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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Luglio 2008
 
   
  CROTONE: I DATI EXCELSIOR 2008

 
   
   Crotone , 17 luglio 2008 - L´ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati provinciali relativi all’indagine Excelsior, sistema informativo di Unioncamere e del Ministero del Lavoro, che rileva le previsioni occupazionali del sistema imprenditoriale. L’elaborazione di tali dati rientra tra le attività di analisi e studio che l’Ente camerale mette a disposizione dell’opinione pubblica per la conoscenza dei fabbisogni delle imprese in termini di occupazione e formazione. Elevato il numero di imprese che prevede di assumere - Il 36,4% delle imprese intervistate prevede assunzioni per il 2008; di queste, il 45,9% appartiene al settore industria e costruzioni ed il 30,1% ai servizi. In particolare, le maggiori prospettive di nuove occupazioni sono da ricondurre al settore delle costruzioni con il 53,1% delle imprese pronte ad assumere, seguito dalle imprese turistico-ricettive (alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici) con ben il 61,8% del comparto interessato ad effettuare nuove assunzioni. La percentuale di imprese che prevedono assunzioni sul totale delle imprese intervistate (36,4%), vede Crotone primeggiare sia sulla media regionale (31,3%), che su quella nazionale (28,5%). Cresce lentamente la base occupazionale - Anche per il 2008 si prevede un elevato turnover occupazionale con 2. 570 unità in entrata, a fronte di 2. 460 uscite (per pensionamento o scadenza di contratto). Il saldo previsto, pari a 110 nuovi posti di lavoro, è dimezzato rispetto alle previsioni dello scorso anno generando un tasso occupazionale dello 0,7%, nettamente inferiore sia al dato regionale (2,2%), che a quello nazionale (1,0%). Il 54% delle nuove entrate sarà impiegato in imprese appartenenti al comparto dell’industria e costruzioni, mentre il restante 46% sarà assorbito dal comparto dei servizi. Tuttavia, il 90,9% del saldo occupazionale, pari a 100 unità, è ascrivibile ai servizi e solo il 9,1% (10 unità) all’industria e costruzioni settore caratterizzato da elevatissimo turnover. A fare da traino le imprese del commercio al dettaglio e all’ingrosso con un saldo positivo di 80 unità ed il settore alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici con 50 unità in più. Saldo negativo nelle previsioni delle imprese operanti nei settori trasporti, credito-assicurazioni, servizi alle imprese (meno 20 unità) e nel settore altri servizi alle persone e alle imprese (meno 10 unità). Ancora una volta le micro imprese (da 1 a 9 dipendenti) si confermano come il maggiore serbatoio occupazionale della provincia con un saldo positivo di ben 140 unità, seguite dalle imprese di piccole dimensioni (da 10 a 49 dipendenti) con 10 unità in più. Saldo negativo, invece, per le imprese di medie e grandi dimensioni (50 dipendenti e oltre) che prevedono movimenti in uscita superiori a quelli in entrata (-40 unità). Aumentano le forme contrattuali a termine - Continua la tendenza da parte delle imprese crotonesi, contrariamente all’inversione di tendenza registrata a livello nazionale, a privilegiare forme contrattuali a tempo determinato che interesseranno il 56% delle nuove assunzioni, in aumento di 16,7 punti percentuali rispetto allo scorso anno anche se in linea con la media nazionale (56%). I contratti a tempo indeterminato saranno utilizzati nel 41,2% delle nuove assunzioni, mentre è ancora scarso il ricorso a contratti di apprendistato (2,7%) e a contratti d’inserimento (0,4%). Meno opportunità per diplomati e laureati - Se le imprese dislocate nel resto del territorio nazionale sembrano orientate nella ricerca di professionialità sempre più qualificate, questo sembra non rientri tra le richieste delle imprese locali. Infatti, per l’anno 2008, parimenti a quanto fatto registrare per l’anno 2007, non vi è tra le imprese del territorio provinciale, nessuna previsione di assunzione per dirigenti. I fabbisogni occupazionali non stagionali delle imprese crotonesi riguardano, nel 42,4% dei casi, lavoratori con il livello di istruzione della scuola dell’obbligo (900 lavoratori). A seguire, la richiesta di diplomati (39,9% pari a 850 unità), con istruzione professionale di stato (7,8% per 170 unità) e con formazione professionale regionale (5,8% per 120 unità). La richiesta di laureati interesserà solo 90 assunzioni pari ad appena il 4,1% del totale. Diminuisce la domanda di operai specializzati con 540 assunzioni previste (25,5% delle entrate), così come la richiesta di tecnici pari a 190 unità, il 9% delle assunzioni totali. In calo anche la richiesta di impiegati che riguarderebbe solo 130 assunzioni (6,1% del totale), mentre non è prevista alcuna assunzione per impiegati con elevata specializzazione. A crescere è la domanda di personale non qualificato (28,8% del totale) che interesserà 610 nuove assunzioni previste per il 2008, contro le 300 dello scorso anno. Aumenta anche la richiesta per le professioni commerciali e dei servizi, pari a 320 unità (15,1% delle assunzioni non stagionali) e quella dei conduttori di impianti ed operai semiqualificati richiesti in 310 casi. “I primi dati del rapporto Excelsior – è il commento del Presidente dell’ente camerale, Francesco Barretta – mettono in luce, ancora una volta, la vivacità del nostro sistema imprenditoriale che, nonostante la fase di stagnazione economica esistente e la crisi dei consumi, dichiara di voler continuare ad investire sulle risorse umane. Tuttavia, appare evidente che l’attuazione di un’adeguata politica in materia di occupazione e formazione è divenuta oramai improcrastinabile. L’esiguo saldo positivo della base occupazionale ed il forte squilibrio che caratterizza il nostro mercato del lavoro, con una domanda fortemente orientata alle professioni operaie in senso stretto a discapito delle professionalità più qualificate, impongono risposte immediate”. .  
   
 

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