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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Ottobre 2008
 
   
  ADOTTATO DALLA GIUNTA VENETA IL PIANO D’AREA DEL GARDA BALDO

 
   
  Venezia - La Giunta regionale ha adottato, nella seduta del 21 ottobre, il Documento Preliminare del “Piano di Area del Garda Baldo” che avvia formalmente il percorso di pianificazione del territorio gardesano e che consente agli enti interessati di programmare azioni concertate e condivise. Al disegno pinificatorio sono interessati la Provincia di Verona, la Comunità Montana del Baldo e i Comuni di Affi, Bardolino, Brentino Belluno, Brenzone, Caprino Veronese, Castelnuovo del Garda, Cavaion Veronese, Costermano, Ferrara di Monte Baldo, Garda, Lazise, Malcesine, Pastrengo, Peschiera del garda, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco, Valeggio sul Mincio. Gli obiettivi che il Piano intende raggiungere sono quelli di favorire strategie ed interventi per specializzare l’offerta turistica, culturale e ambientale della “Città lineare del Garda-baldo”, aumentandone la competitività, la capacità strategica ed organizzativa dei territori, nel rispetto della storia e delle tradizioni locali e incentivare un turismo “natura” e culturale in grado di destaggionalizzare gli afflussi. “Sono particolarmente contento per l’adozione di questo piano, - sottolinea l’Assessore all’Urbanistica e Politiche del Territorio, Renzo Marangon - perché da oggi sarà possibile avviare un percorso di riqualificazione economica e culturale di un’area che rappresenta una straordinaria risorsa non solo per il Veneto, ma per tutto il paese. Il Piano – ha sottolineato l’assessore Marangon – si presenta assai articolato e costituisce un patrimonio di informazioni e proposte che può essere recepito in vario modo dagli strumenti urbanistici comunali. Certamente – ha precisato – lo strumento mette a sistema risorse e opportunità che, se adeguatamente promosse attraverso iniziative di marketing territoriale o esempi di buona prassi, contengono le indicazioni strategiche per uno sviluppo sostenibile dell’area. L’area del Garda – ha concluso Marangon – è una realtà che va preservata e potenziata in un contesto di visione complessiva del territorio e il Piano consentirà alla Provincia di Verona e alla Regione del Veneto di dialogare con la Provincia di Brescia e le Regioni Lombardia e Trentino Alto Adige per concertare politiche comuni di gestione”. Nel sistema delle politiche di sostenibilità il Piano prospetta sei indirizzi fondamentali, articolati per sistema territoriali e organizzati su progetti strategici specifici: la rete della mobilità che interessa, oltre agli aspetti della viabilità stradale e ferroviaria, anche il sistema della nautica con la schedatura dei porti principali a seconda della loro caratteristica funzionale; la rete dell’ospitalità, della salute e del benessere, che unisce i temi del turismo e della natura; la rete della cultura e dei saperi, che sviluppa tematiche che vanno dai centri universitari, ai musei, ai teatri, ai centri polifunzionali e dove viene ipotizzata, tra l’altro, la realizzazione di un centro universitario a Peschiera e un campus universitario nella tenuta Cervi a San Zeno di Montagna; la rete natura che individua ambiti ed elementi di pregio naturalistico ed ambientale; la rete dei servizi e del produrre, che evidenzia i servizi di rango metropolitano e gli elementi importanti della filiera agroalimentare; infine, la rete dello sport e del tempo libero dove si individuano le attrezzature sportive e i percorsi escursionistici. Il Piano, inoltre, individua in particolare le specializzazioni urbane, ovvero dei possibili scenari di sviluppo per le città dell’area, ipotesi che gli amministratori potranno decidere di sviluppare in vario modo. Così la città di Affi è vista come la “città degli affari” da riorganizzare mettendo in relazione il centro affari e l’area commerciale-direzionale; Brenzone è indicata come la “città dei profumi e dei suoni” perché associa la valorizzazione dei percorsi lungo lago a recupero e alla riscoperta degli spazi retrostanti caratterizzati dalla presenza di elementi del paesaggio storico; Caprino è indicata come la “città dei sogni” per la presenza di numerose ville e parchi romantici; Malcesine è indicata come la “città slow” da specializzare per la visitazione di un turismo a diretto contatto con la natura; Peschiera è stata indicata come la “città della cultura e delle relazioni” per la sua importante posizione al centro delle relazioni tra l’area veronese, bresciana e mantovana; Rivoli è indicata, per il contesto in cui si trova e per le connotazioni di valore storico associate in particolare alla presenza del Forte Wohlgemuth e dei campi di battaglia napoleonici, come la “città della conoscenza storico-ambientale”; Prada è indicata come la “porta di mezzo” tra il lago e la montagna, punto di accesso privilegiato per le escursionismo di montagna e la visitazione del circuito malghivo; la contrada di Prado Nego e le contrade di Ferrara Monte Baldo, infine, rappresentano dei siti di valore storico testimoniale da recuperare per realizzare dei circuiti di eccellenza finalizzati a valorizzare l’ambiente geologico e botanico del Baldo e salvaguardare un patrimonio architettonico e di tradizioni. .  
   
 

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