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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Luglio 2008
 
   
  RAPPORTO PERIODICO PRIMO SEMESTRE 2008 SUI DATI DI NEGOZIAZIONE DEGLI ASSOCIATI ASSOSIM SUI MERCATI GESTITI DA BORSA ITALIANA S.P.A.

 
   
  Milano, 17 luglio 2008 - I dati relativi alle transazioni effettuate sul mercato azionario di Borsa Italiana S. P. A. Evidenziano una contrazione dei volumi intermediati nel primo semestre 2008 pari al 20% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente: in termini di controvalore delle operazioni eseguite, si è passati infatti dai 835 miliardi di euro scambiati nel primo semestre 2007, agli attuali 633 miliardi. Il dato relativo ai quantitativi scambiati nello stesso periodo evidenzia anch’esso una flessione, seppur più contenuta (-2%), rispetto allo scorso anno. Un aumento del 4% si è invece registrato nel periodo con riferimento al numero di operazioni concluse sul mercato azionario; tale aumento ha comportato, a fronte della cennata diminuzione dei volumi intermediati, una riduzione del taglio medio delle operazioni, passato da circa 23. 000 euro a circa 17. 000 euro. Un aumento dell’operatività si è registrato, viceversa, sui mercati obbligazionari: con il Mot e l’Euromot che hanno registrato una crescita dei volumi rispettivamente del 9,22% e del 25,49%. Lo scenario di riferimento non è dei più confortanti: crisi del credito, dati macroeconomici negativi, inflazione in ripresa per i prezzi del petrolio e delle materie prime. Tutte circostanze che hanno contribuito alla flessione dei corsi azionari, con l’indice Mibtel che è passato da 32. 886 al 29 giugno 2007 a 22. 721 al 30 giugno 2008. Nonostante il venir meno dell’obbligo di concentrazione a seguito dell’entrata in vigore della Mifid, il permanere della liquidità sui mercati regolamentati ha per il momento contenuto l’operatività degli internalizzatori sistematici sui titoli azionari quotati. In un tale contesto, la sostanziale contrazione dei volumi scambiati di cui sopra è destinata ad impattare sui conti economici degli intermediari. Ciò anche in considerazione del fatto che, da un’analisi qualitativa dei dati, si evidenzia una predominanza dei flussi di ordini riferibili alla clientela interconnessa, in relazione alla quale i margini degli intermediari sono i più contenuti. Le previsioni per il secondo semestre dell’anno, generalmente caratterizzato da una lieve diminuzione dell’operatività degli intermediari rispetto al primo semestre, sono all’insegna della cautela. Dato più confortante, quello della liquidità del mercato azionario italiano che, in termini di turnover velocity, è aumentata rispetto al primo semestre del 2007. Gli Intermediari Esteri continuano a svolgere un ruolo di rilievo sul mercato azionario italiano, classificandosi tra i primi dieci negoziatori delle graduatorie relative all’operatività in conto proprio. Dal rapporto si rileva come il fronte degli intermediari si è ulteriormente concentrato per effetto di processi di integrazione. La quota di mercato dei primi dieci intermediari sui principali mercati supera ormai il 50%. La concentrazione del settore potrebbe ulteriormente aumentare nei prossimi anni in quanto si tratta di una tendenza in atto a livello internazionale per realizzare assetti proprietari più stabili e meno contendibili, beneficiando nel contempo di economie di scala e sinergie di costi e di ricavi. Sulle varie classifiche riferite ai volumi intermediati dagli Associati in conto terzi nei diversi segmenti di mercato si evidenzia quanto segue: Finecobank è il primo intermediario sull’Mta con l’11,85%, sul Trading After Hours con il 25,40%, sul S&p/mib Futures con l’11,32% e sul Minifib con il 20,21% del mercato. Si evidenzia inoltre la leadership, nei rispettivi comparti di attività in conto terzi, dei seguenti intermediari: Banca Akros sul Domesticmot con il 16,92%; di Banca Imi sull’Euromot con il 22,30%; Nuovi Investimenti Sim sul Sedex con il 44,84%; Banca Intermobiliare sulle Opzioni Isoalfa con il 13,28%; Banca Sella Holding sulle Opzioni S&p/mib con il 17,38%; Banca Aletti su Stock Futures con il 35,19%. Ove si considerino invece i volumi totali intermediati (conto proprio più conto terzi), emerge la prima posizione di Banca Sella Holding sul Domesticmot con il 18,61%, sul S&p/mib Futures con il 7,53% e sul Minifib con il 27,47%; di Abaxbank sulle Opzioni Isoalfa con l’11,57%. Da un confronto della classifica per operatività in conto terzi delle prime dieci posizioni con l’analoga classifica del 2007, si evidenzia l’ingresso di: Banca Aletti sull’Mta, sull’Euromot e sul Trading After Hours; di Banca Sella Holding sul Domesticmot e sul Sedex; di Unicredit Markets & Investment Banking sull’Euromot e sulle Opzioni S&p/mib; Banca Intermobiliare sull’Euromot, sul S&p/mib Futures e su Stock Futures; di Ubs Ltd sul S&p/mib Futures, sulle Opzioni Isoalfa e su Stock Futures; di Deutsche Bank Ag Lnd sul S&p/mib Futures; di Twice Sim sul S&p/mib Futures e sulle Opzioni S&p/mib; di Banca Finnat Euramerica e Intermonte Sim sul Minifib; di Euromobiliare Sim sulle Opzioni S&p/mib; di Nuovi Investimenti Sim e Banca Mb su Stock Futures. .  
   
 

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