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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Settembre 2008 |
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MILANO DALL’ECLETTISMO AL FUTURO. LE ARCHITETTURE DI BOITO, BELTRAMI E BROGGI DISEGNATE DA GIOVANNI FRANZI
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Milano, 22 settembre 2008 - La mostra “Milano dall’Eclettismo al futuro” intende valorizzare il periodo eclettico dell’architettura a Milano tra il 1860 e il 1920, al fine di evidenziare un cruciale momento storico della vita milanese. I decenni a cavallo tra Ottocento e Novecento hanno visto l’affermarsi del nuovo ruolo di Milano, capitale industriale e finanziaria dell’Italia unita e in parallelo la costruzione del nuovo volto della città grazie agli esponenti di due generazioni fondamentali di professionisti, quella di Camillo Boito (1836-1914) e quella dei suoi allievi, tra i quali i più significativi sotto molteplici aspetti sono Luca Beltrami (1854-1933) e Luigi Broggi (1851-1926). Questi decenni e i fenomeni architettonici che li hanno contraddistinti non sono ancora stati oggetto di studi, mostre, eventi che ne abbiano esaurito l’analisi e l’approfondimento. Inoltre appare ancora non del tutto compreso e fatto proprio dalla Milano di oggi, il ruolo e il significato che l’eclettismo nel suo complesso ha avuto in un momento cruciale quale il passaggio della città all’età contemporanea. In questo senso è apparsa importante e di sicuro interesse l’idea di presentare l’opera dei tre maggiori esponenti di quello straordinario periodo, Boito, Beltrami e Broggi, sia nella loro matrice originale (vale a dire attraverso foto d’epoca delle loro opere) sia nella preziosa reinterpretazione fatta dall’artista milanese Giovanni Franzi, il quale attraverso quaranta disegni propone un’inedita rilettura dell’opera dei tre architetti, che maggiormente hanno contribuito alla formazione della fisionomia di Milano. La riproposizione dell’architettura nel panorama milanese di fine Ottocento e primi Novecento vuol far riscoprire e approfondire un momento nel quale Milano è stata consapevole del proprio valore e della propria capacità di divenire modello propositivo dal punto di vista culturale, economico e politico per tutta la realtà nazionale. L’attualità della mostra risiede dunque in questo duplice significato: riscoprire e approfondire un momento fondamentale nella storia della nostra città, cogliere e riproporre in una veste figurativa moderna valori ancora più validi per la Milano del Xxi secolo, che si appresta a diventare una “delle città più amiche dell’ambiente e dell’alimentazione” a maggior ragione in virtù di Milano Expo 2015. In mostra e nel catalogo Video “Il Costruttore di Storie”, prodotto da The Family, regia di Anna Agnelli. Presso Unicredit Banca è esposto un Modello Architettonico di piazza Cordusio realizzato dal Laboratorio di modellistica del Dipartimento di Progettazione dell’Architettura del Politecnico di Milano. . |
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