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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Settembre 2006
 
   
  MADE IN CHINA AVANZATE SPERIMENTAZIONI IN PROGETTI DI ARCHITETTURA E PER LA CITTÀ. MUSEO DELLA DIOCESI DI VENEZIA CHIOSTRO DI SANT’APOLLONIA 8 - 30 SETTEMBRE 2006

 
   
  Venezia, 11 settembre 2006 - Negli ultimi 20 anni la Cina e’ stata conosciuta come la ‘Fabbrica del mondo’. Made in China è diventato un simbolo globale collegato spesso all’idea di prodotto economico e di bassa qualità. Nell’era della globalizzazione, l’intero mondo ha posto attenzione sulla Cina e al suo rapido sviluppo economico, culturale, artistico. Anche la nuova generazione di architetti si sta confrontando con la condizione contemporanea, e sta acquisendo un’attenzione ed un interesse maggiore. I nomi di Ma Yansong e Yosuke Hayano e Qun Dang non diranno molto ai più, ma c’è da stare sicuri che saranno in grado di capitalizzare l’attenzione mondiale in un prossimo futuro grazie alle visionarie architetture del loro studio di architettura, Mad Ltd. I due soci fondatori, il primo cinese ed il secondo giapponese, hanno entrambi perfezionato i loro studi fuori dai confini nativi, il primo negli Stati Uniti, il secondo in Inghilterra e si sono conosciuti nello studio londinese di Zaha Hadid. Il linguaggio dei loro progetti è l’espressione di questa formazione, di questa apertura verso nuove frontiere di sperimentazione. Rielaborando un ampio repertorio di esperienze di architetti contemporanei come Peter Eisenman, Zaha Hadid, Gregg Lynn (solo per citarne alcuni) lo studio cinese Mad è stato capace di promuovere in Cina alcune delle più avanzate sperimentazioni in progetti di architettura e per la città. Il primo posto raggiunto nel concorso internazionale per l’Absolute Towers (Monroe Tower 2009) a Toronto, Canada, ha portato Mad ad essere il primo studio di progettazione cinese a sviluppare un largo progetto urbano fuori dai confini della Repubblica Popolare Cinese. Ma la pratica di Mad non è basata solo ed esclusivamente sul disegno di particolari forme. I loro progetti hanno sempre un profondo approccio sociale e politico che emerge immediatamente dopo la prima lettura. Questo approccio è evidente nelle relazioni funzionali che i progetti definiscono, nelle sofisticate soluzioni e nelle ciniche risposte che i progetti danno ai paradossi della Cina. Le scelte politiche sono manifeste nella chiara volontà di proporre in Cina un’architettura visionaria, non corrotta dagli standard generici o dalle memorie reminescenti di un passato glorioso, nella volontà di pensare alla Cina come ad un luogo dove sperimentazioni e ricerche avanzate sono possibili. La mostra “Mad in China” allestita presso il Chiostro di Sant’apollonia a Venezia presenta due aspetti del lavoro di Mad: da un lato riflette il tema della corrente edizione della mostra della Biennale di Venezia, dall’altro evidenzia l’interesse di Mad per la storia passata e il prossimo avvenire attraverso una serie di progetti immaginari per la città di Pechino ed il suo futuro. La mostra esplora visioni ed ideologie per un futuro possibile attraverso 12 grandi progetti recenti e in via di realizzazione, che hanno fruttato vittorie in importanti concorsi internazionali. L’esposizione è realizzata con la collaborazione della rivista Urban China grazie al cui contributo si sono approfonditi argomenti sociali, culturali ed urbani della Cina contemporanea. .  
   
 

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