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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Settembre 2006
 
   
  SELEZIONE PREMIO BANCARELLA DELLA CUCINA GOLA MATER AMATISSIMA IN FINALE DE FERRARI EDITORE IL 22 OTTOBRE A PONTREMOLI LA PROCLAMAZIONE DEL VINCITORE ASSOLUTO

 
   
  Genova - Il volume storico “Gola mater amatissima. Alimentazione e arte culinaria dall´età tardo- classica a quella medievale” di Ida Livigni e Paolo Aldo Rossi (Edizioni De Ferrari) è rientrato nella cinquina di titoli selezionati dalla Commissione della prima edizione del Premio “Bancarella della Cucina” presieduta da Giuseppe dell’Osso, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, e da Giuseppe Benelli, Presidente della Fondazione Città del Libro di Pontremoli. La Fondazione Città del Libro, che organizza il Premio Bancarella dal 1952 e che ha contribuito a far conoscere grandi scrittori influenzando le tendenze culturali di più di mezzo secolo, ha deciso - insieme all’Accademia Italiana della Cucina- di istituire questo importante riconoscimento a opere che abbiano conseguito un chiaro successo di merito nella valorizzazione della tradizione gastronomica. Tra gli altri titoli della prestigiosa kermesse: La piadina romagnola tradizionale di Graziano Pozzetto (Panozzo), L’amore goloso di Roberta Schira e Alfonso Signorini (Ponte delle Grazie), Muscoli, storie e ricette di cozze… di Salvatore Marchese (Res), Teatro e maccheroni di Elio Palombi (Grimaldi). Il vincitore assoluto verrà proclamato nella città di Pontremoli (Ms) domenica 22 ottobre. "Gola mater amatissima. Alimentazione e arte culinaria dall´età tardo- classica a quella medievale" di Ida Li Vigni e Paolo Aldo Rossi, De Ferrari Editore, pagine 343, Euro 32 L’opera si propone di dare un quadro il più possibile esaustivo della realtà alimentare e culinaria che ha contraddistinto la nostra cultura dall’età tardo classica a quella medievale. L’intento è stato quello da un lato di mostrare il legame, pur nelle molte differenze, fra arte culinaria romana e cucina medievale, al di là del luogo ricorrente che sancisce una netta frattura fra il De re coquinaria di Apicio (al più fine del Iv e inzio V secolo d. C. ) e i ricettari medievali, dall’altro di disegnare gli scenari produttivi, sociali e culturali che si delineano dietro la nascita dell’arte culinaria, sfatando al contempo alcuni luoghi comuni duri a morire (ad esempio l´idea delle spezie usate come conservanti, o quella relativa alla tarda introduzione della forchetta. ). Così, accanto alla riproduzione di numerose ricette tratte dalle fonti documentate dell’epoca, si è voluto ricostruire non solo i modelli produttivi e alimentari, ma la controversa storia dell’idea di “gola”, nel suo passaggio da ostentazione di lusso a vizio capitale, da puro piacere di stare a tavola a trasgressione sociale, il tutto attraverso una ricca documentazione letteraria. Ne è nato un affresco, sicuramente suscettibile di ulteriori ampliamenti e integrazioni, che si sforza di far rivivere, attraverso il racconto di quello che è sicuramente uno dei piaceri più gratificanti della vita, il vissuto quotidiano del passato, celebrando le liturgie della mensa, siano esse quelle mortificate dei monaci, quelle più rozze della gente comune o quelle sontuose dei signori. Ida Livigni - Docente di Lettere presso il Liceo Artistico “Paul Klee” e Cultore della Materia presso la Cattedra di Storia del Pensiero Scientifico dell’Università degli Studi di Genova, si occupa di storia del pensiero medico. Paolo Aldo Rossi - Professore ordinario di Storia del Pensiero Scientifico e di Storia del Pensiero medico e biologico presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Genova, si occupa di epistemologia e storia delle scienze empiriche, storico-sociali e di storia della medicina. .  
   
 

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