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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Settembre 2008
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: "PACCHETTO TELECOM": MIGLIORARE I DIRITTI DEGLI UTENTI E LA TUTELA DELLA PRIVACY

 
   
   Bruxelles, 22 settembre 2008 - Il Parlamento si pronuncerà sulla modifica dell´attuale normativa volta a migliorare la tutela dei consumatori e degli utenti nonché a rafforzare la tutela della privacy. I deputati chiedono più garanzie sull´informazione riguardo ai costi e alle tariffe dei servizi, il rafforzamento dei diritti dei disabili e l´attivazione della hotline per i bambini scomparsi. Sollecitano poi una maggiore tutela da spam e software spia e una politica di sicurezza dei dati personali da parte degli operatori. Oltre alle proposte di modifica della normativa sul quadro regolamentare in materia di comunicazioni elettroniche, sull´accesso alle reti e sull´istituzione di un autorità europea (si veda l´articolo specifico), la Commissione propone di riformare la direttiva sul diritto degli utenti (2002/22) e quella relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche (2002/58). Con ciò intende migliorare la tutela dei consumatori e i diritti degli utenti nel settore delle comunicazioni elettroniche, nonché rafforzare la tutela della vita privata e la riservatezza dei dati a carattere personale nel settore delle comunicazioni elettroniche La relazione di Malcolm Harbour (Ppe/de, Uk) precisa anzitutto che la revisione della direttiva non riguarda gli obblighi di servizio universale, i quali saranno affrontati successivamente. Al riguardo, peraltro, rileva che l´esigenza fondamentale del servizio universale è di fornire agli utenti che lo richiedano un collegamento alla rete telefonica pubblica in postazione fissa e ad un prezzo ragionevole. Tuttavia, gli sviluppi tecnologici e di mercato sollevano la necessità di valutare se siano rispettate le condizioni tecniche, sociali ed economiche che giustificano l´inclusione delle comunicazioni mobili e l´accesso alla banda larga fra gli obblighi di servizio universale. Contratti chiari e comprensibili e informazioni comparabili. Gli Stati membri dovranno garantire il diritto di stipulare contratti con una o più imprese. I deputati precisano che ciò non riguarda solamente i servizi telefonici accessibili al pubblico, bensì i servizi di comunicazione elettronica in generale (ossia qualsiasi servizio consistente nella trasmissione di segnali). Inoltre, non limitano tale diritto ai consumatori ma anche ad «altri utenti», ossia le imprese e, soprattutto, le Pmi e le microimprese. Specificano poi che le informazioni da apporre sui contratti devono essere indicate «in modo chiaro, dettagliato e facilmente comprensibile». I contratti dovranno anche indicare i costi eventualmente connessi alla portabilità dei numeri, a prescindere dall´operatore scelto. Il trasferimento del numero dovrebbe essere effettuato nel più breve tempo possibile e non oltre un giorno lavorativo. I deputati danno però facoltà alle autorità nazionali di regolamentazione di prolungare tale periodo e, viceversa, imporre qualsiasi misura si renda necessaria per assicurare che gli abbonati «non siano trasferiti contro la loro volontà». Le autorità, inoltre, devono avere la possibilità di imporre le «opportune sanzioni» ai fornitori, tra cui l´obbligo di risarcire i clienti, in caso di ritardo nel trasferimento o in caso di trasferimento abusivo. Posto l´obbligo di indicare nel dettaglio i prezzi e le tariffe, i deputati chiedono che i contratti chiariscano le modalità di pagamento e le eventuali differenze di costo ad esse legate. Sollecitano poi le autorità di regolamentazione a promuovere la fornitura di informazioni «comparabili» che consentano agli utenti finali e ai consumatori di valutare il costo di modalità d´uso alternative, mediante guide interattive o tecniche analoghe. Gli abbonati avranno inoltre il diritto ad essere informati sulle tariffe relative a «ogni numero o servizio soggetto a particolari condizioni tariffarie». Tra le informazioni che devono figurare nei contratti rientrano anche i servizi forniti. In proposito, i deputati chiedono che siano indicati il livello di affidabilità dei servizi di emergenza e la sua portata geografica, le eventuali restrizioni di accesso a contenuti legittimi e la possibilità di utilizzarli e distribuirli. I contratti dovranno inoltre fornire «ogni informazione . Sull´utilizzo delle reti e servizi di comunicazione elettronica per attività illegali e per la diffusione di contenuti illeciti, e sugli strumenti di tutela dai rischi per la sicurezza personale, la privacy e i dati personali». Dovranno poi essere indicati i livelli di qualità del servizio, i tipi di servizi di manutenzione e di assistenza alla clientela offerti e le modalità per contattarli, nonché le eventuali restrizioni all´utilizzo delle apparecchiature terminali (come il blocco della carta Sim sui telefoni). I contratti dovranno inoltre offrire all´abbonato la scelta se far includere o meno i suo dati personali in un elenco. Diritti dei disabili. Molti degli emendamenti proposti dai deputati mirano a rafforzare ulteriormente i diritti dei disabili, attraverso misure specifiche o precisando norme generali. Ad esempio, chiedono di estendere l´ambito di applicazione della direttiva al fine di non limitare la garanzia di accesso dei disabili ai soli servizi di telefonia di base, ma anche a tutti gli altri servizi di telecomunicazione elettronica. Inoltre, intendono concedere la facoltà agli Stati membri di adottare misure specifiche «per favorire la disponibilità di adeguate apparecchiature terminali» agli utenti disabili, assicurando al contempo che le esigenze di determinate categorie di disabili siano comunque soddisfatte da almeno un´impresa. Al riguardo, precisano anche che nell´adottare tali misure, gli Stati membri dovrebbero favorire l´adozione di standard europei laddove esistano, nonché incoraggiare la produzione e la disponibilità di apparecchi che offrano i servizi e le funzionalità necessarie. Un emendamento chiede poi agli Stati membri di provvedere affinché gli utenti disabili possano disporre di un accesso a servizi di soccorso «equivalenti a quelli di cui dispongono gli altri utenti finali». I deputati, inoltre, propongono che le autorità nazionali di regolamentazione adottino tutte le misure necessarie per assicurare che «siano forniti servizi di collegamento per la telefonia testuale e per la videotelefonia e prodotti utili per permettere alle persone anziane o alla persone disabili di comunicare, quanto meno in caso di chiamate di emergenza». Attivazione della Hotline per i minori scomparsi e accesso ai servizi d´emergenza. Già dal 2002 esiste il numero di emergenza europeo 112. Per i deputati, questo servizio deve essere accessibile tramite qualunque tipo di comunicazione elettronica, compreso il Voip. I deputati chiedono inoltre agli Stati membri di adottare le misure necessarie per garantire «la più ampia disponibilità possibile» dei servizi telefonici accessibili al pubblico, in caso di incidenti gravi di rete o nei casi di forza maggiore. Le imprese telefoniche dovranno quindi adottare tutte le misure per garantire l´accesso ininterrotto ai servizi di emergenza «da qualunque punto del territorio dell´Ue». Un lungo emendamento impone agli Stati membri di provvedere affinché i cittadini possano accedere a una hotline (numero "116000") dedicata alla segnalazione dei bambini scomparsi, come previsto da una decisione del 2007. Notano infatti che, da allora, solo pochi Stati membri hanno istituito questa hotline con il numero indicato. Inoltre, dovranno garantire che i cittadini siano adeguatamente informati in merito all´esistenza e all´uso della hotline, in particolare attraverso iniziative rivolte specificatamente alle persone che viaggiano da uno Stato membro all´altro. Tutela della privacy e dei dati personali. Un emendamento precisa che le misure tecniche e organizzative che l´operatore è tenuto ad adottare per assicurare la sicurezza dei suoi servizi devono garantire che i dati personali siano accessibili soltanto al personale autorizzato a stretti fini legalmente autorizzati e che siano protetti. Sottolinea inoltre che occorre istituire una politica di sicurezza per il trattamento dei dati personali al fine di individuare le vulnerabilità del sistema e mettere in atto un monitoraggio regolare e misure di prevenzione, correzione e attenuazione. Per i deputati, inoltre, i consumatori devono essere informati dei loro diritti in merito all’utilizzo che viene fatto delle loro informazioni personali pubblicate negli elenchi abbonati, e in particolare della o delle finalità di tali elenchi, come pure del loro diritto gratuito a non figurare in un elenco pubblico di abbonati. Gli Stati membri devono poi assicurare che l´archiviazione di informazioni oppure l´accesso a informazioni già archiviate nell´apparecchiatura terminale di un abbonato o di un utente, direttamente o indirettamente per il tramite di qualsiasi tipo di supporto di memorizzazione, «siano vietati», a meno che sia stato espresso preliminarmente il consenso. Il principio del consenso preliminare viene ribadito dai deputati anche per quanto riguarda le comunicazioni commerciali nei confronti degli abbonati tramite i dispositivi automatici di chiamata, fax, posta elettronica (inclusi gli Sms) e Mms. Posto il divieto di inviare messaggi di posti elettronica a scopi commerciali che celano l´identità del mittente, i deputati propongono di vietare anche quelle comunicazioni che contengono link verso siti che hanno finalità dolose o fraudolente. Inoltre, i deputati chiedono ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica di «investire pesantemente» nella lotta contro le comunicazioni commerciali indesiderate ("spam"), ritenendo che questi operatori debbano avere la possibilità di promuovere azioni giudiziarie contro i mittenti di comunicazioni commerciali indesiderate (spammer) per tali violazioni. Un emendamento sottolinea poi la necessità di garantire indistintamente a tutti gli utenti un livello elevato di protezione della sfera privata contro tutti i software spia, scaricati inconsapevolmente dalle reti di comunicazione elettronica o installati in modo surrettizio nei software distribuiti su supporti esterni per la memorizzazione dei dati quali Cd, Cd-rom o chiavi Usb. I deputati chiedono quindi agli Stati membri di incoraggiare gli utenti finali «a prendere le misure necessarie per proteggere le loro apparecchiature terminali contro i virus e i software spia». Sollecitano inoltre la Commissione a proporre, due anni dopo l´entrata in vigore della direttiva, una legislazione specifica sul trattamento giuridico degli indirizzi di protocollo Internet in quanto dati di carattere personale nel quadro della protezione dei dati. Al riguardo, ricordano che attualmente gli indirizzi di protocollo Internet devono essere considerati dati personali soltanto se, di per sé o in congiunzione con altri dati, possono essere collegati direttamente a una persona, Sanzioni - . Agli Stati membri è chiesto di determinare le sanzioni da infliggere in caso di violazione delle norme nazionali di attuazione della direttiva e di prendere tutti i provvedimenti necessari per la loro applicazione. Le sanzioni previste - che secondo i deputati potrebbero essere anche penali - dovranno essere effettive, proporzionate e dissuasive. .  
   
 

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