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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Settembre 2006 |
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BANCHE POPOLARI UNITE SCPA (BPU BANCA) RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2006: UTILE NETTO A 380 MILIONI DI EURO (+4,4% E + 22,3% AL NETTO DELLE COMPONENTI NON RICORRENTI, RIDOTTESI A 114 MILIONI NETTI RISPETTO AI 147 MILIONI NETTI DEL 2005)
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Bergamo, 13 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Banche Popolari Unite Scpa (Bpu Banca) ha approvato la relazione consolidata al 30 giugno 2006. Al fine di consentire un raffronto omogeneo con la situazione al 30 giugno 2005, i dati 2005 sono stati rielaborati come esplicitato nelle “note alla lettura dei prospetti” riportate all’Allegato 2 del presente comunicato. La gestione economica. I primi sei mesi del 2006 si sono chiusi con un utile netto di 380 milioni di euro, che si raffronta ai 364 milioni registrati al 30 giugno 2005. Al netto delle componenti non ricorrenti, ridottesi a 114 milioni dai 147 del 2005, l’utile di periodo risulta in significativa crescita del 22,3%, confermando il continuo progresso derivante dalla realizzazione del Piano Industriale di Gruppo. Il primo semestre dell’anno ha fatto registrare un risultato della gestione operativa in aumento del 17,8% a 655,2 milioni di euro (556,3 milioni nell’analogo periodo del 2005), quale conseguenza della positiva evoluzione dei proventi operativi, cresciuti dell’8,4% a 1. 428,4 milioni di euro (1. 317,6 nel primo semestre 2005) e della politica di contenimento degli oneri operativi, attestatisi a 773,2 milioni di euro rispetto ai 761,3 del giugno 2005 (+1,6%). Dal lato dei ricavi, il margine d’interesse risulta in aumento del 4,4% da 761,8 a 795,6 milioni di euro, sintetizzando andamenti diversificati. L’intermediazione tradizionale delle banche (Banche rete e Centrobanca), che fornisce il maggior contributo, ha beneficiato del buon andamento dei volumi intermediati – sostenuti dalla crescita segnata sia dagli impieghi (+9,2% in termini di volumi medi) che dalla raccolta diretta (+4,5% sempre in termini di volumi medi) – generando un margine di 662,9 milioni, +5,8% rispetto ai 626,5 milioni registrati al 30 giugno 2005. L’attività finanziaria ha, per contro, coerentemente alle condizioni di mercato, fornito un minor apporto, da 65 a circa 47 milioni di euro, anche per effetto di un minor margine sulle polizze di capitalizzazione. Infine, è cresciuto il contributo delle società prodotto (+14,3% a 57,6 milioni rispetto ai 50,4 del giugno 2005) e si rileva un migliorato rendimento del free capital. Le commissioni nette continuano ad offrire una performance positiva, segnando un incremento dell’11,8% anno su anno a 424,2 milioni di euro (379,3 al 30 giugno 2005). La crescita ha interessato in particolare il comparto “risparmio gestito e polizze vita”, riferito alle Banche rete e a Bpu Pramerica, che ha complessivamente generato commissioni per 153 milioni di euro (+22,5% circa rispetto ai 125 milioni del giugno 2005). La crescita di tale comparto risulta fortemente positiva (+13,8%) anche al netto delle commissioni di performance (20 milioni a giugno 2006 e 8 milioni a giugno 2005) percepite da Bpu Pramerica grazie alla confermata bontà delle gestioni e all’andamento del mercato, sfavorevole solo nel secondo trimestre 2006. In crescita nelle Banche rete l’apporto commissionale derivante dai conti correnti (complessivamente +10,1% a 89 milioni di euro), sostenuto dall’evoluzione delle vendite dei conti a pacchetto Duetto e Utilio (con uno stock raggiunto rispettivamente di 317. 300 e 64. 900 unità) che hanno prodotto commissioni in aumento del 127% a circa 27,6 milioni di euro. Rimane esigua la componente di commissioni up-front, in ulteriore contrazione rispetto al giugno 2005 e pari all’1,8% del totale rispetto al 2,9% nel primo semestre 2005. Il risultato netto dell’attività di negoziazione e copertura si è attestato a 131,7 milioni di euro, da confrontarsi con i circa 82 milioni registrati a giugno 2005. In entrambe i periodi la voce ha beneficiato del contributo di proventi non ricorrenti (109,4 milioni nel 2006 contro 34 nel 2005), generati da cessioni di crediti (35,5 milioni nel 2006 contro 11,7 nel 2005), cessioni di partecipazioni non strategiche (74 milioni contro 9,7 nel 2006) e, nel solo 2005, dalla vendita di titoli precedentemente immobilizzati (12,6 milioni di euro). Al netto di tali proventi, il risultato evidenzia una flessione anno su anno essenzialmente a motivo dell’andamento sfavorevole dei mercati nel secondo trimestre 2006, che ha compresso il risultato da trading soprattutto nella parte legata all’evoluzione della dinamica della valutazione al fair value dei titoli inclusi nel portafoglio. Risulta invece essenzialmente invariato il contributo della gestione assicurativa, attestatosi a circa 34 milioni di euro. Gli altri proventi di gestione hanno totalizzato 30 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto ai 25,7 milioni registrati al 30 giugno 2005, questi ultimi considerati al netto dei circa 22 milioni di proventi non ricorrenti derivanti da accordi transattivi con Ibm e Banca Intesa. Dal lato dei costi, si è evidenziato un modesto incremento degli oneri operativi, cresciuti dell’1,6% a 773,1 milioni di euro (+11,9 milioni di euro), risultato del diverso andamento delle “spese del personale” e delle “altre spese amministrative”. Le spese del personale, salite a 514,6 milioni di euro dai circa 500 del 2005, includono nel 2006 gli accantonamenti effettuati in previsione del rinnovo del contratto e la contabilizzazione, nel maggio 2006, di 4,7 milioni di euro di maggiori costi delle componenti variabili delle retribuzioni 2005, correlati ai buoni risultati conseguiti in tale esercizio e rilevati successivamente alla chiusura. Le altre spese amministrative, contrattesi del 3,8%, da 210 a 203 milioni di euro, beneficiano del contenimento dei costi in atto, che continua ad interessare anche l’area informatica e i back office. Per effetto degli andamenti sopra descritti, il cost/income si è attestato al 54,1%, in miglioramento rispetto al 57,8% del primo semestre 2005. Al netto delle componenti non ricorrenti, il dato risulta pari al 58,3% per il primo semestre 2006 (60,6% nell’analogo periodo del 2005). Le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti sono risultate pari a 70 milioni di euro, in flessione del 28% circa rispetto ai 97 milioni del 2005 principalmente a motivo dell’andamento della voce in Centrobanca, in contrazione di circa 16 milioni anno su anno. Il rapporto rettifiche/crediti netti risulta pari a 28 punti base annualizzati nel giugno 2006 a fronte dei 43 registrati nel giugno 2005. Il risultato netto di periodo ha infine beneficiato dell’apporto di utili dalla cessione di investimenti e partecipazioni per 31 milioni di euro, relativi alla quota di pertinenza del semestre dell’integrazione del prezzo della partecipazione in Bpu Pramerica (earn-out) riconosciuta da Prudential, pari complessivamente a 62 milioni di euro da percepirsi nel 2006. Nel 2005 erano invece presenti circa 113 milioni di euro, riconducibili per 11 milioni all’earn-out riconosciuto da Prudential, per 57 milioni di euro alla cessione di una quota aggiuntiva di Bpci ad Aviva nell’ambito dell’accordo di bancassurance in essere con quest’ultima, per 38 milioni alla cessione di Immobiliare Serico e per 7 milioni di euro alla cessione di Arca Merchant e Abf Leasing. Gli andamenti di cui sopra hanno determinato un utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte in miglioramento del 7,1% circa a 617 milioni di euro rispetto ai 576 del primo semestre 2005. Il conto economico evidenzia un carico d’imposta pari a 219 milioni di euro (195 nel giugno 2005) corrispondenti ad un tax rate del 35,5%. Il Roe (return on equity), calcolato come rapporto fra l’utile netto d’esercizio di pertinenza della Capogruppo ed il patrimonio netto escluso l’utile, si è attestato al 17,5% (18,6% a giugno 2005). Al netto dei proventi non ricorrenti, il Roe si attesta al 12,2% rispetto all’11,1% del giugno 2005. Gli aggregati patrimoniali. Al 30 giugno 2006, la raccolta totale si è attestata a 104,7 miliardi di euro, in crescita del 4,5% rispetto ai 100,2 miliardi del giugno 2005 e del 2,3% rispetto ai 102,3 miliardi del dicembre 2005. All’interno dell’aggregato, si è registrato uno sviluppo positivo sia della raccolta diretta da clientela, incrementatasi del 2,8% rispetto a giugno 2005 a 50,9 miliardi di euro dai 49,5 del giugno 2005 (49,6 miliardi nel dicembre 2005) sia della raccolta indiretta, salita del 6,1% a 53,8 miliardi di euro dai 50,7 del giugno 2005 (52,7 nel dicembre 2005). Più nel dettaglio, a livello di raccolta indiretta, è proseguita la ricomposizione a favore della componente gestita, giunta a rappresentare il 58,4% dell’aggregato totale (55,2% nel giugno 2005). Il risparmio gestito ha infatti mostrato una crescita del 12,2% rispetto al giugno 2005 grazie, in particolare, allo sviluppo registrato dalla raccolta in fondi comuni di investimento gestiti da Bpu Pramerica (+17,7% su giugno 2005 a 16,1 miliardi di euro) e dalla raccolta assicurativa, cresciuta del 20,1% rispetto all’anno precedente e del 9% rispetto al dicembre 2005 a 5,1 miliardi di euro. La raccolta amministrata ha invece mostrato una flessione dell’1,4% anno su anno ma una ripresa di pari entità nel periodo dicembre-giugno 2006, attestandosi a 22,4 miliardi di euro. Al 30 giugno 2006, i crediti verso clientela del Gruppo hanno totalizzato 49,6 miliardi di euro, segnando un incremento dell’8,5% rispetto ai 45,7 miliardi in essere a giugno 2005. Al netto delle sofferenze, diminuite nel corso del 2005 e del primo semestre 2006 per effetto delle cessioni effettuate, i crediti alla clientela mostrano una crescita del 9,2%, da 45 a 49,2 miliardi di euro. A livello di Banche Rete, si sottolinea l’evoluzione registrata nei settori strategici di operatività: in termini di saldi medi mensili, il segmento Retail ha mostrato una crescita del 13,4% ed il segmento “core Corporate”, inclusi i crediti originati per Centrobanca, un incremento del 7,3%. Per quanto riguarda la qualità del portafoglio crediti, al 30 giugno 2006 l’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi netti si attesta allo 0,67% (1,35% al 30 giugno 2005), mentre il rapporto incagli netti su impieghi netti risulta pari allo 0,93% (1,10% al 30 giugno 2005). Il patrimonio netto del Gruppo, escluso l’utile di esercizio, risulta pari a 4. 349 milioni di euro al 30 giugno 2006 (3. 925 milioni di euro al 30 giugno 2005). Coefficienti patrimoniali. Al 30 giugno 2006, i coefficienti di vigilanza risultano come segue: Core Tier 1 al 6,06%, Tier 1 al 6,81 %, Total Capital ratio al 9,90%. Rispetto al dicembre 2005, il calcolo dei coefficienti tiene conto del diverso trattamento delle opzioni put contenute nei contratti che regolano le partnership industriali e dell’applicazione in semestrale 2006 della fair value option alle polizze di capitalizzazione. Le fattispecie sopra indicate comportano un effetto negativo nel breve periodo, ma positivo nel medio termine, consentendo non solo di confermare gli obiettivi di Core Tier 1 ratio previsti a fine 2008 dal Piano industriale (Core Tier 1 superiore al 7%) ma anche di determinare, a parità di condizioni, un miglioramento stimabile in 12 basis points. Manifestazione di interesse per Banca Popolare Italiana: A seguito del comunicato stampa del 7 agosto us, che informava il mercato della manifestazione d’interesse a esplorare congiuntamente eventuali opportunità di integrazione, inoltrata in pari data da Bpu Banca a Banca Popolare Italiana, sono proseguiti i contatti tra gli advisor ed i rappresentanti delle due parti che hanno portato all’inclusione di Bpu Banca nel processo di selezione promosso da Bpi. Le principali linee guida strategiche presentate da Bpu Banca,, volte alla creazione di un Gruppo bancario federativo, polifunzionale e integrato, possono riassumersi come segue: Promozione di un modello federativo puro, punto di forza di Bpu, che valorizza la forza distributiva delle banche rete e salvaguarda l’identità dei marchi e le autonomie locali, sotto la guida di una Capogruppo responsabile delle strategie, dell’integrazione e dei controlli; Focalizzazione delle reti distributive sia per territorio che per segmenti di clientela, con l’obiettivo di specializzare le politiche di offerta per segmento, migliorare il cross-selling e recuperare produttività ed efficienza commerciale; Valorizzazione delle fabbriche prodotto/Centri di competenza nelle aree di business a maggiore valore dei due Gruppi, al fine di assicurare una gamma di prodotti offerti ampia e di qualità, e l’internalizzazione dei margini; Realizzazione di economie di scala e scopo attraverso l’integrazione dei due Gruppi, al fine di migliorare il cost/income complessivo. I contatti in corso non hanno sinora portato ad approfondimenti sugli aspetti finanziari dell’operazione. A livello di nuova area di consolidamento in conformità ai principi Ias, e quindi includendo tutte le società di cui si possiede il controllo, il Gruppo dispone di un organico (inclusi gli interinali) di 14. 678 persone rispetto alle 14. 787 del giugno 2005 e di 1. 186 sportelli, cinque dei quali all’estero. . |
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