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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 01 Ottobre 2008 |
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A NIGUARDA IL PRIMO ECOMUSEO URBANO DI MILANO
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Milano, 1 ottobre 2008 – Da oggi fino a venerdì 10, a Villa Clerici (via Terruggia 14) e per le strade di Niguarda sono in programma incontri, visite guidate, cene narranti, mostre e feste di quartiere. L’iniziativa si chiama “Milano in 10 giorni - Ecomuseo urbano di Milano” ed è un progetto pilota che vuol far conoscere il quartiere storico di Niguarda ai cittadini della zona. Alla presentazione dell’iniziativa sono intervenuti questa mattina l’assessore alle Aree cittadine e Consigli di zona Ombretta Colli e l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli. Promossa dall’associazione Tramemetropolitane in collaborazione con il Consiglio di zona 9, la manifestazione intende seguire l’esempio dell’Ecomuseo urbano di Torino. L’ecomuseo non è un luogo fisico, ma un processo dinamico che investe il territorio e si alimenta della partecipazione dei cittadini, insieme ai quali dà vita a percorsi di ricerca sulla memoria, raccolta di testimonianze e documentazione, ricognizioni urbane. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio materiale e immateriale, creare o ricreare relazioni tra i cittadini, promuovere una nuova sensibilità per il luogo in cui vivono che si traduca anche in difesa delle testimonianze della loro storia. “E’ un’occasione per conoscere e vivere al meglio un quartiere ricco di storia – ha detto l’assessore Colli -, recuperando quel senso di appartenenza a un territorio ormai perduto. Niguarda, infatti, si pregia della presenza oltre che del noto ospedale Ca’granda, anche di ville storiche quali villa Clerici, in via Terruggia, che ospiterà numerose iniziative dell’Ecomuseo. Il quartiere vanta inoltre sedimenti storici come il ristorante California di inizio secolo scorso, famoso per il breve passaggio di Buffalo Bill e della sua compagnia”. “Questa iniziativa è l’esempio della bontà degli interventi del Ccomune sul territorio – ha aggiunto l’assessore Masseroli -. Amo il metodo della sussidiaretà e il sostegno a questo progetto pilota ne è la prova, perché l’Amministrazione non si deve inventare risposte da dare al territorio se esiste già una soluzione che viene proposta dai cittadini e che condividiamo”. . |
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