel Piano generale della qualità dell’aria, intende ora favorirne la diffusione, finanziando fino all’80% delle spese di acquisto ed installazione, per un totale di almeno 10. 000 filtri installati in Trentino nei prossimi 3 anni. Il via al piano – presentato stamani nel corso di una conferenza stampa – in autunno. È un’altra risposta concreta che il Trentino dà ai problemi posti dall’inquinamento. Una risposta all’insegna dell’innovazione, che consentirà di continuare ad utilizzare, come fonte di riscaldamento, una risorsa molto abbondante in Trentino, ovvero il legno, le biomasse, che attualmente alimentano circa 70-80. 000 impianti sul territorio provinciale. Parliamo del filtro antiparticolato – da installare sui camini domestici – presentato stamani dall’assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi assieme a Marco Ragazzi, autore con il collega dell’Università di Trento Paolo Baggio della ricerca sull’efficacia effettiva della tecnologia in questione, e al direttore della Celsius Italia Emanuele Paleari. Il costo del filtro è di circa 1. 100 euro: quello di istallazione varia da un minimo di 300 euro sugli edifici di più recente costruzione fino a un massimo di 7-800 euro sulle vecchie canne fumarie. “Si tratta – ha detto l’assessore Gilmozzi – di un tassello importante di quel Piano generale della qualità dell’aria che ha individuato tutta una serie di azioni per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea. Questo progetto in particolare riguarda le abitazioni, che sono il luogo in cui si consuma più energia. L’assessorato all’Urbanistica e Ambiente ha formalizzato nell’aprile 2008, presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio, un’istanza per accedere ai finanziamenti previsti dal decreto ministeriale del 16 ottobre 2006 per sostenere le attività connesse al miglioramento della qualità dell’aria e alla riduzione delle emissioni di materiale particolato. Quantifichiamo questi finanziamenti in circa 10 milioni di euro. Noi abbiamo sempre detto che non vogliamo vietare il ricorso al legno per la produzione di energia in Trentino, considerata la grande diffusione di questa fonte rinnovabile sul nostro territorio; vogliamo però adottare le tecnologie più innovative e sicure esistenti oggi a livello europeo. Pertanto abbiamo deciso di varare un progetto pilota per la diffusione di questo filtro, prodotto in Svizzera dalla Ruegg su input del Ministero dell’ambiente, che l’Università di Trento ha accertato essere in grado di abbattere in maniera notevolissima le polveri sottili prodotte dalla combustione della legna. Entro un paio di mesi saranno definite le modalità per accedere ai contributi provinciali, Dopodiché l’installazione del filtro sui camini delle abitazioni potrà iniziare”. È stato quindi il professor Ragazzi a rendere noti alcuni dati sull’efficienza del sistema. L’elettrofiltro – che si accende da solo quando la temperatura dei fumi supera una certa soglia, e che sul piano energetico consuma pochissimo (si stima una media di 4-5 euro all’anno) – consente un abbattimento dell’85% delle pm10, cioè delle micropolveri che, attraverso la laringe, possono penetrare in profondità nei polmoni, producendo danni notevoli. Secondo le stime Appa le emissioni di particolato sottile primario derivanti dal settore del riscaldamento civile rappresentano più del 50% del totale provinciale. In tutto – fra particelle primarie e secondarie – il settore produce il 30-35% del totale delle emissioni di pm10. Con la diffusione di questo filtro si pensa di realizzare un abbattimento del 10-12% di queste polveri. “L’esperienza Svizzera è stata molto positiva – ha detto i direttore della Celsius Paleari – e di conseguenza vogliamo portare ora questa tecnologia in Trentino, anche dislocando qui una parte delle nostre attività, compresa la formazione degli installatori. Ci auguriamo che questo territorio possa essere la testa di ponte di una successiva diffusione di questo filtro in Italia. ” .  
   
 

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