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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Novembre 2008
 
   
  INCONTRO CON GILLO DORFLES A BRUXELLES

 
   
  Bruxelles, 3 novembre 2008 - Si è tenuto il 28 ottobre presso il Civa, uno dei più prestigiosi centri culturali di Bruxelles, l’incontro con Gillo Dorfles, ultimo di una serie di tre appuntamenti realizzati per presentare al pubblico “Horror pleni” , il libro di Dorfles edito da Castelvecchi nella primavera del 2008 , e il documentario “Attraverso il tempo attraversato dal tempo” del regista Francesco Leprino. L’evento, che si è svolto alla presenza di un selezionato pubblico di docenti e studiosi internazionali, è stato aperto dal Direttore dell’Ufficio di Collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles, Dott. Giorgio Perini e dal Presidente dell’Associazione Giuliani nel Mondo di Bruxelles, Dott. Ruggiero Melan. A questa prolusione è seguita la proiezione del documentario di Leprino, che ha proposto le testimonianze di alcuni dei più grandi artisti e intellettuali italiani dell’ultimo secolo, tra cui Arnaldo Pomodoro, Lea Vergine e lo stesso Dorfles. Il momento cruciale dell’incontro con Dorfles si è poi svolto attraverso la presentazione del suo ultimo libro e l’intervista condotta dal critico d’arte Marianna Accerboni, curatrice dell’evento. Attore brillante e personalità straordinaria Dorfles ha intrattenuto il pubblico per quasi due ore, ricordando le precedenti visite a Bruxelles, come quella in occasione dell’Expo internazionale del 1958 e dell’inaugurazione dell’Atomium, e parlando diffusamente del suo libro. “Horror pleni” afferma una verità evidente ma estremamente sottovalutata dalla società odierna, vale a dire la necessità di ritrovare ciò che Dorfles chiama “l’intervallo perduto”. In un mondo nel quale noi tutti siamo sottoposti ad un eccesso di stimoli sonori, visivi ed emozionali la capacità di sostare, di fermarsi, di fare una pausa emerge come un bisogno vitale. Infine Dorfles non ha mancato di parlare approfonditamente anche della sua città natale ricordando così gli illustri personaggi di cui fu amico e assiduo frequentatore e che resero Trieste un crocevia di culture e creatività straordinaria. Ne è emerso il quadro di una città indimenticabile e indimenticata, la Trieste di Svevo e Saba, di James Joyce, di Eleonor Fini e dell’amico e collega Arturo Natan, del grande collezionista Leo Castelli e dello stesso Dorfles, che in questa occasione ha così voluto rendere omaggio ad uno dei maggiori centri culturali e artistici del nostro Paese. . .  
   
 

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