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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Settembre 2008 |
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SANITA´ TOSCANA DALL´IGIENE DELLE MANI ALL´USO APPROPRIATO DEI FARMACI OSPEDALI SOTTO LA LENTE: IL CITTADINO VERIFICA LE “BUONE PRATICHE” VISITE NEI REPARTI PER VALUTARE IL GRADO DI SICUREZZA PER I PAZIENTI
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Firenze, 22 settembre 2008 - La sicurezza del paziente in ospedale non è solo un problema per esperti di rischio clinico o più in generale per medici o infermieri. L´esperienza dei cittadini è fondamentale per costruire un servizio sanitario che dia maggiori garanzie di qualità e sicurezza a tutti. Per questo il Centro regionale gestione Rischio clinico e sicurezza del paziente invita gli stessi cittadini e le loro associazioni a visitare i reparti ospedalieri (le prime visite sono previste per ottobre) per verificare l´effettiva introduzione di “buone pratiche” e valutare i risultati raggiunti. Inoltre il Centro ha aperto all´indirizzo http://www. Salute. Toscana. It/sst/grc/rischio-clinico. Shtml una serie di pagine web intitolate “Siamo tutti pazienti” che illustrano lo stato dell´arte in ogni Asl, e ha aperto un forum di discussio! ne in cui far confluire proposte e suggerimenti. Se ne &e! grave; p arlato oggi in Consiglio regionale, nella sala Affreschi di via Cavour 2, nel corso di un incontro intitolato “Siamo tutti pazienti” a cui ha partecipato l´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi. L´iniziativa era organizzata dal Centro regionale rischio clinico e dalla World alliance for patient safety con la collaborazione della Società italiana per la sicurezza e la qualità dei trapianti. “Ripetiamo spesso – afferma l´assessore Rossi – che il cittadino, il paziente, deve essere al centro dell´attività di tutto il servizio sanitario. Pensiamo a un cittadino informato e consapevole, non oggetto passivo ma protagonista non solo del proprio percorso di cura ma anche del miglioramento della qualità e della sicurezza dei servizi di cui ha bisogno. Non c´è rischio zero in una attività complessa come quella sanitaria – prosegue l´assessore - e solo una bassa! percentuale di errori in medicina è attribuibile alla scarsa abilità o competenza del professionista. A sbagliare non sono solo i "cattivi" medici e infermieri ma anche quelli bravi. Errare è umano e se non possiamo impedire gli errori possiamo fare in modo che siano intercettati prima che accada un incidente e un danno ai pazienti, migliorando l´organizzazione dei servizi. In tutto questo il ruolo dei pazienti e dei loro familiari è essenziale. L´esperienza della malattia, la conoscenza diretta dei servizi, dei loro pregi e dei loro limiti, fanno sì che il cittadino sia un referente prezioso, da ascoltare con grande attenzione quando segnala disfunzioni e carenze ma anche quando indica nuove soluzioni e priorità. ” Lavarsi spesso le mani con il gel alcolico, utilizzare il braccialetto per una identificazione precisa del paziente ricoverato, promuovere l´uso appropriato degli anti! biotici per prevenire le infezioni ospedaliere, usare la sched! a terape utica unica per la prescrizione e la somministrazione di farmaci e la scheda per garantire ai ricoverati una alimentazione corretta: queste, e tante altre ancora, sono le “buone pratiche” che gli operatori sanitari sono chiamati a utilizzare nel loro lavoro e che stanno rendendo più sicura la permanenza dei pazienti negli ospedali toscani. Tutte le 16 Aziende sanitarie e ospedaliere che costituiscono il servizio sanitario regionale si sono accreditate per la gestione del rischio clinico e hanno prodotto i piani aziendali per la sicurezza del paziente nominando i responsabili aziendali. Oltre 120 reparti sono impegnati nell´introduzione delle “buone pratiche”. Quelle già attestate sono 12 (Aida o Lidia? Perché il paziente non è solo un nome, Le Mani Pulite, Antibiotico giusto al momento giusto, Audit clinico Grc, Gestione degli eventi sentinella, La rassegna di Mortalità e Morbilità, Prevenzione del Tromboembol! ismo Venoso, Prevenzione del rischio nutrizionale, Prevenzione e gestione della distocia di spalla , Prevenzione e gestione della emorragia post partum, Scheda terapeutica unica, Sistema di incident reporting) e altre sono in via di approvazione. . |
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