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Notiziario Marketpress di
Lunedì 03 Novembre 2008 |
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CRISIS MANAGEMENT ALL´EUROPEA
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Bruxelles, 3 ottobre 2008 - E´ sotto gli occhi di tutti. L´europa sembra più determinata e attiva da quando l´ultima crisi finanziaria è scoppiata e tormenta le nostre attività quotidiane. Dopo l´ultimo Consiglio dei ministri dell´economia e della finanza (Ecofin), il vertice dell´Eurogruppo e una serie lunghissima di eventi e contatti, formali e informali, l´Unione continua sulla strada dimostrando compattezza e pronta reazione. Oggi, per esempio, la Commissione si è riunita in via straordinaria per discutere e decidere su misure appropriate per rispondere alla situazione finanziaria che continua a palesare incertezze e per ridurre l´impatto negativo che si sta verificando sul settore reale dell´economia europea. Tre sono i tre punti principali su cui la Commissione intende portare avanti la sua azione in questa direzione e sono contenuti nella Comunicazione approvata dal Collegio: 1. Ridisegnare l´architettura dei mercati finanziari a livello europeo; 2. Fornire una risposta all´impatto della crisi sull´economia reale; 3. Lavorare sulla risposta globale da adottare nelle sedi opportune. Si tratta di un impegno coerente e forte sulla scia di quanto già promosso attraverso le proposte di aumentare i requisiti minimi per le banche e innalzare la tutela dei depositi bancari. Garantire le banche, ma soprattutto i cittadini loro clienti quindi. E lavorare su questo punto urge più che mai e l´appello va a Parlamento europeo e Consiglio di procedere presto con l´esame di questi provvedimenti. Per quanto riguarda l´economia reale, flessibilità e regole sono al primo posto. Possono sembrare due concetti in contraddizione fra di loro. Ma non è così perché la flessibilità già esiste nei meccanismi del Patto di stabilità e crescita al rispetto delle cui regole siamo tutti tenuti. Per stare insieme e per essere più forti. Ma il rispetto va esteso anche alle regole della concorrenza e del mercato interno su cui la Commissione effettuerà, come sempre, il suo stretto monitoraggio. Poi ci sono le priorità di sviluppo tecnologico e potenziamento degli investimenti con attività orizzontali quali il clima e l´energia, le infrastrutture, l´impegno di sostenere l´occupazione. In queste sue attività l´Unione sarà aiutata anche dai suoi organismi finanziaria come la Banca europea per gli investimenti (Bei) e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). Poi, non dimentichiamo che c´è anche la Politica di coesione che nel prossimo periodo di programmazione 2007 – 2013 metterà a disposizione quasi 350 miliardi di euro a sostegno degli investimenti pubblici. Infine, molto dipende anche dalla posizione che l´Ue esprimerà sul piano globale. Sono in arrivo alcuni appuntamenti fondamentali quali il summit informale dei capi di stato e di governo dei 27 come anche il prossimo G20. L´europa vuole una riforma e rafforzamento della governance globale, ma anche attenzione per l´economia reale il cui impatto sulla vita dei suoi cittadini è più profondo e duraturo. Noi siamo forti perché uniti e basati sul principio della solidarietà. Lo ha dimostrato anche la decisione della Commissione, insieme al Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale, di aiutare l´Ungheria il cui sistema finanziario è in grave crisi di liquidità. Ma forse questo intervento non sarebbe stato necessario se gli ungheresi al posto del fiorino avessero l´euro…? . |
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