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Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Luglio 2008 |
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UN NUOVO ALFABETO PER LA MAGLIERIA. LA PRIMA COLLEZIONE DI NAIRA KHACHATRYAN
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A Pitti Filati il Gruppo Lineapiù si fa vetrina di stile e tiene a battesimo la prima collezione di Naira Khachatryan: talento emergente della moda. Armena di nascita, Naira si è formata all’accademia della moda di Mosca per poi approdare, nel 2001, al Master Lineapiù in tecnica e progettazione della maglieria, istituito proprio con l’obiettivo di insegnare l’arte di lavorate i filati e stimolare la creatività nella maglieria. Così, dopo aver firmato le collezioni di filati e ideato minicollezioni sperimentali per 4 anni quale responsabile dello stile di Lineapiù - sviluppando un lavoro di ricerca unico nel suo genere - Naira Khachartryan si appresta oggi a presentare la propria prima collezione completa di maglieria. La collezione si ispira ai temi del movimento Futurista, all’insegna di una semplicità apparente e delle forme geometriche. Un nuovo alfabeto della maglieria: per elaborazione stilistica, impiego di tecniche, lavorazioni e sviluppo punti. Il caleidoscopio è l’elemento simbolico di questa visione in movimento, della capacità di individuare una immagine, metterla a fuoco e poi trasformarla, rimodularla in un nuovo contesto. “Parametri che applicati alla maglieria - afferma Naira Khachatryan - ci servono per descrivere, interpretare e risolvere le trasformazioni che i pensieri e le vite degli uomini e donne di oggi stanno compiendo: pensieri e vite ad alta velocità; in rapida, costante, modificazione”. Nello stand Lineapiù, allestito per l’occasione in tema futurista, vengono esposte 15 creazioni che rappresentano il cuore della collezione, dove la maglieria si fa strumento espressivo capace di descrivere un percorso di scomposizione e moltiplicazione delle geometrie, utilizzando colori brillanti, vivaci e aggressivi. Un tripudio di stimoli visivi che esaltano la capacità interpretativa dei fili fantasia. Ai filati più sottili, alle lane e ai pregiati cachemire, è affidato il compito di interpretare il concetto di linee forza: vere e proprie rette tracciate sulla composizione per sottolinearne il moto, i continui cambiamenti. Presentando Naira Khachatryan, Lineapiù sceglie di innovare anche le modalità di espressione e rappresentazione dei filati, creando un contesto moda che intende essere una ventata di creatività per tutto il settore. Lineapiù Collezione Autunno-inverno 2009-2010 …. Un’ingegneria del filo abilmente calcolata…. Un linguaggio inedito per una maglieria innovativa. Un’attenta ingegneria del filo abilmente calcolata, con soluzioni che rivelano la preziosità delle composizioni, giochi di cromie inaspettate e una leggerezza portata agli estremi. Il tradizionale concetto di grande Nord cede il passo a feltri ingegnosi che avvolgono il corpo dolcemente. Creazioni di apparente ispirazione rustica divengono stravaganti, evolvendosi in talismani contemporanei. Lineapiù risponde così alle richieste del mercato, sempre più alla ricerca del mai proposto, con una collezione autunno inverno ‘09/’10 giocata sul ruolo degli opposti, su apparenti controsensi, sull’interazioni fra materia e tecnologia. Nascono da qui filati stravaganti, estrosamente in bilico fra sobrietà e glamour, tradizione e innovazione, in una “irragionevole” ma oculata voglia di fantasia. Elk, colorato e super sofisticato, rivela un tocco sensuale nelle mischie di lana e viscosa. Diventa un “mantello animale” degradé, dall’ aspetto selvaggio ma dall’ essenza dolcissima in Lizard, un’efficace alternanza fra la scivolosità del mohair e la morbidezza della lana. Il mohair declinato in ogni possibile variante diviene romantica nuvola di fibra estratta o garza evanescente nel filo Cliquot, dove la mano preziosissima del cachemire si nobilita con la sofficità e la luce naturale del mohair. Creazioni tecnologiche e grafiche si traducono in filati basic, futuristici e asessuati, capaci di adattarsi ad ogni contesto e pensati in virtù della loro massima funzionalità per prestazioni high-tech. L’elevata malleabilità, conferita dal polietilene in anima, al filato Pergamena, scopre la sua indole super-plasmabile, quasi un’architettura filata, che offre inoltre un’innovativa mano saponata e plurisensoriale. Il volume diventa sinonimo di leggerezza. Fili e maglie giganti scorrono delicatamente sul corpo come magma lanoso, strutturando macro-filati e mega-dimensioni all’insegna del non peso. Si ridefiniscono i canoni estetici della pelliccia concepita come creazione futuristica dalla duplice valenza di manto animale o pelliccia-couture, con effetto notturno scintillante. Un’esplosione di puro colore accende i filati del prossimo inverno, che vanno dal rosso aranciato al fucsia in tonalità che si ispirano ai fosforescenti. E i grigi si tingono nelle trame. . |
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