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Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Luglio 2008 |
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PERMESSI DI SOGGIORNO RILASCIATI IN PROVINCIA DI BOLZANO - AL 31.12.2007 SONO 26.044
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Bolzano, 17 luglio 2008 - Al 31. 12. 2007 la popolazione straniera in possesso di un valido permesso di soggiorno è pari a 26. 044 unità. Trattasi di un’elaborazione dell’archivio dei permessi di soggiorno della Questura della provincia di Bolzano, per i quali si è tenuto conto dei permessi duplicati, scaduti e in corso di rinnovo, pervenendo così al numero di permessi effettivamente validi. Al riguardo si segnala che alla stessa data gli stranieri residenti iscritti in anagrafe ammontano a 32. 495 unità, registrando le anagrafi un numero di iscritti maggiore del numero di permessi di soggiorno. Tale situazione trova molteplici spiegazioni, di cui le principali sono le seguenti: i permessi di soggiorno forniscono una misura parziale dell’universo della popolazione straniera presente, poiché la maggior parte dei minorenni presenti non è titolare di un documento di soggiorno individuale ma sono iscritti nei permessi di soggiorno dei genitori o di uno di essi; con il decreto legislativo n. 30 del 6 febbraio 2007, entrato in vigore l’11 aprile 2007, i cittadini europei comunitari che vogliono stabilirsi in Italia, o in un altro stato dell’Unione Europea, non hanno più l’obbligo di chiedere la carta di soggiorno ma, trascorsi tre mesi dall´ingresso, è necessario che si iscrivano all´anagrafe del comune di residenza; mentre i dati sui permessi di soggiorno sono stati depurati dai permessi scaduti e duplicati, è probabile che molti stranieri restino iscritti in anagrafe anche nel momento in cui lasciano il paese. Del totale dei permessi validi al 31. 12. 2007 per oltre la metà si tratta di rinnovi (52,6%), per il 23,7% di nuovi permessi (primo rilascio) e sempre per il 23,7% di aggiornamenti o duplicati. Per grandi aree di cittadinanza emerge che la maggioranza dei permessi di soggiorno è rilasciata ai cittadini europei comunitari (41,4%), seguiti dai cittadini europei non comunitari (30,6%), del continente asiatico (12,2%), africano (11,2%) e americano (4,5%). Passando al dettaglio delle singole cittadinanze, spiccano al primo posto germanici (5. 046), albanesi (2. 803), austriaci (1. 855), marocchini (1. 726), serbi e montenegrini (1. 635), slovacchi (1. 325) e pakistani (1. 324). La popolazione straniera soggiornante, in relazione alla composizione per sesso, appare nel tempo sempre meno sbilanciata verso la componente maschile: il rapporto di mascolinità degli immigrati in possesso di permesso di soggiorno si attesta al 2007 su 113,0 maschi ogni 100 donne. Ma l’equilibrio tra i sessi che si osserva considerando le cittadinanze nel loro complesso è solo apparente, data la presenza di collettività dove esistono forti squilibri. Il rapporto di mascolinità è di molto al di sopra del valore medio provinciale tra gli asiatici (196,1) e gli africani (190,5), mentre scende fortemente al di sotto tra gli americani (39,7). Quasi un cittadino soggiornante straniero su due ha un’età compresa tra i 25 e i 39 anni mentre i più giovani, i minorenni, rappresentano appena il 2,5% degli stranieri soggiornanti, dato che va letto alla luce del fatto che la maggior parte dei minorenni presenti con uno o entrambi i genitori non è titolare di un documento di soggiorno individuale. L’età media dei soggiornanti è di 39,2 anni: per grandi aree di cittadinanza il valore più alto emerge tra i cittadini comunitari (42,5 anni), il più basso tra gli asiatici (35,7 anni). Il lavoro subordinato rappresenta lo scopo prevalente della presenza degli stranieri, a conferma del fatto che le opportunità occupazionali restano il fattore attrattivo principale della popolazione immigrata. Ad esso fanno seguito i motivi familiari con cui costituiscono il motivo per quasi il 90% dei permessi validi al 31. 12. 2007. Il 72,3% degli uomini è in possesso di permesso per motivo di lavoro subordinato contro il 37,5% delle donne che al contrario, detengono un’elevata quota prevalente di permessi per motivi di famiglia (50,6%) rispetto al 12,9% dei soggiornanti maschi, sebbene non sia escluso che parte di esse lavorino. Per grandi aree di cittadinanza l’incidenza più elevata di permessi di soggiorno per motivi di lavoro subordinato si osserva tra i cittadini europei comunitari (43,5%) mentre i permessi per motivi di famiglia predominano tra i cittadini non comunitari (37,7%). Tra gli altri motivi spicca l’incidenza marcata dei permessi per motivi di residenza elettiva tra i cittadini comunitari (94,2%). Per classi di età, tra gli stranieri soggiornanti dai 18 ai 59 anni predominano i permessi per motivi di lavoro subordinato (61,3%), mentre tra i minorenni i permessi per motivi di famiglia (87,6%) e tra i 60enni e più i motivi di residenza elettiva (52,7%). La geografia dei permessi di soggiorno È il capoluogo altoatesino a costituire l’area di maggiore attrazione dell’immigrazione, con un’incidenza sulla popolazione residente del 7,1%, seguita dall’Oltradige- Bassa Atesina (5,8%), aree che costituiscono lo sbocco per numerosi lavoratori stagionali. Fanalino di coda risulta essere la comunità comprensoriale Val Pusteria (3,4%). L’incidenza più alta di soggiornanti per motivi di lavoro subordinato e per motivi di famiglia si osserva a Bolzano mentre la residenza elettiva predomina nel Burgraviato; trattasi prevalentemente di germanici e austriaci stabilizzatisi in provincia di Bolzano, in grado di mantenersi autonomamente senza esercitare necessariamente un’attività lavorativa. L’elaborazione dei dati sui permessi di soggiorno è stata possibile grazie alla collaborazione dell’Ufficio immigrazione della Questura di Bolzano. Nell’elaborazione degli stessi si è tenuto conto dei permessi duplicati, scaduti e in corso di rinnovo, pervenendo così al numero di permessi effettivamente validi. . |
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