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Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Luglio 2008 |
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LAVORO: FVG IN CRESCITA MA ATTENZIONE A CRISI
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Udine, 17 luglio 2008- Nel 2007 il mercato del lavoro regionale prosegue la tendenza positiva del 2006, seppure a ritmi leggermente inferiori: il Friuli Venezia Giulia è tra le prime 6 regioni italiane per tasso di occupazione - a Pordenone il tasso maschile sale al 77,6 per cento e Trieste è ad un passo dall´obiettivo di Lisbona su quello femminile - ed è sempre entro le prime sei per minor tasso di disoccupazione. I dati del rapporto 2008 dell´Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale che si riferiscono al confronto tra il 2006 e il 2007 sono stati presentati oggi nella sede della Regione a Udine, alla presenza dell´assessore al Lavoro, Alessia Rosolen. "Per quanto il Friuli Venezia Giulia abbia registrato un trend positivo di crescita, non dobbiamo sottovalutare i segnali provenienti dalle crisi settoriali e territoriali o dai fenomeni recessivi in atto nel contesto internazionale", ha commentato nel suo intervento Rosolen, toccando poi tutti i nodi della materia occupazionale in Friuli Venezia Giulia. Obiettivo Lisbona: Fvg Ce La Potrebbe Fare "Mancano ormai meno di tre anni alla scadenza di Lisbona e la marcia di avvicinamento al traguardo si trasformerà in una rincorsa per molte Regioni. La nostra - ha affermato Rosolen - potrebbe farcela, considerato l´impegno e la consapevolezza che caratterizza tutti i soggetti socioeconomici. Tuttavia, come emerge dal Rapporto, occorre fare attenzione alle criticità ancora in essere". Revisione Legge 18/2005 E Ruolo Agenzia Del Lavoro "La legge regionale 18/2005 andrà rivista - ha dichiarato Rosolen -, a cominciare dai compiti e ruolo dell´Agenzia del lavoro. Rispetto a quanto fatto in questi primi anni di attuazione, riteniamo siano possibili ulteriori margini di miglioramento, in particolare sugli interventi a favore dell´accesso e della permanenza nel mondo del lavoro delle fasce più vulnerabili". Province: Ripensare Ruolo Centri Per L´impiego "Occorre ripensare il ruolo dei centri per l´impiego e la loro capacità di intervento, che non devono più limitarsi a gestire le situazioni di crisi e che non possono più essere soltanto il luogo di incontro fra domanda e offerta. Deve invece essere accentuata - ha affermato l´assessore - la dimensione attiva di ricerca non solo della manodopera, ma anche dei soggetti che hanno bisogno di quella manodopera". Il Paradosso: Nei Centri Per L´impiego Quasi Tutti Precari "È un paradosso - ha commentato Rosolen - quello che da alcuni anni si sta vivendo all´interno dei centri per l´impiego, per cui la maggior parte del personale impiegato al loro interno è precario. Credo che tutto si possa dire tranne che la Regione in questa primissima fase di legislatura non sia intervenuta, contrariamente a quanto in passato era avvenuto, quando ci si era limitati a un semplice trasferimento di personale, senza preoccuparsi degli oneri che sarebbero derivati alle Province dalla gestione dei centri per l´impiego. Ora però, dopo un intervento in sede di variazione di bilancio, è proprio alle Province che compete uno sforzo attraverso l´indizione di appositi concorsi che consentano di poter rendere più stabile l´inquadramento lavorativo del personale dei centri per l´impiego". La crescita dell´occupazione nell´anno 2007, pur positiva, è stata inferiore a quella che ci si poteva attendere sulla base dei risultati molto buoni del 2006. E´ questa, in sintesi, l´analisi che emerge dal Rapporto 2008 sul mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia, illustrato ieri dal direttore dell´Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale, Domenico Tranquilli, nel corso di un convegno a cui ha partecipato l´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen. "L´incremento del tasso di occupazione complessivo e di quello femminile comunque sono stati significativi e avvicinano la regione agli obiettivi di Lisbona - ha fatto notare Tranquilli - . In sostanza l´occupazione aumenta, il tasso di disoccupazione diminuisce ancora e flettono anche gli indicatori principali delle situazioni di crisi, e cioè cassa integrazione (-13,3 p. C. ) e mobilità (-21,6 p. C. Di ingressi)". Secondo le stime Istat, le forze di lavoro hanno superato nel 2007 le 540mila unità, con un incremento di +2,6 mila (+0,5 p. C. ), quasi interamente attribuibile alla componente femminile (218mila occupate nel 2007 per un + 1,3 p. C. ). Nel 2007, lo stock medio di occupati in regione supera le 522mila unità, con una crescita di poco superiore alle 3mila unità. L´incremento percentuale è stato dello 0,6 p. C. , un dato comunque inferiore a quello dello scorso anno (+3,1). L´occupazione cresce in tutte le province, ma solo per le classi centrali di età e in particolare per quella 45-54 anni (+ 8mila), mentre flette di 6mila unità per la classe 25-34. L´aumento complessivo dell´occupazione di 3mila unità presenta andamenti settoriali differenziati: l´agricoltura flette, tornando ai livelli del 2005 (13mila unità), cresce ancora l´occupazione nell´industria (+2. 738 per un totale di 178mila), ma solo nelle costruzioni, dove gli indipendenti balzano a quasi 38mila (erano 31,7mila nel 2006). Flette invece di 3,3mila unità - e questo dato non è incoraggiante - l´occupazione nell´industria in senso stretto. Dopo il grande incremento del 2006 (quasi 15mila occupati in più) i servizi crescono ancora, ma molto meno, sfiorando le 331mila unità. Rispetto ai trend più recenti, il 2007 presenta anche una ripresa dell´occupazione indipendente (in Fvg sono 120. 000 i lavoratori, pari a 1/4 dei complessivi occupati). In leggero calo il saldo dell´occupazione alle dipendenze, con una flessione di 1. 500 unità nell´industria, quasi compensato dall´aumento nei servizi. La disoccupazione rimane sostanzialmente ai livelli 2006, (tasso al 3,4 p. C. ). D´altro canto, peggiora nel 2007 il dato relativo alla disoccupazione giovanile che passa dall´11,5 al 14,5 p. C. Il tasso di attività cresce in maniera significativa a Trieste, sospinto dalla componente femminile (+5,7). Positivo l´andamento anche a Udine, ma solo per la componente maschile (+1,2). Trieste segna anche il risultato migliore per quanto riguarda l´aumento del tasso di occupazione (1,6) sospinto dalla componente femminile (+5,6). Molto positivo l´incremento del tasso di occupazione maschile per le province di Udine (+1,5) e Pordenone (+1,4). Per ricorso al part-time, il Friuli Venezia Giulia occupa le posizioni di testa in Italia dopo il Trentino Alto Adige. Ottimo piazzamento della regione anche in materia di lavoro temporaneo: nel 2006 la quota lavoratori a tempo determinato è stata del 11,4 p. C, dato decisamente inferiore alla media italiana del 13,1 p. C. . |
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