Dall’11 al 14 Settembre 2008 si è tenuto a Chia Laguna in Sardegna il Convegno Internazionale dedicato al Diritto d’Autore promosso dall’Associazione Internazionale Giuristi Lingua Italiana Aigli sul tema “Il Diritto d’Autore all’epoca di Internet”. Fra i relatori l’Avvocato Maria Grazia Maxia, civilista esperto in diritto internazionale e di diritto d’autore musicale con studio a Milano, che ha commentato una sentenza della Cassazione che ha assolto due studenti i quali condividevano opere protette dal diritto d’autore con altri utenti a fronte del conferimento di vari file contenenti opere musicali e cinematografiche. Il tutto avveniva senza che gli autori e aventi causa delle opere protette percepissero i compensi previsti per l’utilizzazione. La Suprema Corte ha ritenuto insussistente il reato di duplicazione e distribuzione abusiva di opere protette dal diritto d’autore e ha fondato la sentenza di assoluzione sull’insussistenza dello scopo di lucro nell’attività degli studenti, ritenendo per scopo di lucro l’intenzione di conseguire “un guadagno economicamente apprezzabile”. L’avv. Maxia ha fatto rilevare che la Cassazione in un´altra sentenza, emessa dalla medesima sezione nel medesimo anno, ha condannato un extracomunitario, il quale pur non avendo conseguito alcun vantaggio economico dall’attività di duplicazione e distribuzione abusiva di opere protette dal diritto d’autore, si prefiggeva con la sua attività di ottenere uno scopo di lucro ancorché “di speciale tenuità”. L’avv. Maxia ha quindi concluso il dibattito denunciando l’insufficienza delle misure di protezione del diritto d’autore in relazione alle nuove tecnologie .