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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Luglio 2008
 
   
  TERRITORI AD ALTA NATURALITA’ A TREVISO. AMMINISTRATORI COMUNI DELLA MARCA PER PRESENTAZIONE RETE ECOLOGICA REGIONALE

 
   
  Treviso, 17 luglio 2008 - “Nel prossimo nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento del Terzo Veneto sarà compresa anche la Rete Ecologica Regionale. Sarà un fatto di grande importanza perché l’elemento natura visto sotto la luce strutturata della Rete Ecologica entra per la prima volta nelle logiche di pianificazione territoriale. Inoltre, a sua volta, la Rete annovera le aree ecologicamente rilevanti e strategiche nel futuro di crescita culturale e sociale della comunità veneta. La Giunta veneta, in questo contesto, sta promuovendo incontri con le Province e con i Comuni per presentare la proposta di rete ecologica finora elaborata e ascoltare i suggerimenti e le indicazioni di chi opera direttamente nel territorio e lo conosce a fondo”. Lo ha detto ieri a Treviso, nella sede dell’Amministrazione Provinciale, l’Assessore regionale ai Parchi Flavio Silvestrin aprendo l’incontro dedicato a questo tema e che ha visto la presenza di molti amministratori e tecnici dei Comuni trevigiani. Nell’incontro è stato ricordato che il 52% del territorio provinciale di Treviso è all’interno della Rete Ecologica del Veneto. Rete che, in sintesi, è costituita da aree nucleo (l’ossatura della rete che comprende i siti della rete europea Natura 2000 e le aree naturali protette) che nel trevigiano sono il 21% del territorio provinciale, da aree tampone (o cuscinetto contigue ai nuclei che svolgono una funzione di protezione con una sorta di effetto filtro) che sono il 15% del territorio trevigiano e dai corridoi ecologici (che svolgono funzioni di collegamento per alcune specie che si spostano su grandi distanze e che possono comprendere al loro interno anche cavità naturali, sorgenti e altro) che rappresentano il 16% del territorio trevigiano. “La provincia di Treviso - ha sottolineato Silvestrin - rappresenta una preziosa tessera del mosaico regionale della biodiversità. Dal Grappa al Cansiglio, dal Piave alla dorsale prealpina, dalle risorgive al Montello al Sile con il parco regionale. Un patrimonio naturalistico, in termini di specie animali e vegetali, che è una grande risorsa sia per le condizioni di vita di chi risiede in queste nostre zone sia per la possibilità di valorizzazione delle risorse paesaggistiche e culturali in chiave anche economica e turistica”. Infine l’esponente del governo regionale ha sottolineato che “vanno integrati i vari livelli d’intervento tra obiettivi della rete ecologica regionale e realtà territoriali con strumenti che abbraccino tutti gli ambiti di gestione della biodiversità. Infatti - ha concluso - il concetto di sostenibilità dello sviluppo deve garantire quanto più possibile la tutela dei beni naturali in un contesto di produttività e presenza dell’uomo mirato anche allo sviluppo economico e sociale”. .  
   
 

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