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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Novembre 2008
 
   
  INCIDENTI STRADALI: PRESENTATA MAPPA DEL RISCHIO IN FVG

 
   
   Udine, 3 novembre 2008 - Nel 2006 sul territorio del Friuli Venezia Giulia si sono verificati 5. 065 incidenti, che hanno causato 142 morti e 6. 628 feriti: numeri che corrispondono al 2,1 per cento degli incidenti stradali avvenuti sull´intera rete stradale italiana. Rispetto alle altre regioni, in Friuli Venezia Giulia si riscontra una maggiore mortalità sulle autostrade e sui raccordi (indice di mortalità pari a 10 contro 4,4 registrato a livello nazionale). I dati, elaborati su fonte Istat dal Servizio statistica regionale, sono stati resi noti il 31 ottobre nel corso della riunione della Consulta regionale della sicurezza stradale, presieduta a Udine dall´assessore alla Viabilità e trasporti, Riccardo Riccardi, e disegnano la più aggiornata "mappa del rischio" ad oggi disponibile. Per quanto riguarda le cause e circostanze che determinano i sinistri, in Friuli Venezia Giulia vi è una maggiore presenza di incidenti dovuti alla guida distratta, all´eccesso di velocità e al mancato rispetto della distanza di sicurezza rispetto alla media nazionale. Inoltre, i dati rivelano che c´è una quota superiore a quelle delle altre regioni d´Italia di incidenti connessi ad ebbrezza da alcool del conducente (1,6 per cento contro 1,4 media nazionale). Lieve Aumento Incidenti - Rispetto al 2005 si registra in Friuli Venezia Giulia un numero pressoché invariato di incidenti stradali (più 1 per cento), una consistente riduzione del numero di decessi (meno 15 per cento) ed una più contenuta riduzione del numero di feriti (meno 0,5 per cento). Regione Virtuosa - Ciò colloca il Friuli Venezia Giulia tra le regioni che, come il Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Val d´Aosta, hanno avuto un ruolo più attivo nella riduzione della mortalità degli incidenti stradali. Tale sforzo si è reso necessario anche in ragione dell´indice di mortalità del Friuli Venezia Giulia che è tra i più elevati rispetto alle altre regioni del Nord Italia. Dove - Il 73 per cento degli incidenti in regione avviene su strade urbane comunali, provinciali e statali. Rispetto al rischio di morte la pericolosità delle strade extraurbane è molto più elevata di quelle urbane. Analisi effettuate su dati del 2006 trovano piena conferma nei dati del 2005: le strade statali e provinciali sono dunque più pericolose, all´interno dei centri urbani, delle comunali. In città si contano più incidenti sui rettilinei (33 per cento) e poi agli incroci (22,3), fuori dai centri abitati i sinistri avvengono per il 44,7 per cento dei casi su rettilinei e per il 23,3 per cento in curva. Come - Nel 71,3 per cento dei casi coinvolgono due o più veicoli. Le autovetture rappresentano il 68,5 per cento dei veicoli coinvolti e quelle a cilindrata medio alta presentano l´indice di lesività superiore. La tipologia più diffusa è lo scontro frontale-laterale (30 per cento dei casi), seguita dal tamponamento (17,3 per cento). Quando - Nel 2006 il maggior numero mensile di incidenti si è verificato a luglio (484 valore assoluto), mentre il mese di settembre risulta essere quello con media giornaliera più alta (16). Anche per numero di morti luglio è il mese con il valore più alto. Il giorno della settimana a più alta incidentalità è il sabato (16 per cento del totale), quello a più alta mortalità la domenica. Chi - La classe d´età che presenta maggior numero di conducenti coinvolti in incidenti è quella tra i 31-40 anni, mentre la classe maggiormente coinvolta in incidenti mortali è la fascia tra i 51-60 anni. Per quanto riguarda le differenze di genere, la provincia di Gorizia spicca per la percentuale di donne della fascia 18-23 anni coinvolte in incidenti stradali. In generale è minore il decesso per i conducenti donne. Trieste, Due Primati - A livello provinciale il primato dei mezzi coinvolti in incidenti stradali rispetto al parco circolante spetta alla provincia di Trieste (1,3 veicoli ogni 100 circolanti). In termini di variazioni percentuali, però, proprio la provincia di Trieste è quella che nel 2006 ha maggiormente ridotto il numero di incidenti e i loro indici di lesività e mortalità. Notte E Fondo Stradale Ininfluenti - I dati 2006 confermano che ai fini dell´incidentalità risultano non significativi la notte e lo stato del fondo stradale. "Dal confronto emerso con i referenti della Consulta della sicurezza stradale abbiamo valutato che vi sono elementi per implementare i programmi e gli obiettivi previsti dall´attuale Piano regionale della sicurezza". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti, Riccardo Riccardi, presiedendo oggi a Udine la Consulta regionale della sicurezza stradale, l´organismo previsto dalla legge regionale 25 del 2004, che indica gli interventi da attuare a favore della sicurezza e dell´educazione sulle strade. Ribadendo che "dall´insediamento della nuova Giunta, guidata dal presidente Renzo Tondo, la sicurezza di chiunque viaggia sulle strade della regione rimane una priorità assoluta dell´amministrazione regionale", Riccardi ha messo in evidenza come dal lavoro della Consulta ci si aspetti "di acquisire ogni ulteriore e utile elemento di conoscenza e i pareri di tutti i soggetti coinvolti" su una questione di assoluta emergenza. Piena condivisione agli obiettivi è giunta dai componenti della Consulta: funzionari delle direzioni regionali mobilità e infrastrutture di trasporto, salute e protezione sociale, e istruzione; rappresentanti dell´Anas; assessori provinciali e comunali designati da Upi e Anci; funzionari delle Polizie municipali; esperti dell´Automobil Club d´Italia, nonché rappresentanti delle organizzazioni di categoria delle autoscuole e della Federazione motociclistica italiana. Alla seduta di stasera della "task force sicurezza" hanno inoltre partecipato le Forze dell´Ordine, e dunque rappresentanti del Comando Regione Carabinieri, del Compartimento polizia stradale del Friuli Venezia Giulia e della Direzione regionale dei Vigili del Fuoco. Tra le proposte emerse, quella della costituzione di gruppi di lavoro per classi d´età scolastica che riescano ad armonizzare e a rendere continuative una serie di positive esperienze nel settore dell´educazione stradale rivolta ai giovani. E´ giunta proprio dall´assessore Riccardi, inoltre, la sollecitazione a valutare se vi siano gli estremi normativi per intervenire con una legge regionale che renda obbligatoria l´introduzione della formazione e di una prova su strada per i giovani richiedenti il patentino (allo stato attuale la norma statale impone solo una prova teorica e la formazione "su strada" è affidata al volontariato o all´iniziativa di singoli istituti scolastici). .  
   
 

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